Modifiche al trattato postale Tosco-Sardo del 1852
Governo della
Toscana: 16 giugno – 31 ottobre 1859
Ducato di
Parma
Periodo tariffario:
Dalla fine di maggio 1859 (Oltreappennino Parmense) al 31
ottobre 1859*
Per le Provincie Parmensi – dopo il 9 ottobre 1859 fino al 31
ottobre 1859**
LETTERE AFFRANCATE DALLA TOSCANA AL DUCATO DI PARMA
Lettera semplice
(fino a 10 grammi)
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3 crazie
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Lettere (raccomandate)
“Per Consegna”
affrancatura obbligatoria
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Giornali
fino a 20 grammi
affrancatura obbligatoria
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Giornali
oltre 20 grammi e fino a 40 affrancatura obbligatoria
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Stampe
fino a 40 grammi
affrancatura obbligatoria
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+ 4 crazie
(diritto fisso di raccomandazione)
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1 quattrino |
2 quattrini |
2 quattrini |
*La scarsa
documentazione disponibile non consente la ricostruzione
dell’attività svolta dagli uffici di Pontremoli e di
Bagnone dalla fine di aprile fino a tutto il luglio 1859. La
sostituzione delle tariffe Sarde al posto di quelle della Lega
avvenne presumibilmente nella prima decade del mese di luglio.
**Le tariffe della Lega restarono, probabilmente, in vigore
fino al 9 di ottobre e vennero sostituite, dal giorno 10 con
le tariffe sarde.
Il 9 giugno 1859 fu proclamato il Governo Provvisorio. Pochi
giorni dopo, il 29 giugno, iniziarono le trattative per
introdurre nell’ex Ducato il sistema postale Sardo ed i suoi
francobolli. In data 25 luglio 1859 il Direttore delle Poste
di Parma annunciava la cessazione di validità dei francobolli
Ducali a partire dal 31 luglio e l’introduzione del sistema
postale Sardo e dei suoi francobolli
a partire dal 1° agosto
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Governo della Toscana
Periodo
tariffario: 16 giugno 1859 – 31 ottobre 1859
Oltreappennino
Parmense
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1859, 9 settembre. Da Firenze a Pontremoli, lettera
indirizzata nell’oltreappennino parmense, affrancata per 3
crazie con un francobollo da 2 crazie ed uno da 1 crazia
annullati con bollo “cerchio a banderuola” ripetuto
a lato. Sulla lettera venne apposto il bollo ”PD” ed il bollo
“VIA DI SARZANA”. Al verso bollo di transito di
Sarzana del 19 settembre e bollo di arrivo di Pontremoli del
19 settembre.
Sono conosciute altre lettere affrancate per tre crazie prima
del 1° novembre: 14 luglio, Firenze per Pontremoli;
14 luglio, Bagni di S. Giuliano per Bagnone; 10 agosto,
Pomarance per Pontremolii. Questa lettera con le altre
citate, sembrerebbe indicare che anche per l’Oltreappennino
Parmense le nuove tariffe sarde vennero introdotte
immediatamente dopo le modifiche al trattato postale del 1852.
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Modifiche al trattato postale Tosco-Sardo del 1852
Governo della
Toscana: 16 giugno – 31 ottobre 1859
Romagne,
(dopo il 12 giugno 1859)
Periodo tariffario:
Dal 12 giugno al 31 ottobre 1859*
LETTERE AFFRANCATE DALLA TOSCANA ALLE ROMAGNE
Lettera semplice
(fino a 10 grammi)
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3 crazie
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Lettere (raccomandate)
“Per Consegna”
affrancatura obbligatoria
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Giornali
fino a 20 grammi
affrancatura obbligatoria
|
Giornali
oltre 20 grammi e fino a 40 affrancatura obbligatoria
|
Stampe
fino a 40 grammi
affrancatura obbligatoria
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+ 4 crazie
(diritto fisso di raccomandazione)
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1 quattrino |
2 quattrini |
2 quattrini |
**Le tariffe
della Lega restarono in vigore fino al 31 di ottobre e vennero
sostituite, dal 1° novembre con le tariffe sarde.
