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Storia postale della
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L'indirizzo? In francese, ovviamente! |
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Stefano Domenighini (Bollettino ASP - FVG n. 23) | ||||||||||
Tra gli aspetti poco evidenziati da molti collezionisti, uno riguarda il modo di scrivere l’indirizzo del destinatario. Eppure queste poche parole, vergate a volte in modo frettoloso, spesso nascondono l’educazione, il modo di pensare, il clima socio-politico del momento. La lettera riprodotta è, a modo suo, figlia del momento storico in cui è stata scritta. Spedita da Capodistria il 26 luglio 1809, giunse a Venezia il giorno 29. L’indirizzo è scritto in francese, mentre il testo, che tratta di affari di famiglia, è scritto in italiano. Evidentemente il mittente ha voluto adeguarsi al clima politico del tempo: l’Istria faceva parte del regno d’Italia napoleonico e, probabilmente, già si conosceva l’imminente destino di questi territori: venire staccati dal regno e confluire nelle nuove Province Illiriche francesi. Chissà in che lingua il mittente avrà vergato l’indirizzo della madre (il destinatario) da lì a cinque anni: tedesco, italiano? La mancanza in collezione di altri documenti provenienti da questo archivio non permette una risposta certa. Resta la convinzione che, trattandosi di italiani, la cacciata dei “Galli” abbia consentito nuovamente l’utilizzo della nostra lingua.
Stefano Domenighini | ||||||||||