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Raccomandate non timbrate, francobolli falsi o insufficienti, cosa succede in questo caso?

risponde il Dott. Corrado Di Rito di Poste Italiane


Una nostra lettrice ci ha scritto:
ho avuto una sana discussione con un amico. Ha spedito a sé stesso lettere con francobolli falsi, con affrancatura insufficiente e Posta1 con targhetta sulla busta, ma con un francobollo da € 0,95. Tutto gli è stato regolarmente recapitato. Io ho sempre creduto che in questi casi la posta andasse al macero, lui sostiene che se lo facessero, gli impiegati commetterebbero “reato di distruzione” e sarebbero quindi perseguibili. C’è qualche circolare che tratta l’argomento?

Altra domanda: credo che possa essere capitato a tutti di aver ricevuto Raccomandate non annullate, mentre per regolamento l’impiegato deve annullare i francobolli davanti a chi spedisce. Ho chiesto all’ufficio postale della mia città e mi hanno detto che in questo caso il postino dovrebbe fare la multa a chi ritira la Raccomandata o non dovrebbe consegnargliela. C’è una circolare che tratta questa frequentissima situazione?
Grazie e penso che queste 2 domande possano interessare a tutti i comuni mortali che spediscono.

(email firmata)

risponde il Dott. Corrado Di Rito di Poste Italiane

A) Quando si spedisce con francobolli falsi, a quale normativa si fa riferimento per il reato commesso?

Il fatto è previsto come delitto dall’art. 459 del Codice Penale.

B) Quando si spedisce con francobolli falsi che fine fa la lettera?

La fattispecie è regolata dall’art. 217 del DPR 655/1982

Art. 217.
Carte-valori già adoperate, alterate o supposte false

Le corrispondenze di francatura facoltativa sulle quali fossero applicati francobolli supposti falsi, o alterati, o già adoperati, od altrimenti non ammissibili, hanno corso non tenendosi conto dei francobolli stessi, salvo il diritto dei destinatari di chiedere il rimborso delle tasse pagate quando tali francobolli siano riconosciuti validi.
Le corrispondenze ordinarie di francatura obbligatoria, sulle quali fossero stati applicati francobolli supposti falsi, o alterati, o già adoperati od altrimenti non ammissibili, sono spedite subito alla direzione provinciale p.t. che, a seconda dei casi, le rimette in corso, le toglie definitivamente di corso o le invia alla autorità giudiziaria.
Qualora si tratti di francobolli supposti falsi o alterati o di francobolli autentici sottoposti a qualsiasi operazione diretta, sia pure con la riunione di più parti staccate, a togliere da essi le tracce dei bolli annullatori, i destinatari degli oggetti sui quali sono applicati debbono, a richiesta, consegnare le rispettive buste o fasce agli uffici postali di destinazione e, nel caso di oggetti senza buste o fasce, quella parte degli oggetti stessi che contenga l'indirizzo ed i francobolli, ed indicarne per iscritto i mittenti, ai fini dell'applicazione delle sanzioni stabilite dalle norme penali. Le cartoline debbono essere consegnate intere.
Agli stessi obblighi sono soggetti i mittenti di corrispondenze raccomandate od assicurate che apparissero, all'atto della impostazione, munite di francobolli falsi od alterati nei modi indicati dal comma precedente.
Se i destinatari o i mittenti ricusano di ottemperare a tali prescrizioni gli oggetti anzidetti sono spediti intatti alla direzione provinciale p.t. che, dopo averli esaminati, o li rimette in corso o li invia all'autorità giudiziaria.
Anche i bollettini ed i francobolli per pacchi, sospetti di falso, di alterazione o di precedente uso, sono trasmessi dagli uffici alla direzione provinciale p.t. per le determinazioni di competenza; gli esibitori sono tenuti a consegnarli dietro richiesta degli uffici stessi.
Le disposizioni del presente articolo sono applicabili anche alle impronte di macchine affrancatrici.

L’Autorità Giudiziaria può comunque disporre il sequestro dell’oggetto ai sensi dell‘art. 253 Cod. Proc. Pen.

In fase di accettazione di una raccomandata allo sportello l’operatore deve timbrare l’invio?

