ANNA DA SACCO

IL FRANCOBOLLO TRA ARTE E COMUNICAZIONE NELLA REPUBBLICA ITALIANA

Tesi di laurea in Psicologia dell'Arte

 

CONCLUSIONI

Quando, nel 1840, l’inglese Rowland Hill, nell’intento di dare un assetto più pratico e sicuro al sistema di pagamento per il recapito della corrispondenza, inventa il francobollo, di certo non immagina che l’applicazione di quei pezzetti di carta su una lettera sta per creare una nuova arte, una nuova scienza, un innovativo sistema di comunicazione ed un nuovo metodo di scambio che oggi, dopo circa un secolo e mezzo, è ragione di vita e di lavoro per centinaia di migliaia di persone: artisti, disegnatori, incisori, tipografi, collezionisti, negozianti, periti, ecc. Il francobollo oltre che rappresentare il pagamento di un servizio è divenuto il rilevante portatore di un messaggio, ha assunto importanza commerciale, culturale, artistica e la filatelia è diventata uno studio appassionante fatto di pazienza, precisione e cultura.

Fin dal suo nascere, il francobollo rappresenta un importante mezzo di comunicazione figurativa, portatore di due messaggi: uno relativo allo Stato emittente, l’altro al suo valore e potere di affrancatura. Ma esso richiede anche una forma illustrativa, in cui inserisce questi due elementi e ciò comporta una serie di scelte grafiche, tecniche, simboliche ed artistiche che sono la base per un terzo tipo di messaggio, sicuramente quello a cui diamo maggiore rilievo nell’osservare un francobollo e che lo rende un importante mezzo figurativo e di trasmissione artistica per chiunque lo osservi. Indubbiamente rilevante è stato il contributo della filatelia al diffondersi di notizie storiche, geografiche e culturali di ogni genere, quando la posta era praticamente l’unico mezzo di comunicazione a distanza. Con il tempo, malgrado il minor utilizzo della posta ma grazie alle sempre più elaborate e ricercate emissioni, la filatelia diviene un passatempo tra i più diffusi ed una importante forma di collezionismo. Il diffondersi del collezionismo filatelico trova, inoltre, terreno fertile nello sviluppo socio-economico che caratterizza gli anni successivi alla nascita della Repubblica Italiana: il graduale aumento delle possibilità economiche; il crescente interesse per le espressioni culturali e artistiche e le attività del tempo libero; la comparsa dei francobolli commemorativi e celebrativi, con grande varietà di soggetti rispetto ai precedenti stemmi ed effigi di regnanti; i sistemi di stampa sempre più tecnologici e perfezionati che consentono la realizzazione di immagini ad elevato livello stilistico spesso frutto di grande abilità artistica; il notevole interesse che, proprio con la filatelia stessa, si è creato intorno al francobollo. Il francobollo esprime le idee ed il pensiero del tempo in cui viene emesso e fornisce l’immagine diretta della civiltà e della cultura del Paese che emette i valori filatelici proprio con l’intento di rivolgersi a tutti i Paesi del mondo. Indubbiamente il francobollo svolge una precisa funzione culturale già sul piano estetico e formale prima ancora che dal punto di vista del contenuto, infatti, l’impressione che si riceve osservando un francobollo per la prima volta e l’interesse a percepirne l’immagine spesso precedono l’individuazione dei motivi per cui quel francobollo è stato emesso.

Ogni Paese ha caratteristiche particolari, frutto della sua costante evoluzione culturale, la quale si esprime anche attraverso diverse forme artistiche, concretizzandosi nell’opera dell’uomo, vero artefice della storia; il francobollo, quale espressione artistica è testimonianza viva e manifestazione degli stili che caratterizzano un Paese. Questo piccolo pezzetto di carta, diventa così mezzo di comunicazione di una Nazione, attraverso il linguaggio di un’immagine, recepibile immediatamente, e non solo tende a divulgare le realtà maggiormente significative di quel Paese e le opere più caratteristiche del suo patrimonio culturale, ma risponde spesso ad esigenze e problematiche del particolare momento storico e sociale in cui viene emesso. Il francobollo è messaggero universale ed importante strumento per esprimere le caratteristiche principali di un popolo durante la sua evoluzione e la sua storia.

Nel corso degli anni il francobollo anche in Italia ha subito vari cambiamenti, in alcuni casi per le mutate situazioni politico-sociali (la nuova Repubblica era ormai avviata), talora per esigenze pratiche, come nel caso della serie “Italia al lavoro” in cui erano necessari nuovi valori, ma spesso per semplici ragioni artistiche e desiderio di rinnovare la grafica o l’aspetto estetico. Un esempio è l’attuale serie ordinaria della “Donna nell’arte” che è un’ulteriore conferma della valenza artistica del francobollo. La rappresentazione della donna in diverse forme d’arte, attingendo ad un patrimonio artistico che tutti ci invidiano, diventa un elemento unificante e la dimostrazione che, nonostante molteplici autori e soggetti eterogenei (si spazia dalle statue alle pitture fino alle monete di diverse epoche storiche) nel nostro Paese c’è sempre stata una particolare attenzione alla bellezza personificata nella figura femminile; è un modo per evidenziare, attraverso il francobollo, una produzione artistica che copre oltre due millenni e che sottolinea, in Italia ma soprattutto all’estero, quanto di bello esiste nel nostro Paese.