Dall’analisi degli oggetti postali l’estensione della tariffa
sarda risulterebbe, in alcuni casi, anticipata alla terza
decade di ottobre.
La documentazione postale è contraddittoria, c’è una lettera
del 29 ottobre 1859, Livorno per Bologna, per 3 crazie,
però ce ne sono altre negli stessi giorni, con le vecchie
tariffe.
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Governo della Toscana
Periodo
tariffario: 16 giugno 1859 – 31 ottobre 1859
Romagne,
dopo il 12 giugno 1859
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1859, 24 agosto. Da Livorno a Ferrara (177,4 km.), lettera di
primo porto per la terza distanza, affrancata in tariffa
con un francobollo da 6 crazie, annullato con bollo “PD”,
ripetuto a lato. Al recto bollo “cerchio a banderuola” di
Livorno, al verso bollo di arrivo di Ferrara del 26 agosto.
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Governo della Toscana
Periodo
tariffario: 16 giugno 1859 – 31 ottobre 1859
Romagne,
dopo il 12 giugno 1859
Le tariffe della
Lega restarono in vigore fino al 31 ottobre 1859 e vennero
sostituite il 1° novembre
con le tariffe della convenzione tra le Province Italiane
Unite.
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1859, 3 settembre. Da Livorno a Bologna (133,8 Km.), lettera
di primo porto per la seconda distanza, affrancata
in tariffa con un francobollo da 4 crazie, annullato con bollo
“cerchio a banderuola”, ripetuto a lato.
Al recto bollo “PD”, al verso bollo di arrivo di Bologna del 5 settembre.
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Via di Svizzera
(dal
giugno al 15 settembre 1859)
Mentre gli scambi della
corrispondenza con le località liberate della Lombardia ebbero
un corso regolare, non fu così per le località rimaste
austriache. Per queste ultime, essendo completamente
interrotti sia i rapporti che gli scambi postali con il Regno
di Sardegna e le zone da esso occupate, o in via di esserlo,
non vi fù altra soluzione che affidarsi alla mediazione delle
Poste Svizzere. Il 23 giugno 1859, da Torino giunse a Firenze
un dispaccio telegrafico diretto alla Soprintendenza con il
quale si comunicava che le corrispondenze sarde per Vienna
sarebbero state inoltrate per via della Svizzera. A causa
delle interruzioni delle comunicazioni il Soprintendente
scrisse alla Direzione postale di Torino per chiedere a quali
condizioni sarebbe stato possibile inoltrare le lettere,
tramite le Poste Sarde, per l’Impero Austriaco.
Il 26 giugno giunse da Torino la risposta: “Le corrispondenze
della Toscana per l’Impero Austriaco potranno essere stradate
per la medesima via e con che siano affrancata fino alla
frontiera Sardo-Svizzera. Per queste lettere l’Ufficio Sardo
sarà accreditato di cent. 20 per porto semplice (gr. 7 ½).
Quelle dell’Impero d’Austria per la Toscana saranno rimesse a
codesta Posta Toscana con il rimborso di 35 centesimi, ossia
15 centesimi per transito svizzero e 20 centesimi per transito
sardo”. E’ nota una sola lettera tra la Toscana ed il Lombardo
Veneto austriaco nei mesi di luglio ed agosto 1859 (8 luglio,
Firenze per Venezia); e pochissime per l‘Austria (14 luglio;
1° agosto, Livorno per Feldkorch; 12 agosto, Livorno per
Trieste; 13 agosto, Firenze per Vienna), sono tutte affrancate
secondo la tariffa della Lega per 6 crazie o multipli e sono
tutte tassate per 10 kreuzer austriaci per le competenze
svizzere e 5, 10, 15 kreuzer, secondo la distanza dal confine
svizzero, per quelle austriache.
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Monitore
Toscano di venerdì 1° luglio 1859.
