Monte Amiata |
Integrazione della scheda di Monte Amiata -
II parte (pag. 148) |
La erigenda stazione fu talvolta indicata,
oltre che come stazione della Grossola, anche con il nome di Pietranera,
come risulta dalla seguente documentazione.
Il 28 Agosto 1867 la Direzione Compartimentale delle Poste di Firenze
rispondendo ad una richiesta della Prefettura di Siena per l'istituzione
di un nuovo servizio postale, scrive: "1° - Che il
prolungamento della Ferrovia Maremmana fino alla stazione di Pietranera
avrà luogo forse verso il termine del corrente anno.
2° che tra la Stazione medesima e la via provinciale della montagna
non esiste comunicazione di sorta, e che il Municipio di Castel del
Piano preoccupandosi della necessità di crearla ha fatto il
progetto di aprire una strada, lunga quattro chilometri circa, la
quale dovrebbe raggiungere il ponte d'Ansidonia.
3° che Pietranera è luogo interamente disabitato.
[...]Riesce assolutamente impossibile all'Amministrazione non solo
d'impegnarsi per una variazione di servizio, ma neppure di studiarne
in via approssimativa la entità e l'opportunità"
e consiglia di rimandare ogni decisione "...a quando il predetto
tronco ferroviario venga aperto e dalla Stazione di Pietranera si
acceda alla Strada Provinciale dei paesi della Montagna ...ad ogni
modo però tale miglioramento non potrebbe consistere che nel
far convergere alla Stazione di Pietranera i procacci incaricati del
trasporto delle corrispondenze da e per i preaccennati Paesi che ora
fanno capo a S.Quirico e non mai nella istituzione d'un Ufizio Postale
in quel luogo, ove da nessun interesse è evidentemente richiesto."
Il 24 Agosto dello stesso anno il Comune di Castiglione d'Orcia aveva
addirittura richiesto al Prefetto che un certo Gesualdo Trinci fosse
nominato impiegato postale nella località di Pietranera "...dove
doveva essere aperto un Uffizio Postale, come era stato raccomandato
anche dai Municipi di Arcidosso, Castel del Piano e S.Fiora."1
Come si vede, le Poste avevano già progettato di instradare
alla nuova stazione i servizi che prima confluivano a S.Quirico d'Orcia,
ma escludevano di potervi stabilire un ufficio postale: mai dire mai.
Il
podere di Pietranera è segnato anch'esso sulla cartina pubblicata
nella I parte e sorge molto vicino
alla ferrovia, sulla sponda destra dell'Orcia. Oggi, accuratamente
restaurato, fa parte di una grande azienda agricola che produce il
famoso Brunello di Montalcino.
C'è anche da osservare che il prefetto era stato poco realista
prevedendo che la ferrovia arrivasse a Pietranera entro la fine del
1867. La citata "Strada Provinciale della Montagna"
è quella che tutt'oggi si stacca dalla Cassia alla Poderina
(già sede della omonima stazione di posta) e prosegue per Castiglion
d'Orcia, Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso.
Il 2 Novembre 1869 il Sindaco di Castel del Piano scrive alla Camera
di Commercio di Siena e Grosseto per sollecitare l'apertura della
Stazione della Grossola, e fa presente che "...il tronco
di via da costruirsi cioè dalla Provinciale Grossetana n. 21
alla Stazione della Grossola è tutta situata sul territorio
della Provincia Senese, al suo staccarsi dal Ponte dell'Ansidonia."
Il Comune di Castel del Piano "...nel Gennaio 1868 poté
finalmente ottenere dal Consiglio Provinciale un favorevole deliberato
onde prendesse i necessari concerti con la Provincia di Siena allo
scopo di costruire il braccio di strada in parola e relativo ponte
sull'Orcia per accedere alla Stazione della Grossola, progettando
un Consorzio interprovinciale." La Provincia di Siena, facente
parte del Consorzio, non si era ancora espressa sulla spesa finanziaria,
malgrado i solleciti del Prefetto di Grosseto, quindi non si erano
ancora potuti iniziare i lavori che, come abbiamo visto furono fatti
nel biennio 1870-71.2
Orario ferroviario del 1° Maggio 1893.
La linea apparteneva alla Società Italiana per le Strade
Ferrate del Mediterraneo. |
All'epoca da Castiglion d'Orcia c'era una strada comunale (oggi un
sentiero campestre) che scendeva al fiume seguendo un tracciato più
a valle, quindi il Comune di Castiglione, a differenza di quello di
Castel del Piano e degli altri paesi dell'Amiata grossetana, non aveva
alcun interesse a costruire il tronco di strada dal ponte dell'Ansidonia
alla nuova stazione; questo può spiegare l'impegno del comune
di Castel del Piano per una strada che correva fuori dal suo territorio,
in quanto il ponte suddetto segna il confine fra la provincia di Grosseto
e quella di Siena.
La nuova stazione fu collegata al versante grossetano dell'Amiata
da un procaccia con vettura che faceva servizio tutti i giorni partendo
da Roccalbegna e transitando per la Triana, Arcidosso, Castel del
Piano e Seggiano con un percorso di quasi 100 chilometri fra andata
e ritorno.
Lettera d'avviso di arrivo merce, spedita dall'ufficio postale
di Monte Amiata a Roccalbegna.
Il francobollo da cent. 20 Umberto 1a emissione è stato
applicato al verso del modulo ripiegato
e oltre all'annullo tondo-riquadrato ci sono i bolli tondo-riquadrato
di Arcidosso in transito
e cerchio grande di Roccalbegna in arrivo, tutti in data 18
Agosto 1898.
Nel modulo c'è un bollo lineare semplice della stazione
ferroviaria, senza l'indicazione della data e del treno. |
In questa cartolina illustrata spedita da Siena a Monte Amiata, c'è
il bollo tondo-riquadrato in arrivo del 1910 ed
è indirizzata "Al signor Sallustio Balsimelli, lavori
dell'acquedotto"; erano infatti in corso i lavori per il
grandioso progetto che nel 1914 avrebbe portato a Siena la pregiata
acqua del Vivo e, come abbiamo visto nella I
parte di questo aggiornamento, l'acquedotto doveva attraversare
il fiume Orcia proprio davanti alla stazione del Monte Amiata. Si
capisce che il Balsimelli faceva parte del personale addetto alla
costruzione del ponte che sosteneva la tubazione e non era di certo
un semplice operaio, perché le poche righe del testo dimostrano
che la "Tua per sempre Enrica" che gli scrive,
moglie o fidanzata che fosse, era una persona istruita; così
si diceva una volta di coloro che, oltre a saper leggere, scrivere
e far di conto, avevano continuato a studiare dopo le scuole elementari,
cosa non da tutti in un mondo di analfabetismo ancora molto diffuso.
1) A.S.S.
- Prefettura n.1142 , cat. 8
2) A.S.S. - Camera di Commercio anni 1864-1872, n° 2 |
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