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1870, il difficile inoltro
di una corrispondenza transatlantica
di Giorgio MAGNANI
Questa lettera ebbe una vicenda postale molto travagliata; ha da un lato un notevole interesse storico postale e dall’altro un valore venale minimo perché manca il francobollo argentino, evidentemente piaciuto ad un collezionista.

Premetto che in questo periodo la corrispondenza dal Sud America verso l’Italia trasportata da navi operanti per lo Stato Belga é veramente rara.

La nave “ City of Bruxelles” apparteneva alla Compagnia Tait & Co., ed iniziò ad operare come nave postale il 14/03/68 con l’itinerario seguente: Londra, Anversa, Ostenda, Falmouth, Lisbona, Capo Verde, Pernambuco, Bahia, Rio de Janeiro, Montevideo, Buenos Aires. Al ritorno scalava Falmouth, poi Ostenda e Anversa.

La Tait era Inglese ma operava per conto della Corona Belga e dei Governi Argentino e Brasiliano; per tale ragione fu osteggiata in mille modi dal British Post Master General per il quale operò solo dal Luglio 1869 al 27/07/70, quando lo stesso disdisse il contratto determinando la fine della Compagnia.

Il 4/08/70 questa nave arrivò a Buenos Aires nel suo quarto e ultimo viaggio con le insegne della Tait (che ne fece in tutto 12 collegando l’Europa con il Sud America); ricevette questa lettera affrancata per il solo porto locale, ( francobollo asportato ) e ripartì il 17/08/70 ( bollo “BUENOS AIRES 17 Aug..”). Quando la nave arrivò a Falmouth il contratto fra il P.M.G. e la Tait era quindi già stato annullato da oltre un mese.

La lettera perciò fu colpita dal timbro, molto raro, “FALMOUTH SHIP LETTER SP 17 70“, indicante che la nave non operava sotto contratto postale, e poi dal timbro “ LONDON SP 18 70”.

Però il contratto fra la Tait e la Posta Belga non era stato annullato, e infatti l’armatore John Ryde rilevò diritti e doveri della Tait e continuò con le stesse navi a fare lo stesso servizio per conto della Posta Belga fino alla fine del 1870. Per cui sembrebbe logico pensare che la corrispondenza che il City of Brussels aveva trasportato in questo viaggio avrebbe dovuto essere inviata in Italia via Anversa per mezzo della Posta Belga.

Invece fu inviata via Calais ( timbro “ANGL 19 SEP 70”) applicando la convenzione postale Franco – Britannica; ricevette il relativo timbro di scambio “GB/1F60C “, posto sulle lettere non affrancate provenienti dalle colonie britanniche o dai Pays d’Outremer trasportate da navi Inglesi.

La lettera arrivò in Francia proprio quando la guerra Franco - Prussiana era in pieno svolgimento e le vie postali erano interrotte. Parigi fu completamente isolata dall’assedio il 20 Settembre 1870, per cui la lettera impiegò 10 giorni per arrivare a Genova, invece dei normali uno o due. Al verso il bollo “TORINO DA SUSA 28/SET/70”.


Ma nonostante l’avvio tramite la convenzione Franco – Inglese la lettera fu tassata in Italia per L.1,20 con i due segnatasse da 60 cc. annullati “GENOVA 28 SET 70”, giusto quanto previsto dalla Poste Italiana per la corrispondenza trasportata da navi Belghe!
Da osservare come la tipologia della tassazione fu meditata, tanto che l’iniziale segno di tassa 14 (decimi) fu cancellato e riscritto in 12, correlandolo quindi alla tassazione prevista per la corrispondenza trasportata da navi Belghe.
Questo valore della tassazione conferma che la Posta Italiana riconosceva a quella Belga il servizio prestato: ma come furono indennizzate le Amministrazioni Francese e Inglese, se mai lo furono, mi è ignoto.

E’ questa una delle pochissime lettere conosciute trasportate da questa nave, in un momento storico del tutto particolare.



Bibliografia: Zanaria - Serra – Catalogo Storico Postale dei francobolli in uso negli uffici Postali italiani All’estero
J.N.T Howat - South American Packets
R. Salles – La Poste Maritime Francaise
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