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  Napoleone Melani
Paolo Bresci

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Foto di Napoleone Melani in un ritratto del 1901 (dal libro di V. Baracchi in bibliografia)


La figura di Napoleone Melani raccontata da Roberto Pinochi

Napoleone Melani è stato il primo, grande albergatore dei Bagni di Montecatini e uno dei padri dell'ospitalità termale a cavallo tra '800 e '900. Era figlio di Elisa Valiani, i cui genitori Giuseppe e Carlotta avevano gestito la Locanda Maggiore per molti lustri fino circa al 1880. Aveva poi stretto ancora di più il suo rapporto con Montecatini sposando una ragazza schiettamente bagnaiola, Italia Silvestri, proprio nella città delle acque nel 1881. Dalla metà degli anni '80 assunse in prima persona la gestione della Locanda Maggiore, che terrà per oltre un ventennio.
Innumerevoli e originali le sue iniziative per movimentare la vita del paese, allora alquanto sonnolenta nonostante la grande affluenza estiva nei circa trenta alberghi e altrettanti affittacamere esistenti. Manca un teatro, o meglio esiste solo una angusta arena estiva chiamata Santarelli dal nome del suo proprietario pesciatino, e allora Napoleone ne organizza uno, il Teatro delle Varietà nel giardino della Locanda Maggiore, con ballerine e prestigiatori, ma anche con cartelloni di opere liriche come il Don Pasquale; la stagione si esaurisce con l'estate, e allora lui promuove una convenzione con i Ministeri, e a settembre e ottobre Montecatini si affolla degli impiegati civili del Regno, ospitati alla Locanda e curati alle Terme con sole sei lire tutto compreso; manca la luce elettrica, lui la introduce nelle 200 camere del suo albergo e nel teatro, ma anche a sue spese sul viale del Tettuccio, non ancora Verdi, organizza pranzi e cene con sapienti menu per ogni ricorrenza, nei quali ospita Grocco e Casciani, Verdi e Baragiola, Simoncini e Fedeli; a Montecatini manca un giornale che stuzzichi la curiosità degli ospiti con le notizie dalle terme, e lui ne fonda uno, il Tettuccio, poi Corriere dei Bagni, dove si elencano insieme a pettegolezzi e vignette anche i nomi degli ospiti, illustri o meno noti, degli alberghi montecatinesi; a Montecatini Alto arriva la funicolare nel 1898, e subito Napoleone ci impianta un ristorante, lo Chalet Melani, in legno, che diventa un'attrattiva per il Castello e che ospiterà anche Verdi (salvo poi bruciare completamente nel 1904 probabilmente a seguito di un atto doloso); la Grotta Giusti affascina Verdi, che gli consiglia di assumerne la gestione, e lui si getta a capofitto anche in quest'altra operazione. E poi Melani gestisce coi suoi fratelli Vittorio e Jacopo i ristoranti di molte stazioni ferroviarie italiane, commercia in vino, spumante, cognac, infiasca e spedisce l'acqua termale del demanio. La sua figura massiccia e bonaria, l'eterno mezzo sigaro in bocca fanno ormai parte del panorama montecatinese. Alla Locanda Maggiore scendono Tamagno e Fregoli e un'infinità di deputati e senatori del Regno. Ma qualcosa comincia a cambiare, specialmente dopo che all'inizio del secolo arriva a Montecatini la potente Società milanese dei Grandi Alberghi Spatz e Suardi, che acquista il Grand Hotel La Pace, e poi, nel 1904, anche la gestione della Locanda Maggiore.
Melani comincia a disamorarsi, gli viene respinto un progetto per creare un imponente albergo a Montecatini Alto col pretesto di un pericoloso spostamento delle mura. Allora si getta in altre iniziative fuori Montecatini, gestisce prima le Terme di Porretta reduci da un fallimento, poi quelle di San Giuliano, infondendo ovunque grandi speranze e aspettative. Continua a gestire il Ristorante e Albergo Globo a Pistoia, che è la città dove è nato e dove morirà a soli 59 anni nel 1917.
Il neonato Comune dei Bagni di Montecatini nel 1908 gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, forse per riparare agli screzi degli ultimi tempi. Al pranzo di festeggiamento partecipa suo figlio, l'avvocato Raffaello. Napoleone tornerà qualche volta a rivedere con nostalgia la sua Locanda, che ha ingrandito e abbellito nel corso di vent'anni, sempre accolto dagli ospiti vecchi e nuovi come un caro amico, che tutti rimpiangono per la generosità e l'affabilità innate.

