il tramonto di un regno








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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

14° Periodo dal 10 maggio al 19 giugno 1945

a) Territorio a sud della linea La Spezia – Bologna – Rimini (ex Linea Gotica):
A.M.G./A.C. E LUOGOTENENZA che dal 10 maggio ha riassunto il controllo amministrativo delle province di Terni, Perugia, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Grosseto, Siena, Arezzo e Ancona

b) Territorio a nord della linea La Spezia – Bologna – Rimini (ex Linea Gotica): Sotto il controllo degli Alleati.

Nona parte: dal 26 al 28 maggio
 


mercoledì 26 maggio 1945

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Pietro Nenni, capo del partito socialista, è stato arrestato in Lombardia dalla polizia alleata per avere contravvenuto al divieto di tenere un comizio. In proposito è stato fatto un rilievo a Togliatti, vice – Presidente del Consiglio.
Churchill, in conseguenza delle dimissioni del governo di coalizione con i laburisti, ha ricevuto il reicarico dal Re e ha formato un nuovo governo composto tutto da conservatori.
Dalle 8,15 alle 9 ho avuto un lungo colloquio con la Regina, passeggiando nel parco lungo il mare. Abbiamo parlato molto del Re e delle sue sofferenze morali”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Napoli all’Inghilterra
– Sono annunciate le nomine del governo. A me è toccato il ministero dell’Aviazione. Le stranezze della vita!
Alle dieci sono decollato dall’aeroporto di Marcianise col Dakota del feldmaresciallo. John Wyndham, Robert Cecil e Broad (che torna domani) sono venuti con me.(…).
Grandioso saluto d’addio. C’era il feldmaresciallo e con lui tanti e tanti alti ufficiali inglesi e americani venuti apposta all’aeroporto. C’è stata una grande ressa, ma credo proprio di non avere dimenticato nessuno. (…).
Saliti sull’aereo, ancora gli ultimi addii e grandi scappellate. Questa è la fine di un capitolo, che si potrebbe intitolare “Giostra per il Mediterraneo” oppure “Da Darlan a Tito”.
Verso le cinque del pomeriggio sono atterrato in Inghilterra”.
 

STORIA POSTALE del 26 maggio

Da "Il Corriere del Mattino di Firenze:


Lettera semplice fuori distretto 2,00 con presenza del 0,20 PM e cartolina postale 0,60 Re paglierino affrancata i,20 con presenza, come valori aggiunti, di un 0,50 Imperiale PM e un 0,10 Recapito Autorizzato in uso di “emergenza”.

 

Piego del Comune di Padova come Manoscritti Raccomandati con, a fianco una raccomandata espressa secondo le tariffe ex-RSI del Nord ancora ammesse in vigore: 5,00 ( 2,00 lettera fuori distretto + 1,50 di raccomandazione + 2,50 di espresso). Rara la presenza dei gemelli RSI da 0,75 Provvisoria e Monumenti Distrutti.

 

Piego comunale a tariffa ridotta per Sindaci affrancato 0,50 con valori RSI ammessi ancora in corso. A fianco un a cartolina postale Mazzini da 0,30 con valore aggiunto da 0,50 Italia Turrita. In realtà la cartolina inviata dalla provincia di Aosta a Torino venne presunta dal mittente come non valida e, per precauzione, applicò il valore da 0,50 ad esazione della tariffa. Lo 0,50 Italia Turrita è raro usato al Nord.

 

Una raccomandata del Sud, 7,00 (2,00 lettera fuori distretto + 5,00 di raccomandazione). A fianco una cartolina postale VINCEREMO da 0,30 usata come ricevuta di ritorno con calori aggiunti per 2,00.

 

 

domenica 27 maggio 1945

Da “Il Corriere d’Informazione” di Milano:

 


STORIA POSTALE del 27 maggio


Lettera espressa da Perugia a Roma e piego raccomandato affrancato 2,80 (?) da Cagliari a Teulada.

 


 

lunedì 28 maggio 1945

DAL DIARIO DI PUNTONI
“A Milano si è concluso il processo contro Buffarini – Guidi con la pena di morte! All’Alta Corte di Giustizia in Roma si è concluso il processo contro quattro ministri: Federzoni, Bottai e Rossoni (tutti contumaci) sono stati condannati all’ergastolo, Acerbo (presente) a 30 anni”.
 

