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  Ambra 5 giugno 1887, un documento storico e storico postale
Roberto Monticini

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Il 5 giugno 1887 la Società Filarmonica d'Ambra inaugurò la bandiera dell'Associazione nella ricorrenza della Festa Nazionale dello Statuto.


Lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia (noto come Statuto Albertino, dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia), fu lo statuto costituzionale adottato dal Regno di Sardegna il 4 marzo 1848 a Torino.

Nel preambolo, autografo dello stesso Carlo Alberto, viene definito come «legge fondamentale perpetua ed irrevocabile della Monarchia sabauda». Il 17 marzo 1861, con la fondazione del Regno d'Italia, divenne la carta fondamentale della nuova Italia unita e rimase formalmente tale, pur con modifiche, fino all'entrata in vigore della Costituzione repubblicana, il 1º gennaio 1948.

La festa dello Statuto Albertino fu celebrata per la prima volta il 27 febbraio 1848, dopo che lo Statuto era stato annunciato l'8 febbraio, ma non ancora proclamato.

Già festa nazionale del Regno di Sardegna, fu spostata alla prima domenica di giugno ed estesa alle altre regioni in ordine alla loro annessione (1).

Le Feste Popolari in Ambra, per l'inaugurazione della bandiera nella ricorrenza dello Statuto, sono documentate in un prezioso opuscolo, da me recentemente acquistato, di 16 pagine spedito da Ambra il 3 luglio 1887 con destinatario il Signor Sestini Ernesto di Ponticino.

Dall'Archivio della Filarmonica di Ambra


"Nacque allora la felice idea in alcuni soci di congiungere la inaugurazione della bandiera alla festa nazionale dello Statuto". Non sono a conoscenza se la bandiera della Filarmonica di Ambra sia ancora conservata, nel sito dell'associazione (2) non ve ne è traccia; possiamo allora leggerne la descrizione che ne viene fatta: "Alle nove circa una fanfara di giovanetti istruiti dal loro maestro Artini Arnoldo uscì per la prima volta e dalla sala della società, andò a prendere la bandiera in casa del Presidente Sig. Bichi Luigi portandola alla sala ove fu data al portabandiera. Quindi il corteggio formato dal corpo musicale, dai soci onorari e dai promotori della festa, preceduto dalla bandiera si mosse al suono della Marcia Reale e andò a fermarsi nel giardinetto; la bandiera fu piantata sulla sua colonna. Essa è tutta in seta, tricolore, con una Lira dipinta in oro cinta da fronde di quercia; una frangia pure in oro circonda l'intera bandiera. L'asta è coperta di velluto azzurro terminata con lancia di ferro brunito".

Ambra è frazione del Comune di Bucine, il "corteggio" che ne seguì fece il giro del paese e "si fermò dinanzi al palazzo del Sig. Ing. Adolfo Zampi, tenente della Territoriale, Sindaco di Bucine. Costui con tatto squisitissimo non prese parte ufficiale a questa festa per non togliere alla medesima quel carattere di spontaneità e di spirito popolare che per l'iniziativa privata aveva e per non destare suscettibilità nelle altre frazioni e nel capoluogo del Comune.

Seguirono intrattenimenti per tutto il pomeriggio alle otto si innalzarono palloni aerostatici, fuochi pirotecnici, razzi e fuochi del Bengala, seguì poi un intrattenimento teatrale "dato dalla comica famiglia Bellotto", mentre il giorno successivo "furono lanciati due palloni aereostatici e incendiata la tradizionale Colombina".

L'opuscolo-documento ha un suo valore storico testimoniale, ma ad esso si deve aggiungere anche il suo valore postale.
L'opuscolo è stato affrancato per la spedizione con un francobollo del valore di cent. 2 per assolvere il costo della tariffa stampe; il francobollo è stato annullato con il bollo ottagonale dell'ufficio postale, bollo destinato alle collettorie postali di 1ª classe: in Ambra era stata istituita una collettoria il 1° novembre 1886 dipendente dall'ufficio postale di Bucine, questa è la prima data di utilizzo del bollo da me conosciuta.


Secondo la disposizione della Filarmonica, l'opuscolo, via Pergine, doveva essere recapitato a Ponticino distante circa 18 chilometri: seguiamone il percorso attraverso i bolli degli uffici di transito.

L'ufficio postale di Ambra dipendeva da Bucine, dove giunse il giorno stesso, ovvero il 3 luglio, dovendo transitare per Pergine doveva raggiungere prima Arezzo e pertanto l'opuscolo fu affidato al Corriere che operava in Andata (la A nel bollo che viene dopo la data) sulla linea ferroviaria Firenze - Arezzo che vi appose il bollo di "presa in consegna" a Bucine. Sempre nel medesimo giorno giunse ad Arezzo, il bollo indica alle ore 11 di sera. Il giorno successivo raggiunse Pergine, per poi essere recapitato a Ponticino.

Presumibilmente, se non fosse stata indicata la via di Pergine, il Corriere lo avrebbe consegnato alla Stazione di Ponticino, senza farlo quindi proseguire per Arezzo.

Questo ritrovamento ci ha permesso di poter ricordare un avvenimento e sottrarlo all'oblio della memoria, ma anche di conoscere un percorso postale, compiuto in parte sul treno, e documentato da una bollo di non facile reperimento.
Il servizio dei "Corrieri", avviato all'inizio nella seconda metà del 1885, cessò nel mese di luglio del 1887.

 

FONTI:

1) - https://it.wikipedia.org/wiki/Statuto_Albertino (visitato il 10-08-2021)

2) - http://www.ambrafilarmonica.it/

 

Roberto Monticini
10-08-2021