L’invio deve recare l’affrancatura impressa dall’UP (art. 16 CGS, Delibera 385/13/CONS)

Cordiali saluti

Corrado Di Rito

La nostra lettrice:

La ringrazio per il suo interessamento, purtroppo ho avuto una risposta sui francobolli falsi che non interessa certamente la totalità di chi spedisce ma solo chi possiede quei francobolli (tra l’altro sono venduti come falsi, il problema riguarda le super rarissime persone che li usano per affrancare). Quello che interessa ai comuni mortali sono le 2 domande che ho posto e che non hanno avuto risposta.
1) “Posta1 con targhetta sulla busta ma con un francobollo da € 0,95”. Cosa succede? È stata regolarmente recapitata senza problemi da parte del postino. È normale che accada o ci sono sanzioni? perché la prossima volta spedisco anch’io con € 0,95 e risparmio!
2) La risposta ricevuta mi dice che la Raccomandata va timbrata, ma questo lo avevo già scritto io. Assodato che le Raccomandate vanno quindi timbrate quando arrivano a casa senza esserlo, cosa può accadere?
La ringrazio ancora.

risponde il Dott. Corrado Di Rito di Poste Italiane

Buongiorno Roberto,
sulle personali e generiche riflessioni contenute nei quesiti del collezionista non entro nel merito. Dal punto di vista normativo, nell’allegato A della delibera n. 385/13/CONS “Condizioni generali di servizio per l’espletamento del servizio universale postale di Poste Italiane”, reperibile nel sito di Poste Italiane, all’art. 16, 17 e 19 si regolamenta l’affrancatura.

Ho evidenziato in rosso i punti oggetto dei quesiti:

Articolo 16
Affrancatura
1. La modalità ordinaria di pagamento del corrispettivo è l’affrancatura. L’affrancatura consiste nell’apposizione di francobolli oppure della impronta di macchine affrancatrici o di altri strumenti meccanici o elettronici presso i punti di accettazione di Poste Italiane.

2. Poste italiane e i terzi autorizzati provvedono alla vendita dei francobolli.

3. L’affrancatura può essere effettuata anche con le seguenti modalità alternative:
a) con strumentazione a cura del cliente: mediante impronta valore impressa da macchine affrancatrici o da altri strumenti meccanici o elettronici a cura del cliente;
b) conto di credito: mediante impronta valore impressa da macchine affrancatrici o da altri strumenti meccanici o elettronici presso Poste Italiane per gli invii postali in partenza, con contabilizzazione in arrivo per i conti di credito speciali;
c) abbonamento postale: mediante apposizione di codice identificativo dello specifico rapporto contrattuale;
d) senza materiale affrancatura: mediante apposizione di codice identificativo dello specifico rapporto contrattuale.

4. Il pagamento delle modalità alternative di affrancatura può avvenire mediante procedura di addebito preautorizzato su conto corrente postale intestato al cliente, oppure mediante versamento su appositi conti correnti postali.

5. Poste italiane si riserva di verificare la conformità della spedizione alle caratteristiche del prodotto offerto.

6. Le condizioni e le clausole contrattuali relative alle modalità di affrancatura sono opportunamente pubblicizzate da Poste Italiane.

Articolo 17
Invii postali privi di affrancatura
1. Gli invii postali non affrancati con una delle modalità di cui al precedente art.16 non sono recapitati e sono restituiti al mittente, previo pagamento dell'importo dovuto.

2. Se il mittente non è individuato con certezza o rifiuta il pagamento, gli invii sono distrutti.

3. Gli invii postali provenienti dall'estero senza affrancatura sono recapitati al destinatario previo pagamento dell’affrancatura. In caso di rifiuto, vengono restituiti in conformità agli accordi ed alle convenzioni internazionali.
Gli invii postali diretti all'estero senza affrancatura sono restituiti al mittente, se individuabile, altrimenti vengono distrutti.

Articolo 19

Invii postali con affrancatura insufficiente
1. Gli invii postali con affrancatura insufficiente sono restituiti al mittente, previo pagamento dell'integrazione dell'affrancatura.

2. Se il mittente non è individuato con certezza, o rifiuta l'integrazione, gli invii sono distrutti.

3. Se tale irregolarità è rilevata in fase di recapito Poste Italiane, prima della restituzione al mittente dell’invio con affrancatura insufficiente, chiede al destinatario se intende ricevere l’invio previo pagamento dell'integrazione di prezzo.

4. Gli invii postali provenienti dall'estero con affrancatura insufficiente sono recapitati al destinatario previa integrazione dell'affrancatura. In caso di rifiuto, vengono restituiti in conformità agli accordi ed alle convenzioni internazionali. Gli invii postali diretti all'estero con affrancatura insufficiente sono restituiti al mittente, se individuabile, altrimenti vengono distrutti.

Cordiali saluti
Corrado Di Rito

La nostra lettrice:

La ringrazio per aver essersi interessato a procurarmi una risposta . Quello che manca è se ci sono conseguenze quando arriva una Raccomandata non timbrata (avvenimento abbastanza frequente), perché l’ufficio filatelico della mia città mi aveva preoccupato. Mi auguro che non ci siano problemi perché partendo da un Ufficio Postale sono certamente controllate e che vengano considerate solo come delle sviste senza sanzione.
Grazie ancora,

(email firmata)

 

 



   
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