 

STORIA POSTALE del 28 maggio


Da “Il Giornale Lombardo” di Milano:
 

 

Piego comunale a tariffa ridotta con valori gemelli da 0,25: Monumenti Distrutti ex-RSI ammesso in corso e 0,25 Imperiale che al Nord era stato fuori corso dal 15 marzo 1944. A fianco una lettera semplice da Ravenna a Verona affrancata 2,00 (a tariffe del Sud) con i valori gemelli 1,00 Imperiale e Monumenti Distrutti.

 

Due affrancature con valori ex-RSI ammessi in corso: a sinistra, una raccomandata da Venezia a Roma affrancata 7,00 secondo le tariffe del Sud che diverranno tali anche per il Nord dal 1 giugno prossimo; a destra manoscritti raccomandati da Bovolone (VR) a Cerea (VR) anche questi affrancati secondo le tariffe del Sud: 4,80 (2,40 Manoscritti + 2,40 di raccomandazione aperta). Entrambi i documenti sono piuttosto rari sia per la presenza dell’1,25 nella prima che del 3,00 Monumenti nella seconda
 

Piego comunale manoscritti raccomandati aperti regolarmente affrancato 4,80 e raccomandata espressa regolarmente affrancata 12,00 (2,00 lettera fuori distretto + 5,00 di raccomandazione + 5,00 di espresso).

 


 

Oggi, salvo nuovi ritrovamenti, abbiamo la prima data d'uso nota francobollo £.1,00 Novara (Imperiale senza fasci) senza filigrana colore violetto (540)




Per il D.M. valgono le considerazioni fatte per il Novara 0,15.
Scadenza validità postale: 30.06.46

 

 

 

 


ZONE DI DIFFUSIONE


Anche per questo valore in uso singolo valgono le possibilità di affrancatura di cui ai precedenti 519 e 522.

Considerazioni sulla sua diffusione.

Sicuramente distribuito in Liguria (dove ebbe largo uso anche nei primi mesi del 1946), in Piemonte , in Lombardia ed Emilia-Romagna. Nel 1946, aprile-giugno, probabilmente in concomitanza con la disposizione della Direzione Generale delle Poste di utilizzare al massimo le rimanenze dei valori che stavano per essere tolti di circolazione, apparve anche nelle Marche e nell'Abruzzo.
Per quanto riguarda la sua prima data d'uso da quanto si evince dal seguente articolo pubblicato sul quotidiano ITALIA NUOVA di Roma del 27.05.45 sembrerebbe che questo valore fosse già in circolazione prima della pubblicazione dell'articolo stesso e cioè anche prima del 28.05 che risulta ad oggi come prima data nota:

NUOVE EMISSIONI ITALIANE - Nell'Italia del Nord, tolti di circolazione i francobolli "Monumenti" e "Tamburini", per far fronte alle necessità postali, si ò provveduto a far giungere da Roma una notevole quantità di francobolli, mentre altri sono stati fatti stampare a Novara.

Fra i francobolli di questo ultimo gruppo notiamo i valori da 15 centesimi, 35 centesimi e 1,00 lira della serie 1929 con fasci, su carta non filigranata; vi è inoltre un 1 lire senza fasci e senza filigrana praticamente identico a quello stampato a Roma.

Il 22.07.45, sempre su ITALIA NUOVA si leggeva ancora:

- ITALIA - In attesa della nuova serie, continuano al Nord e al Sud le nuove emissioni. Elenchiamo oggi tre francobolli , tutti stampati in fotocalcografia e con dentellatura 14:
A Roma su carta con filigrana "ruota alata", è stato stampato un 60 centesimi verde mirto (effigie di Vitt. Eman. III). (530)
Al Nord, su carta non filigranata, è stato stampato un 20 centesimi senza fasci (537 Novara), che differisce da quello stampato a Roma, oltre che per la mancanza di filigrana, anche per una diversa gradazione di colore e per la dicitura inferiore, che risulta più netta.
Sempre al Nord è stato anche posto in circolazione un francobollo da 1 lira, che ha la dicitura "Poste Italiane" identica a quella del prototipo emesso nel 1942, mentre negli altri tipi essa risulta più tozza e rotondeggiante. E' questa la sesta varietà di francobollo da 1 lira emessa nel corso degli ultimi anni.


