introduzione schede aretine il postalista | ||||||
Le corrispondenze conosciute da e per il campo di concentramento di Villa Oliveto | ||||||
di Roberto Monticini e Samuel Rimoldi | ||||||
PERCORSO: Campi di Prigionia, di internamento e di concentramento nell'aretino > Campo di concentramento di Villa Oliveto > questa pagina > Lettera di uno studente internato a Villa Oliveto Aggiornamento del 23-06-2020: busta del 13.12.1941 diretta a Istambul, segnalazione di Seref Bornovali. Le corrispondenze inviate dai campi di concentramento italiani o ricevute in quegli stessi campi, tutti comunque ospitanti una media inferiore alle cento presenze, sono considerate molto rare. La valutazione è in rapporto non solo al numero delle presenze degli internati, ma anche agli anni di “SERVIZIO” reso dallo specifico campo. Abbiamo catalogato tutte quelle ufficialmente conosciute ed il loro numero è risultato esiguo, per questo abbiamo deciso di pubblicarle tutte e di chiedere, gentilmente, a chi eventualmente ne possedesse ulteriori altre, di volercele cortesemente segnalare. La prima, redatta in ordine cronologico, è la cartolina pubblicata sul libro di Luciano Previato (2): segue poi:
la successiva ha la medesima destinataria:
1. Carlo Spartaco Capogreco, I campi del duce. L'internamento civile nell'Italia Fascista, Einaudi, Torino, 2006; 2. Luciano Previato, L’altra Italia. Carceri, colonie di confino, campi di concentramento durante il ventennio fascista, Centro Italiano Filatelia Resistenza, Bologna 1995; 3. L'affrancatura non è di facile interpretazione: nel tariffario del 31/03/1935 le lettere dirette all'estero pagano £ 1,25 per i primi 20 gr. di peso e £ 0,75 per tutti gli scaglioni successivi di 20 gr. Il Foglio d'Ordini n. 26 del 1° marzo 1941 stabilisce una sopratassa di posta aerea di £ 1, per ogni scaglione di peso di 20 gr. Pertanto: a 20 gr. corrispondeva una tariffa di £ 2,25, a 40 gr. di £ 4, a 60 gr. di £ 5,75, a 80 gr. di £ 7,50. La busta sembra non aver avuto un contenuto di così grosso peso.
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