Lo stampato qui riprodotto, N° 92, è quello che serviva per la ricerca dei
destinatari di lettere che, secondo il regolamento cui si fa cenno, erano spedite
a Firenze ad un apposito “Ufizio dei rifiuti”, qualora non fossero state “reclamate” dagli interessati.
In questo Uffizio si trattenevano le lettere ancora per due anni, trascorsi i
quali si mandavano al macero, eccetto quelle in cui risultava essere contenuto
denaro, cosa facile allora da verificare anche senza aprirle, perché si
trattava di monete metalliche, non esistendo banconote.
Attenzione, qui non si tratta di una lettera “per consegna”, ma di una lettera
normale, cosa comprensibile data l’esiguità della somma spedita, 8
crazie, che non valevano il costo di una raccomandata.
Per queste lettere si invitava l’Uffizio Postale di destinazione a una ulteriore
ricerca, per la quale si accordava un mese di tempo, prima della definitiva distruzione; i soldi erano incamerati dalla Soprintendenza.
Il destinatario era un certo Luigi Mordenti di Vestone; non siamo riusciti
a rintracciare questa località, ma era di certo nel territorio di Sansepolcro,
perché è proprio al titolare di questo Uffizio Postale, Sanfranceschi,
che l’Ufiziale dei Rifiuti, Carlo Allodi, indirizza lo stampato.
Lo stampato fu spedito dalla Soprintendenza il 4 Giugno 1851 e la ricerca
questa volta deve avere avuto buon esito, sia pure non subito, perché è
soltanto il 24 Luglio che il Mordenti si presenta a firmare lo stampato e il “Capo” dell’Uffizio postale di Sansepolcro di certo non avrà mancato di …trasmetterlo col primo ordinario alla Soprintendenza Generale, raccomandato.”
Oltre queste poche righe di commento, del resto superflue perché il contenuto
dello stampato è molto chiaro, vogliamo sottolineare l’uso insolito
del termine “raccomandato” usato al posto dell’abituale “per consegna”.
(Descrizione a cura del Dr. Giuseppe Pallini).
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