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La cartolina postale in franchigia è del tipo 1918, con intestazione e stemma al centro con cartiglio di legge del II tipo a sinistra e gruppo di bandiere con vittoria alata a destra, annullata con il bollo di P.M. 42 il 03 giugno 1918, con timbro di arrivo illeggibile.
Il formato è mm. 140x89 e il divisorio è dato da riga doppia.
La dislocazione dell’ Ufficio di Posta Militare 42, da dove è partita la cartolina, era dal 22.5.18 testa di
Ponte di Bassano (Bassano del Grappa, Vicenza)
A di 1-6-1918
Don Ferruccio Bigi
Vengo con questa cartolina a farli
sapere che io sto bene di salute e come spero
di lei sua famiglia, e anche la famiglia Toci,
io lultimo di questo mese spero di ritornare in
licenza, se non miamazza il grudele
e barbero tedesco, che non si ferma mai
da la mattina e lasera ma una volta
chapitò sotto le mie mane li feci tanti
dei scherzi me se a capita un altro
saprò io cosa gli succederà saluti e sono
il suo sotto posto Taffoni Antonio
scusi se ho scritto
male perché
mi sono messo
ascrivere sopra
un sasso
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Retro della cartolina in franchigia |
Siamo a giugno, la Brigata Umbria è in linea e pronta a sostenere l’urto nemico; come scrive Taffoni, “ … il grudele e barbero tedesco, che non si ferma mai…” .
Le rapide vicende della lotta sul Grappa non richiedono che i fanti del 53° Rgt. siano impegnati fino in fondo, il reggimento dove è Taffoni (1° battaglione) ha due battaglioni in linea da Valle Scura per Costalunga – M.Pizzo - Rocca di Forca e lungo le posizioni avanzate da Valle Ornic, ma principalmente l’attacco austriaco spinge nel settore del gemello 54° reggimento. In pochi giorni la battaglia, fondamentale per il proseguio della guerra, è vinta.
Dopo un periodo di riposo, Il 53° tornato in linea in agosto sul Grappa, il 16 settembre si distinguerà per il colpo di mano su posizioni nemiche fra i Solaroli e in località Abete, conquistando la trincea della “Quota anonima del Solarolo”.
Come già detto nel precedente articolo, il soldato Taffoni non risulta tra i caduti della Grande Guerra.
La Brigata Umbria stette in linea per oltre 37 mesi su quattro anni di guerra. Il 53° reggimento ebbe in totale oltre trecento tra morti e dispersi e più di mille feriti.
Gustavo Cavallini
13-02-2022
FONTE
Tutta le corrispondenze sono parte della Collezione Bigi e sono tratte dal libro "Rigutino ai suoi figli migliori" di Lucio Bigi - Adolfo Casalini - - Gustavo Cavallini - Massimo Pulitini, edito da IL QUADRANTE Circolo Culturale Filatelico, Selecta Editrice, ottobre 2017 |