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Governo della Toscana
Via di Svizzera
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1859, 1° settembre. Da Livorno a Venezia, lettera spedita via
di Svizzera (per cause belliche i rapporti postali con
l’Austria erano interrotti), affrancata per 6 crazie con
francobolli granducali da 2 e 4 crazie in tariffa semplice di
Lega per la terza distanza ed inoltrata tramite le poste sarde
(bollo “VIA DI SARZANA”al recto). Al verso vennero apposti i
timbri di transito sardi di Genova del 2 settembre e di
Alessandria del 3 settembre, quelli svizzeri di Coira e di
Feldkirch del 5 settembre ed infine il timbro di arrivo di
Venezia del 8 settembre. Al recto a sanguigna furono segnate
le tasse di 10 Kreuzer/soldi per i diritti svizzeri e di 15
kreuzer/soldi per quelli austriaci. Inizialmente i francobolli
granducali furono annullati a Livorno con il bollo “PD”,
ripetuto a lato; tali bollature, al momento dell’inoltro,
vennero cancellate ripetutamente con il bollo muto a 5 sbarre
sempre di Livorno, dopo che era stata accertata
l’impossibilità di raggiungere Venezia seguendo i normali
canali di inoltro. Nella lettera scritta a Messina il 27
agosto ma spedita da Livorno si legge: “…Ora che la pace è
conchiusa e che le vertenze politiche sembrano sistemarsi
speriamo riprendere ben presto il corso delle operazioni
sociali; a qual uopo vi sottomettiamo il nostro listino e vi
salutiamo distintamente.”
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Governo della Toscana:
1° novembre – 31
dicembre
Convenzione
postale tra le Amministrazioni postali di
Sardegna, Toscana, Modena, Parma e Romagna (detta delle 3
crazie).
Il 29
settembre il ministero Ricasoli decretava, con effetto dal 1°
novembre, l’introduzione della lira italiana a base decimale.
Le Provincie Unite della Romagna, Modena e Parma avevano già
adottato le tariffe sarde, la Toscana doveva fare altrettanto.
L’undici ottobre il Soprintendente venne invitato a recarsi a
Torino per concertare l’attivazione del sistema postale comune
tra Piemonte, Toscana, Romagna, Parma e Modena. La Convenzione
postale verrà attivata con il 1° novembre. Vennero concordate
le seguenti norme:
-
Chi
spedisce lettere ordinarie da una all’altra provincia potrà
affrancarle o non francarle;
-
Tassa
per le lettere ordinarie: crazie 3 (cent. 20) per porto
semplice;
-
È porto
semplice la lettera che non supera il peso di gr. 10, da 10
a 20 grammi : 2 porti e così via;
-
I plichi
di carte manoscritte ……
-
I
giornali, gazzette ed opere periodiche…...
-
I fogli
di stampa non periodici, incisioni, ……
-
Tra le
suddette Provincie si potranno cambiare lettere assicurate
pagando nell’atto dell’impostazione, oltre alla tassa delle
lettere ordinarie, un diritto fisso di 4 crazie;
-
Le
lettere spedite o giunte per la via di mare pagheranno di
più una crazia per porto marittimo e le stampe un soldo.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Stati Sardi
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1859, 29 novembre. Da Livorno a Santa Margherita, lettera
semplice affrancata per 3 crazie con un francobollo da 2
crazie ed un francobollo da 1 crazia, annullati con bollo
“PD”. Al recto bollo “cerchio a banderuola” di Livorno, al
verso bollo di transito di Genova del 30 novembre e bollo di
arrivo di S. Margherita del 1° dicembre.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Stati Sardi
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1859, 30 dicembre. Da Sinalunga ad Altare, lettera semplice
affrancata per 3 crazie, con un francobollo da 2 crazie
ed un francobollo da 1 crazia, entrambi annullati con bollo “doppio
cerchio grande” di Sinalunga, ripetuto a lato.
Al recto indicazioni manoscritte “franca” e “preme”, al verso
bolli di transito di Genova del 1° gennaio, di
Savona del 2 gennaio e bollo di arrivo di Altare del 3
gennaio.