La singolarità del fatto che sullo stesso quotidiano si dia due volte notizia, e a quasi due mesi di distanza, che al Nord è stato messo in circolazione questo valore, dimostra quanto in quel periodo fossero difficili le comunicazioni e l'informazione fra le due parti di un'Italia che, se pur ormai virtualmente "unita", era in realtà ancora divisa fra il Nord amministrato dagli Alleati (A.M.G.- A.C.) e dal C.L.N.A.I. e il Sud del Luogotenente Umberto. Antimonarchico il primo, moderatamente monarchico il secondo.
In realtà la "prima data d'uso" 28.05.45 (rilevata dal Catalogo Unificato 1996-97), della quale non so a chi debbasi la "paternità", mi sembra troppo "bassa". Potrebbe essere allora che sia molto più veritiero l'articolo su Italia Nuova del 22.07.45. Dalle mie ricerche e da informazione di altri collezionisti, ad oggi, la più bassa è risultata il 23 giugno.
Possibili abbinamenti con gli altri valori della Luogotenenza:
- in gemellaggio lo si poteva trovare con l'altro Novara (528) e, meno frequentemente, con il Roma ruota (531); molto meno probabili, e chiaramente più rari, gli abbinamenti con i due Roma corona (519) e senza filigrana (522);
- normale l'abbinamento con tutti gli altri valori Novara; possibile (ma infrequente) abbinamento in Emilia con i Sovrastampati con esclusione del 2,50/1,75; con i Roma si poteva trovare con il 0,20 (normale), 0,30 (raro), 1,20 (infrequente), 2,00 e 5,00 (normale), 10,00 (infrequente), 5,00 Espresso (normale), pressoché impossibili gli abbinamenti con il 0,10 e i tre 0,60.

Alcune scansioni di affrancature particolari con presenza del valore in esame fuori cronologia
 

Cartolina raccomandata fuori distretto affrancata lire 3,65, in eccesso di cinque centesimi, (1,20 cartolina + 2,40 di raccomandazione aperta), con tre valori del 1,00 Novara senza fasci (secondo me nei primi giorni d'uso), un 0,50e un 0,15 Novara. Da Mondovì (CN) il 10.07.45 a Pistoia il 18.07.45.

 

Ecco un classico esempio di missiva affrancata dal mittente di La Spezia con francobolli in corso regolare in quella provincia, i due esemplari del Novara con e senza fasci, poi impostata a Firenze ove era diretta. L'affrancatura di due lire serviva infatti a soddisfare la tariffa lettera fuori distretto che in realtà divenne eccessiva quando impostata a Firenze, cioè nel distretto. Impostata il 04.08.45.

 

Un'altra lettera anomala per la presenza del 2,00 Novara senza fasci a Roma. Si tratta di una raccomandata fuori distretto con un esemplare 5,00 Roma e una coppia verticale del 1,00. Parte da Roma il 24.10.45 per arrivare a Clusone (BG) il 27.10.45.

 

Questa cartolina fu affrancata a Riccione il 22.07.45 quando i due valori presenti: un 0,50 P.M. e un 1,00 Novara senza fasci, erano, sia pure in ridotta quantità, in corso normale. Venne però impostata a Roma per Roma il 21.11.45 quando il P.M. era già fuori corso e l'affrancatura, già in eccesso per fuori distretto (1,50 anziché 1,20), divenne ancor più esuberante perchè nel distretto erano sufficienti lire 0,60.

 

Questa lettera fuori distretto da Crema (CR) il 17.12.45 a Cremona il 19, regolarmente affrancata due lire, oltre al 1,00 Novara senza fasci presenta un 0,20 Novara, un 0,30 Imperiale e un 0,50 Propaganda di Guerra con vignetta ritagliata piuttosto rara in quel periodo e in quella zona (i Propaganda erano fuori corso dall'8 di agosto).

 

Entrambe le sovrastanti missive registrano la presenza del 1,00 Novara senza fasci usato in provincia di Teramo. La cartolina da Teramo il 04.06.46 a Pescara è regolarmente affrancata lire 3,00 con una striscia verticale di tre del suddetto Novara. La lettera VIA AEREA per la Libia affrancata lire 46,00, oltre a presentare ancora il 1,00 Novara senza fasci, mostra anche quattro valori 5,00 P.A. Democratica gemellati a tre 5,00 ordinari Democratica e un 2,00 democratica. Partita il 13.06.46 arriverà il 21.06.46.

 

 

 

 

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