Ci occuperemo ora del servizio di trasporto e
distribuzione della corrispondenza, sempre difficoltoso a causa
della conformazione del terreno e della posizione geografica del
capoluogo e delle frazioni.
Il distretto postale del capoluogo comprendeva le località
di Olli, Coiolo, Gatteresi, Mulini, Casone, Torre, Ricciaia e Colombaia.
Dal 1908 al 1949 il portalettere fu Augusto Gazzei, poi la moglie
Teresa Becucci e la figlia Almadea Gazzei.
Abbiamo visto che nel 1891 fu istituita una collettoria di 1a
classe a Belforte e nel 1892 una di 2a
classe ad Anqua, ma il Comune aveva sempre provveduto al trasporto
della corrispondenza nelle due frazioni. Da Radicondoli a Belforte
c'era il portalettere Egidio Lippi, con un compenso di £ 216
annue, mentre la distribuzione nel territorio della frazione era
affidata a una certa Ottavia Tocci, vedova forse di un precedente
addetto, per £ 54 all'anno.
Nel 1932 troviamo come portalettere, incaricato della distribuzione
anche per la località di Montingegnoli, un altro Lippi, Anastasio,
che ebbe per supplenti la moglie Armida Buccianti e il figlio Alberto.
Bollo TQ di Belforte, su una cartolina postale del 1901 e su
due ricevute vaglia del 1909 e 1911 (con bolli lineari diversi).
Guller del 1912 |
Non siamo riusciti a rintracciare il nome del primo collettore
di Belforte. Ricordiamo che la collettoria fu elevata a ricevitoria
postelegrafica di 3a classe nel 1901;
nei ruoli dell'ufficio postale di Piancastagnaio è elencato
come titolare nel 1935 un certo Giovanni Benci "già
gerente a Belforte nel 1908". Dopo di lui risultano titolari
Carlo Padelletti nel 1911 (ma non abbiamo trovato le date di assunzione
e cessazione) e Leonetti Amleto dal 1928 al 1941, poi Guglielmina
Ferri. Come supplenti conosciamo, dal 1929 in avanti, i nomi di
Brunetta Magazzini nei Leonetti, Ezio Piazzi, Attilia Barbi ved.
Ferri, Alessandro Lippi, Bruna e Anna Maria Piazzi, Giovanni Bocci.
Nel 1952 l'ufficio di Belforte è classificato Agenzia P.T.
con due ore di straordinario.1
Evidenziato in verde il percorso della linea automobilistica
Colle-Massa (vedi parte V) |
Per la frazione di Anqua, il postino nel 1890 era Filippo Gobbini,
che deve essere morto poco dopo perché abbiamo trovato questo
documento del 13 Luglio 1892, scritto da suo figlio Carlo, che riteniamo
meriti di essere pubblicato integralmente come testimonianza viva
delle condizioni in cui operavano, per un misero salario, tanti
portalettere dell'epoca:
"All'Ill.mo sig. Sindaco e Componenti il Consiglio Comunale
di Radicondoli.
Carlo Gobbini del fu Filippo, pedone postale da Radicondoli ad Anqua
e viceversa, essendo stato costretto a guadare il Fiume Cecina in
tempo di piena dal giorno primo Gennaio 1891 a tutto il 12 corrente,
servendosi di un carro condotto da buoi per dieci volte, e per cui
a £ 2,00 per volta ha speso la somma di £ 20,
mentre fa istanza alle SS. LL. Ill.me perché vogliano ordinare
il rimborso a di lui favore della somma spesa, domanda altresì
che vogliano provvedere per il tempo avvenire o con lo stabilire
a tal'uopo un compenso annuo a favore del postulante, o a provvedere
al guado del detto fiume in tempo di piena per mezzo di speciali
incaricati facendogliene conoscere i nomi onde possa rivolgersi
ad essi in tempo di bisogno.
A prova del suo asserto per ciò che si riferisce al chiesto
rimborso, unisce un certificato firmato dai Sigg. dott. Francesco
Lolini Medico-Chirurgo Condotto e Sollazzi Luigi Consigliere di
questo Comune. Anqua, 13 Luglio 1892"
E' allegato il certificato:
"I sottoscritti residenti ad Anqua fanno fede presso la
S.V. come Carlo Gobbini, Collettore e incaricato del servizio di
pedone postale da Anqua a Radicondoli, per il disimpegno del suo
ufficio e per il transito del fiume Cecina in tempo di piena ossia
quando ne era impedito il guado con mezzi ordinari, ha avuto bisogno
per N° 10 giorni fino ad oggi di ricorrere all'aiuto fattogli
da carro a buoi spendendo a tale scopo Lire Venti.
Tanto confermano per la verità. Anqua, 12 Luglio 1892"
Ma il 4 Agosto 1892 il Comune rigetta l'istanza, ritenendo "...che
debba stare a di lui carico ogni e qualunque spesa inerente al servizio
da lui assunto."2
Apprendiamo così che Carlo Gobbini fu il primo collettore
di Anqua, con il compito anche di andare a prendere la corrispondenza
a Radicondoli. La Cecina allora si guadava a piedi (il ponte fu
costruito più tardi), saltando sui massi sporgenti dalle
acque basse, ma quando c'era la piena bisognava ricorrere al cavallo,
chi ce l'aveva, o al carro agricolo prestato dai contadini del posto,
che naturalmente pretendevano un compenso.
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Bolli di Anqua: TQ del 1908 e Guller del 1924 |
Non sappiamo fino a quando il Gobbini rimase in servizio. Quando,
nel 1911, la collettoria fu elevata a ricevitoria di 3a
classe, il titolare era Tommaso Salvi che fu dimesso nel 1939, all'età
di 74 anni, per inabilità fisica. Gli succedette Alba Benedetti,
che nel 1942 si trasferì a Settignano (FI) e fu sostituita
da Oliva Bastianini nata Biagetti. Il ricevitore aveva anche il compito
di distribuire la corrispondenza nelle località di Elci, Solaio
e S.Lorenzo, a giorni alternati. Come supplenti ricordiamo Igino Cei,
Annina Tasselli nata Righini, Graziella Biagetti, Vera Paradisi, Aroldo
Cucini. Nel 1952 Anqua divenne agenzia P.T. senza straordinario.
1) A.P.S. - Registri del personale
2) A.S.S. - Prefettura anno 1892 - Affari generali, serie I, cat.8
NOTA: Nella precedente puntata
è riprodotto un documento postale del 1924 descritto
come "Ricevuta vaglia". Si tratta invece di una "Attestazione
di emissione vaglia", come ci ha gentilmente precisato
Marino Bignami, che ringraziamo per la sua sempre preziosa collaborazione. |
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