i francobolli raccontano la storia della medicina
di Aldo BALDI (L'Occhio di Arechi n. 47)
Giuseppe De Benedictis, professore ordinario di
Anatomia Patologica dell’Università di Bari, è stato, insieme a Sterpellone,
fra i massimi cultori della Filatelia Medica. L’autore nella sua prefazione
al libro Philmedica – Proposte di tematica medica – afferma di sviluppare il
collezionismo “tematico” applicato alla Storia della Medicina. per il De
Benedictis, attraverso la tematica medica si percorre la Storia della
Medicina e non ci si può trovare d’accordo con chi vorrebbe confinare questa
tematica nella messa insieme solo di documenti postali con chiari
riferimenti a medici ed a personaggi strettamente medici. Illustrare con la
filatelia una branca scientifica come quella medica significa anche dare
testimonianza della evoluzione dello stesso pensiero storico della
disciplina attraverso una accurata ricerca dei motivi di connessione di
pezzi filatelici consentendo di spaziare nel più vasto campo della scienza e
della tecnica e, perché no, in tutti gli altri campi dello scibile umano.
La filatelia tematica, dunque, non diventa più raccolta colorata, ma cultura
come un libro da scrivere. Grande risalto, nella filatelia medica, lo hanno
avuto “Gli evasi della Medicina”, ovvero quei medici che si sono dedicati ad
altre attività, una volta conseguita la laurea.
Il primo della serie è il Che, Ernesto Guevara de la Serna, noto
rivoluzionario sudamericano scomparso tragicamente e ricordato in numerosi
francobolli cubani. Dopo di lui Salvatore Allende, Presidente cileno ed
apprezzato medico nel suo paese, ricordato in francobolli di vari paesi.
Anche l’Angola dedica un set di francobolli, nel 1977, al suo Presidente
medico., Agostinho Neto. Altro dottore di specie fu Abdhul Zahir
dell’Ospedale afgano di Kabul e laureato alla John Hopkins University (USA),
nominato ambasciatore in Italia e poi Presidente del suo paese e ricordato
in un francobollo del 1978.
Un posto importante nella filatelia occupa anche la figura di Sun Yar Sen
(1863-1925) Presidente della Repubblica cinese del sud e laureato in
medicina nel 1894. E’ forse il personaggio più ricordato nei lavori postali
che giungerebbero a ben 2500 varietà. Anche le poste haitiane hanno
ricordato, con intere serie, il loro Presidente medico Francois Duvaliet,
laureto in medicina nel 1934 nella Università locale di Port-au-Prica ed
eletto Presidente nel 1957 nelle Filippine, Jose Rizal, settimo di undici
figli, si laurea in medicina nel 1884 a Madrid studiando anche ij Francia ed
in Germani, per dedicarsi poi alla liberazione del suo Paese dal dominio
spagnolo.
La musica, invece, attrae il medico polacco Joseph Elsner (1768-1854)
divenuto direttore del conservatorio di Varsavia e celebrato in un
francobollo del 1942 e su un intero postale nel 1975.
Altro musicista medico fu il grande russo Borodin, figlio illegittimo di un
principe e di una moglie di un medico militare. Prima di scrivere la sua
prima sinfonia, si laureò in medicina a Pietroburgo nel 1858 diventando
medico militare. Anche la drammaturgia vanta due medici mancati: Schiller e
Cechov. Il primo fu medico per tradizione essendo il padre chirurgo
dell’armata dei Wuttemberg , il secondo si inscrisse e studiò per alcuni
anni prima di abbandonare la facoltà e scrivere le sue storie stupende.
Medico (ricordato anche lui dalle poste) è pure il britannico John Keats,
fondatore del romanticismo insieme con Byron e Shelley.
Nel lungo elenco, compare anche la prima dona in Italia a conseguire la
laurea in medicina a Roma nel 1894, Maria Montessori, ideatrice del metodo
educativo che porta il suo nome. Con la filatelia si potrebbe scrivere la
Storia della Medicina e Luciano Sterpellone nel libro “La medicina nella
filatelia” lo ha fatto. Da filatelico e non più medico in esercizio credo
che la filatelia sia anche storia, cultura, e, a volte, divertimento.
|
|