Oltre al rinnovamento grafico-artistico, il trascorrere degli anni ha visto anche l’esigenza di perfezionare i sistemi anticontraffazione per i valori postali onde evitare episodi analoghi a quanto accadde per il valore da 100 lire della serie Democratica. Infatti, pur non avendo la stessa notorietà del falso in altre opere d’arte, la falsificazione del francobollo da un lato è una frode per l’amministrazione postale ma dall’altro danneggia gli appassionati filatelici. Il desiderio di ogni collezionista è di completare la propria raccolta con rarità o pezzi unici, di valore spesso assai elevato, che però alletta altri a mettere in circolazione, a prezzi inferiori a quelli di mercato, esemplari rarissimi, serie stupende, ma in realtà imitazioni artistiche. Ciononostante un francobollo falsificato, dopo molti anni, può anche assumere notevole valore sul mercato filatelico. Infatti, alcuni esemplari falsi dei primi Stati italiani, sono oggi più pregiati dei pezzi autentici, soprattutto se ancora sulle buste originali e, in particolare, se affiancati a pezzi regolarmente emessi dallo Stato.

Come nel graduale mutamento di ogni ambito dell’arte, anche nella creazione dei francobolli si è realizzata una mirabile evoluzione nell’utilizzo di tecnologie e materiali; sovente tali innovazioni hanno portato risultati di notevole pregio nella creazione di quella piccola opera d’arte che è il francobollo. Tra i molteplici esempi, molto particolare è l’emissione del Bhutan, dell’anno 1973, realizzata su materia plastica e riproducibile su giradischi: esso contiene l’inno nazionale, la storia locale nonché svariate informazioni su folclore e tradizioni; oppure il foglietto da 2.000 franchi realizzato in legno ed emesso nel 1982 dallo Stato Africano del Gabon per celebrare il ventiduesimo anniversario dell’indipendenza. In anni più recenti, le creazioni artistiche di francobolli con tecniche innovative sono diventate sempre più frequenti: alle volte a scopi celebrativi, altre per propaganda, altre ancora con intenti commemorativi. Importante e preziosa l’emissione congiunta dell’anno 2003, tra Stato del Vaticano e Polonia, di un francobollo in argento, celebrativo dei 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo II; nello stesso anno la Russia, per celebrare la sua prima vittoria in Coppa Davis di tennis, ha creato un foglietto da 50 rubli ove è stato utilizzato argento puro per il trofeo ed inoltre, sfruttando la termografia, sono state inserite particelle finissime del terreno di gioco su cui si è disputata la finale del torneo. Due interessanti novità sono dovute all’Austria ed alla Svizzera: in quest’ultima è stato emesso di recente un francobollo dal valore di 5 franchi realizzato con un foglio di legno dello spessore di 0,7 mm. L’Austria è stata portatrice di una grande sorpresa, avendo creato un foglietto celebrativo dell’antica casa Swarovski: a questa antica azienda austriaca è stato dedicato un foglietto del costo di € 7,50 con due francobolli di medesimo valore che ritraggono un cristallo grezzo ed il tradizionale cigno, arricchiti da sei piccoli cristalli Swarovski.


Proprio all’Italia è dovuta una delle espressioni artistiche più particolari: il 22 settembre 2004 viene emesso un francobollo dedicato all’arte del merletto, antica tradizione del nostro Paese. Ogni esemplare del valore di € 2,80, impiega ben ventisei metri di filato per creare la rosa tipica di un merletto finissimo interamente lavorato ad ago. Il francobollo, in formato quarantotto per quaranta millimetri, è stato prodotto da un noto gruppo tessile di Foligno (in provincia di Perugia), che ha lavorato su commissione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Altra peculiare novità nelle creazioni filateliche italiane è il francobollo in rilievo utilizzato, nell’autunno 2004, per due particolari emissioni. La prima dedicata a Louis Braille ed al sistema di scrittura per ciechi da lui inventato, con un francobollo il cui valore nominale di € 0,45 è scritto anche in carattere braille; la seconda, celebrativa del Natale, propone un albero natalizio addobbato con palline colorate tridimensionali, dunque leggermente in rilievo. In precedenza solo poche amministrazioni postali hanno emesso francobolli utilizzando questo particolare alfabeto. Per la precisione non è una effettiva novità, ma un ritorno ad antiche realizzazioni artistiche come in alcuni dei primi francobolli italiani dell’Ottocento, impreziositi dall’effige di Vittorio Emanuele II realizzata in rilievo a secco.

Gli anni in cui scriveva Federico Zeri, parlando del francobollo alla stregua di un’incisione o di una stampa d’arte, non erano ancora dominati dai mezzi tecnologici ed informatici che ora conosciamo, ma la possibilità e l’ampiezza di diffusione del francobollo sono rimaste inalterate. Questo pezzettino di carta dunque, nato con lo scopo di limitare le gravi passività causate all’erario pubblico dall’utilizzo indiscriminato del servizio postale, ha acquisito nel tempo molte importanti caratteristiche. Il francobollo è divenuto sempre più riflesso di una società in evoluzione, ne registra gli avvenimenti ed è mezzo di comunicazione e di pubblicità di particolare importanza, in quanto può avere una diffusione illimitata. Essendo spesso una autentica opera d’arte in miniatura, ha importanti caratteristiche grafiche e particolari tecniche di stampa che sono, in parte, cambiate nel tempo, adattandosi alle evoluzioni storiche ed alle sempre nuove esigenze della società.

Oggigiorno, volendo associare il nome “posta” ad un oggetto o ad un’immagine molti, probabilmente, risponderebbero “elettronica”, riferendosi ad e-mail, internet o quant’altro abbia a che fare con una tastiera ed uno schermo; è bello tuttavia ricordare che l’espressione posta elettronica così sfruttata e tanto attuale, sarebbe un contenitore vuoto se non fosse stata preceduta da lettere che viaggiano, buste che le contengono e moltitudini di francobolli con le loro immagini ed i loro racconti, talvolta vere opere d’arte di mondi e tempi anche molto lontani.








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