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Il Distaccamento della JA sul Litorale Sloveno, Trieste e Istria | ||||||||||
Veselko GUŠTIN | ||||||||||
Introduzione Per tutto il mese di maggio e l'inizio di giugno del 1945, ci fu una diversificata attività diplomatica tra gli alleati sulla gestione governativa della Venezia Giulia (VG). Gli alleati occidentali amministrarono Trieste, Gorizia, Monfalcone, una parte del territorio di Pola e la valle dell'Isonzo, per il necessario collegamento tra Trieste e la zona di occupazione austriaca. Il 9 giugno 1945, fu finalmente raggiunto un accordo su come distribuire la Venezia Giulia in due zone, sottoscritto da Šubašić. Altro accordo più dettagliato fu concluso il 20 giugno 1945 dal generale Arso Jovanović e dal capo dell'Ufficio del Comando alleato per il Mediterraneo, Morgan. La zona A comprendeva le città precedentemente elencate, la parte principale del Carso per Sežana, la valle della Vipava inferiore fino a Branik e la valle dell'Isonzo fino a Predel. In questa parte della VG era stato istituito il governo militare alleato (AMG). Mentre nella Zona B, che si estendeva dalla Zona A fino al vecchio confine tra la Jugoslavia e l'Italia, operò l'Amministrazione militare della armata Jugoslava (VUJA). Il nostro interesse per la zona A è relativo ad alcune disposizioni che la riguardevano. Era infatti stato concordato che in questa zona sarebbero rimasto un distaccamento dell'armata jugoslava (JA) sotto il comando alleato. Nella zona erano presenti anche l'88ª Divisione Londra e l'88ª Divisione di fanteria americana. Tutte le unità erano sotto, il comando del gen. Harding del 13° Corpo britannico. Il distaccamento della JA nella zona era stato deciso il 10 giugno 1945, il giorno successivo che Šubašić aveva firmato l'accordo a Belgrado, ed era una vera Jugoslavia in miniatura. Contava 2.000 soldati: 400 dei quali provenienti dal Comando operativo del Litorale Ovest, che faceva parte del IX Corpo, un battaglione di fanteria proveniva dalla 9ª, 20ª, 26ª e 43ª Divisione della IV armata jugoslava. Ma comprendeva anche la Divisione della brigata d'artiglieria della IV armata e una compagnia di carri armati della brigata sempre appartenente alla IV Armata. Il colonnello Dragomir Benčič fu nominato comandante del distaccamento. Esso aveva a disposizione a Gorizia, per le proprie necessità, l'ospedale San Giusto (Sv. Just). Il distaccamento fu inizialmete così distribuito: a Trieste: il comando, due battaglioni di fanteria, la divisione di artiglieria e la Compagnia di carri armati; a Gorizia, Monfalcone e Pola fu dislocato invece, per breve periodo, un battaglione. Tutte le unità della JA si erano così ritirate dalla zona A, ancor prima del loro ritiro dalle città e dopo aver liberato tutti i territori situati sulla sponda destra del fiume Isonzo/Soča. Le unità della JA, presenti nella zona A, sono state anche l'unica presenza jugoslava ad aver dato sostegno morale e politico alla popolazione, non solo del Carso, ma un po' di tutto il territorio della zona A, che lottava per essere annessa alla Jugoslavia.
Il distaccamento della JA fu mantenuto fino all'ottobre 1947, dopo di che ne fu formato uno nuovo costituito da 5000 militari, che operò nella zona B del TLT. Un uguale distaccamento dell'esercito alleato era nella zona A. Il colonnello Benčič ne aveva il comando, ma presto si portò a Lubiana. Per anni il distaccamento ebbe sede a Opatje Selo e si conosce con il nome di »Distaccamento jugoslavo per il Litorale sloveno, Trieste e Istria 1945-1985«. Storia Postale La prima volta che ho letto notizie sul distaccamento della JA è stato nella letteratura filatelica italiana (R. Pinelli). Sul funzionamento delle comunicazioni postali ha scritto B. Morenčič (ripreso in: V. Gustin, B. Morenčič, Storia postale e filatelia nel litorale), dove si legge che il distaccamento della JA ritirava con regolarità la posta ufficiale e personale degli ufficiali e dei soldati ogni giorno e con mezzii propri provvedeva a farla pervenire a Lubiana, nel tragitto, la ritirava e la consegnava anche a Ajdovščina e Postojna. La AMG non effettuava alcun controllo sulla posta che attraversava il territorio. Allo stesso tempo Morenčič scrive, che "una impiegata della posta ausiliaria nel villaggio di Opatje Selo, ove era dislocata la JA, andava personalmente a Gorizia per ritirare gli oggetti postali del KNOO (Comitato regionale per la liberazione) per poi consegnarli ai loro destinatari. Oltre questo percorso, nei primi mesi 1946, vi era anche una linea postale che permetteva di collegare i corrieri "partigiani" con il villaggio di Bilje-Gabrje-Opatje selo".
Queste sono le uniche due lettere che io conosco che hanno interessato il distaccamento della JA nella Zona A. Vale anche la pena ricordare i legami postali tenuti da Segretariato della PNOO per Litorale Sloveno (e Trieste) a Trieste, in Via Carducci 6, con l'entroterra della Slovenia.
Dr. Veselko GUŠTIN | ||||||||||