Lettera spedita il penultimo giorno di validità dei
francobolli granducali.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Lombardia liberata
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1859, 12 novembre. Da Firenze a Brescia, lettera affrancata
per 3 crazie con un francobollo da due crazie
ed uno da una crazia,(tariffa della “Convenzione tra le
Provincie Italiane”), annullati con bollo
“cerchio a banderuola” di Firenze.
Al recto bollo “PD” di Firenze, al verso bollo di transito di
Milano del 14 novembre
e bollo di arrivo di Brescia del 14 novembre.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Lombardia liberata
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1859, 31 dicembre. Da Firenze a Milano, lettera affrancata per
3 crazie con un francobollo da due crazie ed uno da
una crazia, (tariffa della “Convenzione tra le Provincie
Italiane”), annullati con bollo “PD” in cartella
di Firenze ripetuto a lato. Al recto bollo “cerchio a
banderuola”, al verso bollo “P.L.2D.” in cartella
(portalettere 2 distribuzione) e bollo di arrivo di Milano del
2 gennaio 1860.
Lettera spedita l’ultimo giorno di validità dei francobolli
granducali.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Romagne, dopo il 12 giugno 1859
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1859, 14 novembre. Da Firenze a Bologna, lettera di primo
porto, spedita in porto assegnato. Al recto
bollo “cerchio a banderuola” in inchiostro rosso di Firenze e
segno di tassa “20” indicante i centesimi
da pagare dal destinatario. Al verso bollo di arrivo di
Bologna del 15 novembre.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Romagne, dopo il 12 giugno 1859
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1859, 29 novembre. Da Firenze a Faenza, lettera semplice
affrancata per 3 crazie con una striscia di tre francobolli da
una crazia, annullati con bollo “cerchio a banderuola” di
Firenze, ripetuto a lato. Al recto bollo “PD”, al verso bollo
di Faenza del 1° dicembre.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Romagne, dopo il 12 giugno 1859
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1859, 8 dicembre. Da Livorno a Ferrara, lettera semplice
affrancata per 3 crazie con un francobollo da due crazie
ed un francobollo da una crazia, annullati con bollo “cerchio
a banderuola” di Livorno, ripetuto a lato.
Al recto bollo “PD”, al verso bollo di arrivo di Ferrara del 9
dicembre.
Il francobollo da una crazia presenta la caratteristica
costante detta “grande macchia”.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Romagne, dopo il 12 giugno 1859
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1859, 9 dicembre. Da S. Giovanni a Cesena (85,4 km.), lettera
semplice per la seconda distanza, affrancata in tariffa della
Lega,
con un francobollo da 4 crazie, annullato con bollo “doppio
cerchio grande”. Al verso bollo di arrivo di Forlì del 11
dicembre.
Questa lettera dimostra che la documentazione postale relativa
all’introduzione delle tariffe sarde nelle Romagne
è contraddittoria; in mancanza di documenti ufficiali è
difficile stabilire con precisione quando furono introdotte.
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Governo della Toscana:
1° novembre - 31 dicembre
Convenzione tra le Provincie Italiane Unite
Romagne, dopo il 12 giugno 1859
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1859, 31 dicembre, Da Firenze a Ferrara, lettera di primo
porto , affrancata in tariffa per 3 crazie, con un francobollo
da 1 crazia
e uno da 2 crazie, entrambi annullati con bollo “PD” ripetuto a lato. Al
recto bollo “cerchio a banderuola” di Firenze.
Lettera spedita l’ultimo giorno di validità dei francobolli
granducali.
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Via di
Svizzera (dopo il 15 settembre
1859 fino al maggio 1862)
La “via di
Svizzera “ fu un percorso sempre seguito nel corso dei secoli
dalle lettere che erano dirette in Baviera, in Germania o nei
paesi del Nord Europa
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1859, 7 settembre. Da Livorno a
Berlino, lettera di doppio porto affrancata per 24 crazie,
con una coppia orizzontale da 9 crazie, un francobollo da
4 crazie ed un francobollo da 2 crazie della seconda
emissione, annullati con bollo “cerchio a banderuola” di
Livorno. La lettera ha seguito la via di Genova e di
Svizzera (indicazione manoscritta in alto), impostata a
Livorno il 7 settembre, è transitata per Genova l’otto,
per Bellinzona il nove, per Basilea il dieci, per Coira
l’undici, per Augusta il dodici.