Le immagini che seguono, salva diversa indicazione, fanno parte della collezione dell’autore.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

V.BARACCHI, Pistoia. Dieci secoli di storia. Cento anni di immagini, Pistoia, 1985.
http://www.tuttomontecatini.it/archivio/melani_nap.html (R.PINOCHI, Melani il primo grande albergatore, in Tuttomontecatini, giugno 2003)

Ritratto fotografico di Napoleone Melani.

 

1897 - Cartoncino-biglietto da visita di Napoleone Melani, direttore della Locanda Maggiore. È intestato a Valiani & Melani, la madre di Napoleone era appunto una Valiani dalla quale aveva appreso ed ereditato la propensione a 'locandiere' e che gli consentì di sviluppare con grande impegno e passione una capacità ricettiva e di intrattenimento senza uguali per l'epoca. Questi cartoncini pubblicitari sono molto interessanti in quanto possono essere considerati i precursori delle cartoline paesaggistiche che si affermarono con enorme tiratura di lì a poco. Nel disegno viene raffigurato anche il teatro delle Varietà, uno dei fiori all'occhiello della Locanda Maggiore fortemente voluto dal Melani.

 

Cartolina di Montecatini Castello spedita nel 1902. L’immagine ci mostra il padiglioncino Melani, voluto da Napoleone e punto di riferimento e di ritrovo, oltre che bar e ristorante, per tanti personaggi famosi che all’epoca frequentavano i Bagni di Montecatini, a partire da Giuseppe Verdi, come possiamo vedere nella cartolina successiva. L’attività poliedrica e a tutto sesto del Melani la notiamo anche dall’edizione: Grotta Giusti Monsummano, concessionario N. Melani, con la quale si dedicò alla pubblicazione di un gran numero di cartoline e non solo nella zona della Valdinievole. Un’agenzia che si occupava delle stampe fu aperta per alcuni anni a Pistoia, in via Cavour, vicino al vecchio negozio dell’orefice Panconesi.


Cartolina edita da Napoleone Melani. Interno del padiglioncino. Foto di primo Novecento che riprende Giuseppe Verdi durante una delle sue famose partite a carte.

 

Cartolina edita da Napoleone Melani. Il teatro delle Varietà, voluto e realizzato dal Melani all’interno della Locanda Maggiore, fu un punto di riferimento e di svago per la clientela dei Bagni, sempre più numerosa, elegante ed esigente in quegli anni di primo Novecento. Non mancava la pubblicità per la Grotta Giusti di Monsummano, anch’essa in gestione al Melani ed osannata come l’ottava meraviglia del mondo!

 

Cartolina pubblicitaria della Grotta Giusti di Monsummano. Napoleone Melani concessionario. Cartolina di primo ‘900.

 

Napoleone Melani si distinse anche come produttore ed esportatore di vini toscani che, naturalmente, non trascurava di offrire ai clienti in ogni sua attività ricettiva. Qui abbiamo una cartolina pubblicitaria spedita nel 1894 che ci mostra come già all’epoca, avesse trovato il modo di propagandare le sue principali occupazioni.

 

Cartolina pubblicitaria di Napoleone Melani e Fratelli - Esportazione vini del tipo della precedente, spedita a Martini e Rossi di Torino del 30/6/1896, autografa di Napoleone Melani (coll. Enrico Bettazzi)


Nel 1907 Napoleone Melani ha esteso la sua attività anche fuori della Toscana. In questa cartolina si nota un buffet Stazione a Castellamare Adriatico. A Pistoia, per alcuni anni, diresse il Grande Albergo del Globo e il bar ristorante al piano terra.

 

Da questo menù di primo Novecento si nota la pubblicità di un altro buffet della stazione: quello di Terni. (Coll. Massimo Donati)

 

Cartolina pubblicitaria utilizzata per corrispondenza militare. Raro uso in posta militare con guller dell’Ufficio di Posta Militare della 7ª Divisione in data 23/12/1915. Tra le pubblicità quella delle Regie Terme di S. Giuliano nel pisano. (Coll. Enrico Bettazzi).

 

Busta pubblicitaria viaggiata nel 1918. Napoleone era morto l’anno prima.

Paolo Bresci
16-05-2021