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Larvego 18 settembre 1863: quando apparve la Madonna della Guardia ai pellegrini... filatelici | ||||||||||
Lorenzo Oliveri | ||||||||||
L'annullo dell'ufficio postale di Larvego (poi Campomorone e ora Ceranesi) ha sempre molto attratto i collezionisti di annullamenti di Sardegna innanzitutto per la sua rarità intrinseca, dovuta sia al fatto che l'ufficio era stato aperto nel dicembre 1862 (con i francobolli di Sardegna, ormai Regno d'Italia, che poterono essere timbrati per un periodo di soli 12 mesi), sia in considerazione dello scarso traffico postale, essendo il paese essenzialmente agricolo e formato da vari nuclei sparsi alle pendici del Monte Figogna, dominato dall'imponente Santuario della Madonna della Guardia. Altro motivo di interesse era la tipologia del bollo, simile a quelli utilizzati in Lombardia, forse perché l'incisore equivocò ritenendo il nome Larvego, per la sua desinenza, appartenente alla regione lombarda; gli altri casi simili noti tra i bolli del Regno di Sardegna sono quelli di Sordevolo e di Mollia, uffici aperti nello stesso periodo. Il santuario, meta per secoli di cospicue folle di Genovesi, venne edificato per ricordare l'apparizione della Vergine avvenuta il 29 settembre 1490 al pastore Benedetto Pareto (poi beatificato). La sua costruzione iniziò nel 1530 e via via l'edificio venne ingrandito fino a raggiungere le grandi dimensioni attuali, diventando il santuario mariano più frequentato della Liguria. La sua importanza è testimoniata dalle numerose visite papali. Fra i tanti miracoli avvenuti grazie all'intercessione della Madonna della Guardia ne ho scoperto uno del quale, temo, si sia persa la memoria e che solo grazie alla filatelia può essere oggi ricordato. Il 18 settembre 1863 alcuni pellegrini che stavano faticosamente salendo la montagna videro improvvisamente balenare una grande luce con in mezzo una "signora" vestita di azzurro che dalla cima del monte scendeva verso il centro del comune di Larvego e si fermava proprio in prossimità del nuovo ufficio postale. L'apparizione durò pochi secondi, ma i pellegrini (almeno quelli che sapevano scrivere) si precipitarono dentro l'ufficio postale per inviare lettere (e stampe, visto che si conoscono con annullo di quel giorno anche francobolli da un centesimo, che fino ad oggi non si era mai capito perché ne fosse dotato questo piccolo stabilimento postale) per comunicare ad amici e parenti il portentoso evento di cui erano stati testimoni.
Purtroppo le scorte di francobolli dell'ufficio erano molto ridotte, visto il normale scarso traffico e pertanto, per soddisfare le richieste dei pellegrini, dovettero dare fondo a tutto quello che avevano: da vecchie rimanenze di valori circolanti 10 anni prima dell'apertura dell'ufficio a prototipi di valori emessi 5 anni dopo dallo Stato della Chiesa. Quindi i francobolli con quel bollo sono vere rarità storico-postali e, se inserite in collezioni sul tema Religione, dovrebbero comportare automaticamente un significativo innalzamento del punteggio delle stesse...). Peccato solo che di tanta corrispondenza spedita quel giorno non sia rimasto, al momento, alcun documento postale integro, ma solo francobolli sfusi o piccoli frammenti! Dato che io sono sempre stato un "miscredente" (vedere mio articolo https://www.ilpostalista.it/falsi/falsi029.htm), posso avanzare una seconda spiegazione "laica". Nel 1976, quando preparai col Fontana il Catalogo degli Annullamenti del Regno di Sardegna, non riuscivamo a trovare un bollo nitido dell'ufficio postale di Larvego che, data la particolare tipologia, andava assolutamente illustrato, finché mi ricordai di avere in collezione una lettera timbrata in arrivo a Larvego e riproducemmo l'annullo qui sotto illustrato. Da quel momento apparvero "miracolosamente" vari francobolli di Sardegna con quel bollo (identico a quello ridisegnato e riprodotto sul catalogo, ma non al mio applicato al retro della lettera...).
Lettera partita da Saluzzo il 17 settembre 1863 alle ore 5 pomeridiane e consegnata a Ceranesi il giorno 18 (normale prassi delle Poste di allora e pura chimera per POSTE ITALIANE SPA del 2022!); al retro i bolli di transito di PONTEDECIMO e di arrivo di LARVEGO. Lorenzo Oliveri P.S. Il giornale massonico "Il Satanasso", pubblicato nella vicina Pontedecimo, all'epoca aveva insinuato un "intervento" dell'ufficiale postale che rischiava di vedere l'ufficio di Larvego chiuso per lo scarso traffico. Il "Bollettino del Santuario" (di cui ho riprodotto l'impronta della macchina affrancatrice), avrebbe ribattuto che il citato "intervento" fosse invece dovuto alle insistenti preghiere rivolte alla Patrona del Santuario dallo stesso ufficiale postale, Giovanni Battista Pareto, pronipote del Beato Benedetto.
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