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1859, 11 novembre. Da Livorno a Berlino, lettera di primo
porto affrancata per 12 crazie, con un francobollo da 9
crazie, un francobollo da 2 crazie ed un francobollo da 1
crazia, annullati con bollo “PD” di Livorno. La lettera ha
seguito la via di Genova e di Svizzera, impostata a
Livorno l’undici settembre, è transitata per Genova il
tredici, per Bellinzona il quattordici, per Basilea il
quindici, per Coira il sedici, per Augusta il diciotto.
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Via di
Svizzera (dopo il 15 settembre
1859 fino al 15 maggio 1862)
In tempi di
guerra questa possibilità divenne spesso l’unica o la più
comoda via praticabile. Conclusa la seconda guerra
d’indipendenza italiana, si pensò di ufficializzare e
regolamentare l’utilizzo della “Via di Svizzera”e dal 1°
novembre 1859 entrò in vigore un accordo tra le Poste Sarde e
quelle Svizzere e tra quelle Svizzere e quelle Austriache, che
permise l’inoltro delle corrispondenze tra il Regno di
Sardegna e gli Stati liberati prima e dall’Italia in seguito,
e l’Austria (e viceversa), franche fino a destinazione. La
tariffa “italiana” per le lettere di primo porto fu fissata in
60 centesimi.
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1860, 10 gennaio. Da Siena a Trento,
lettera di primo porto affrancata con un francobollo da 40
centesimi ed uno da 20 centesimi del Governo Provvisorio
di Toscana per ottenere la tariffa di 60 centesimi
necessaria per inviare franche le lettere in Austria
tramite la “via di Svizzera”. I rapporti postali con
l’Austria erano ancora interrotti a causa dell’assenza di
una convenzione (interrotta per gli eventi della II guerra
per l’indipendenza). Al recto bollo “PD in cartella”,
bollo “cerchio a banderuola” in rosso di Siena e
indicazione manoscritta “Di premura”. La lettera giunse a
Milano il 12 gennaio, proseguì sul treno 16 della linea
Coira-San Gallo (bollo di transito di Bahnpost Chur-St.
Gallen Z16 del 14 gennaio), arrivò a Feldkirch, in
Austria, il 15 gennaio, a Bolzano il 17 gennaio, a Trento
il medesimo giorno e, finalmente, a Mezzolombardo il 18
gennaio. Le poste svizzere riconobbero alle poste
austriache “15”kreuzer (indicazione manoscritta al verso,
a sanguigna).
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1860, 6
gennaio. Da Firenze a Venezia, lettera di primo porto
affrancata con un francobollo da 40 centesimi ed uno da 20
centesimi del Governo Provvisorio di Toscana per ottenere
la tariffa di 60 centesimi necessaria per inviare franche
le lettere in Austria tramite la “via di Svizzera”. I
rapporti postali con l’Austria erano ancora interrotti a
causa dell’assenza di una convenzione (interrotta per gli
eventi della II guerra per l’indipendenza). Al recto bollo
“PD in cartella”, bollo “cerchio semplice” e indicazione
manoscritta “Ferma in Posta”. La lettera giunse a Milano
l’ 8 gennaio, proseguì sul treno 16 della linea Coira-San
Gallo (bollo di transito di Bahnpost Chur-St. Gallen Z16
del 9 gennaio), arrivò a Feldkirch, in Austria, il 10
gennaio e, finalmente, a Venezia il 13 gennaio. Le poste
svizzere riconobbero alle poste austriache “15”kreuzer
(indicazione manoscritta al verso, a sanguigna), le poste
austriache nonostante che la lettera fosse franca a
destino, tassarono la lettera per 10 kreuzer/soldi per il
percorso interno. |
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