Notizie pubblicate
su "il postalista"
L’Unione stampa filatelica italiana è da anni co-firmataria del progetto “Filatelia
nelle carceri”
Si segnala questa iniziativa, seguita direttamente dal consocio Danilo
Bogoni
Dal carcere di Opera poesie dentellate in onore di “expo 2015”
Alle poste di Milano Cordusio la mostra “Oltre le dure sbarre”
Presente con alcuni reclusi, che volontariamente prestano la loro opera
all’interno di “Expo 2015”, la Casa di reclusione di Opera partecipa
idealmente ai festeggiamenti per l’Esposizione mondiale anche con alcuni
manufatti che ruotano intorno al francobollo e con un’ampia collezione
filatelica.
Diciotto poesie “narrate” con l’ausilio di decine, centinaia anzi, di
francobolli. È questo il singolare omaggio a “Expo 2015” realizzato da un
gruppetto di reclusi coinvolti nel progetto “Filatelia nelle carceri”,
promosso da Poste italiane col patrocinio dei ministeri della Giustizia,
dello Sviluppo economico, e la collaborazione del Dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria, della Federazione fra le società
filateliche italiane e dell’Unione stampa filatelia italiana.
“Con l’iniziativa «Filatelia nelle carceri» - sottolinea Pietro La Bruna,
responsabile di filatelia di Poste italiane - si tende a sviluppare nei
detenuti la capacità di aggregazione e di partecipazione, ma anche di
tenerli in contatto con quello che è il mondo esterno così da facilitarne,
per quanto possibile, il reinserimento”.
“Il nostro lavoro, condensato in questa corposa raccolta -fanno presente i
curatori della collezione: Matteo Nicolò Boe, Vito Baglio, Antonio Albanese,
Nicola Mocerino, Diego Rosmini, Luigi Di Martino, Carmelo Latino e Marcello
D’Agata-, ha avuto un preciso indirizzo, legato al tema dell’Esposizione
universale «Nutrire il pianeta»”. È esposto fino al 27 giugno allo Spazio
filatelia di Milano, aperto al piano terra del palazzo delle Poste centrali
di via Cordusio 4. Venerdì, 19 giugno, alle 11.30, la rassegna sarà visitata
dalla presidente di Poste italiane, Luisa Todini.
“Non è stato facile -precisano al gruppo di lavoro- definire il progetto e
realizzarlo in maniera ottimale, considerando pure i limiti oggettivi che il
«minimalismo» carcerario comporta e che ci ha costretto, ma anche concesso
l’opportunità, a divagare in termini concettuali per sopperire a materiale
più formale a noi purtroppo precluso”. In pratica i francobolli messi in
pagina sono stati scelti non già tra quelli che con generosa abbondanza
offre il mercato, bensì fra quelli offerti da alcuni benefattori.
Non è comunque mancata la buona volontà che, unita alle “capacità personali
del gruppo”, ha permesso di raggiungere l’obiettivo prefissato, ossia la
realizzazione della collezione. Il cui filo narrativo “si dipana su poesie
di vari autori (dal «Sabato del villaggio» di Giacomo Leopardi a «Portami il
girasole», di Eugenio Montale), accompagnate da una rappresentazione rurale
del passato, genuina nei poliedrici cromatismi estetici, nel suo
inconsapevole ecologismo, nella sua semplice e sofferta umanità e nel giusto
valore riconosciuto al cibo, perché limitato e legato alla tangibile
conoscenza del suo valore aggiunto, in termini di sudore nel produrlo”.
Con i francobolli e la posta i reclusi, si sa, hanno una qual certa
dimestichezza. È infatti attraverso i sevizi postali e il francobollo che
mantengono i contatti con l’esterno. Di qui alcuni manufatti che palesano la
durezza del loro isolamento. Una cassetta postale, innanzitutto, ottenuta
con cartone di recupero “affrancata” e completata dalla trascrizione di
brani poetici; un cuore-poster abbellito da francobolli a tema rose e frasi
che anelano alla libertà e all’amore. E poi un veliero pazientemente
costruito con stuzzicadenti e con le vele “affrancate”. Mediante francobolli
navali, s’intende.
Una spiga che si erge turgida di grani maturi oltre le sbarre campeggia
sull’annullo postale ricordo, in uso il 19 giugno, la cartolina stampata per
l’occasione da Filatelia di Poste italiane offre uno spaccato sull’Italia
rurale che fu. Con l’upupa appollaiata sul muretto dove è appesa una falce e
appoggiata la vanga con fichi d’india carichi di frutti ed una bottiglia di
vino.
Sede: Spazio filatelia Milano, via Cordusio 4; orari: lunedì-venerdì:
8.30-14.30, sabato: 8.30-12; info: 0272482141- 2143.
L’Unione stampa filatelica
italiana è da anni co-firmataria del progetto “Filatelia nelle carceri”
Si segnala questa iniziativa, seguita direttamente dal consocio Danilo
Bogoni
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