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| Il primo disegno della bandiera olimpica messo all'asta |
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Rufin Schullian (Philasport n. 115/2020) | |||||||||||
Il disegno originale della bandiera olimpica con i cinque cerchi olimpici creato dal barone Pierre de Coubertin è stato venduto all'asta di Cannes per 185.000 euro.
Il disegno è stato venduto il 26 luglio 2020 a un collezionista brasiliano, spiega Alexandre Debussy, vice direttore della casa d'aste "Cannes Encheres". Secondo lui aveva presentato un'offerta anche il Museo nazionale dello sport francese situato a Nizza, ma la stessa era risultata troppo bassa. Il disegno, creato nel 1913 da Coubertin (1863 - 1937), il padre dei giochi olimpici moderni, era stato dato a Lucien Perrot, uno dei suoi sponsor a Losanna e poi è rimasto nella stessa famiglia. Il disegno di 21 x 27,5 cm in grafite e acquerello ha superato di molto il prezzo di vendita stimato che era compreso tra 80.000 e 100.000 euro. Al prezzo di aggiudicazione si deve però aggiungere il 27% di spese d’asta, per cui l’offerente ha corrisposto la cifra finale pari ad € 234.950 per questo unico e rarissimo pezzo conosciuto dai collezionisti. La storia della bandiera La storia della bandiera olimpica parte con i cinque cerchi olimpici. I cinque cerchi olimpici apparvero per la prima volta nel 1913, nell'intestazione di una lettera scritta da De Coubertin. Li aveva disegnati e colorati lui stesso. Sempre quell'anno, il nuovo simbolo venne descritto nel numero di agosto della Rivista Olimpica.
A seguito dello scoppio della prima guerra mondiale, la bandiera poté essere utilizzata la prima volta solo nel 1920 nello stadio di Amsterdam. Durante i giochi una di queste bandiere però sparì. Il tuffatore statunitense Harry Prieste partecipò ai Giochi Olimpici del 1920 e vinse una medaglia di bronzo dalla piattaforma. Dopo la gara rubò la prima bandiera olimpica dall'albero portabandiera come souvenir. Ottant’anni dopo, nel 2000 a Sydney, l'ormai 103enne restituì la bandiera, unica nel suo genere, in modo dignitoso: “Non è davvero ben conservata nella mia valigia, e non voglio appenderla in camera mia. Era quindi giunto il momento di restituire la bandiera.” La bandiera è attualmente custodita dal museo olimpico di Lausanne.
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