Origini
Costituita nell’aprile 1916 con i reggimenti: 221° e 222°. Sciolta nel gennaio 1919.
Campagne di guerra e fatti d'arme - I GM 1915/18
1916: alla fine di aprile la Brigata è destinata in linea fra Ronchi - M . Collo – Vallone Ceggio. A Monte Collo i reparti della Brigata devono sostenere, nella seconda metà di maggio, l'urto avversario in occasione dell'offensiva sugli Altipiani. Gli attacchi nemici vengono validamente respinti e solo in conseguenza degli avvenimenti laterali la Jonio deve trasferire la sua linea avanzata sul fronte Montebello - Croce di Biennati - Malga Campo - C. Scarfa. Il ripiegamento continua e la Jonio, il 25 maggio, ha l'ordine di scacciare il nemico dal terreno antistante la linea da Spera a M. Levre. Il 10 giugno la Brigata è nuovamente impegnata per una azione contro le posizioni avversarie sulla sinistra del Maso, fra Scurelle e Mentrate: i reparti sono duramente impegnati e avanzano lentamente a causa dei contrattacchi nemici che devono però sottrarre truppe agli Altipiani per far fronte all'avanzata. La Jonio rimane nella zona, alternando turni di linea a periodi di riposo, fino al 9 agosto quando viene trasferita per il fronte goriziano, dove fino alla fine dell'anno i reggimenti si alternano in linea esplicando la consueta vigilanza sul nemico che tengono in continuo allarme con frequenti azioni di pattuglie.
1917: fino all'aprile la Jonio è impegnata nel settore assegnatole in continui attacchi e contrattacchi che impegnano notevolmente i suoi reparti; il 26, sostituita dalla brigata Palermo, è trasferita a Imerie. Dopo un breve periodo di riposo e di riordino i reparti sono nuovamente in linea dove riescono ad occupare la q. 333 di S. Caterina, successivamente perduta con rilevanti perdite: 46 ufficiali e 1.484 soldati. Passata dalle dipendenze della 10^ Divisione e quindi a quelle della 9^ suoi reggimenti sostituiscono nel settore Astico il 14° Reggimento Bersaglieri e nel settore Posina il 20° Bersaglieri. In luglio, rilevata dalla brigata Volturno, si sposta alle dipendenze della 59^ Divisione sulla sinistra del Torre ad ovest di Soleschiano e dal 7 al 10 è inviata nelle trincee della Vertoibjzza e del Sober a rilevarne il 26° Fanteria. Il 19 agosto la Brigata concorre all'azione che la 48^ Divisione svolge contro la q. 227 del M. San Marco e sulla Cava sud e alla fine di agosto sostituisce la brigata Piemonte sulle posizioni del San Marco. Alla ripresa dell'offensiva, il 29, la Brigata tenta di scardinare la potente sistemazione avversaria sul Monte San Marco subendo numerose perdite tra ufficiali e soldati e rendendo necessaria la sostituzione con la brigata Modena. Il 9 settembre è trasferita a Vencò dove attende fino ad ottobre al suo riordinamento. Il 25 ottobre riceve l'ordine di occupare il fronte Monte Purgessimo - Natisone - Madlesena che la notte del 27 viene attaccata dal nemico che, respinto in un primo momento, costringe poi i reparti della Brigata a ripiegare su Carraia e su Cividale dove tenta un ultimo arresto. Raggiunto il Torre si schiera tra S. Bernardo e Rizzolo. Passato il Tagliamento, per successivi trasferimenti per varie località giunge a Vigonovo ove inizia il suo riordinamento.
1918: ai primi di febbraio la Jonio è schierata sul Piave nel tratto compreso fra Ponte di Piave e l'ansa di Zenson all'altezza di Case Levi. In questo nuovo fronte i reggimenti si alternano fino al 29 aprile quando viene sostituita dalla brigata Cosenza per un periodo di riposo nelle retrovie. La battaglia del Piave richiama la Jonio in trincea e i reparti si distinguono nella conquista di importanti posizioni o resistendo ai violenti ritorni offensivi. Assunta la difesa della linea del Fosso Palumbo, la Jonio resiste agli attacchi e sbarra il passo agli avversari che tentano di sboccare su Monastir e Fornaci. Il suo contegno trova conferma nella medaglia di bronzo concessa al 222° Reggimento e nella citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 25 giugno 1918, n. 1128 dove troviamo scritto “Per l'ardita condotta tenuta nella lotta sul Piave meritano particolare citazione i reggimenti di fanteria 222° (Brigata Jonio), 225° (Brigata Arezzo) e il XXIII reparto d'assalto”. In agosto è nuovamente sul Piave in prima linea per sostituire la brigata Potenza con la quale si alterna fino al 23 ottobre quando è richiamata in azione per l'imminente offensiva: la Brigata avanza su due colonne, dopo che alcuni suoi reparti hanno costituito una testa di ponte a Salgareda, attestandosi a C. Mattiuzzi a Frassanè. Il 3 novembre la Jonio raggiunge la Livenza a Motta dove è colta dall'armistizio.
Post prima guerra mondiale – Zone Occupazione
1918. Dal 15 novembre in zona di occupazione, alle dipendenze della 3^ Armata, XXVIII C.A., nella zona Aidussina - Postumia.
1919. In seguito nella 8^ Armata nella medesima dislocazioni e vi rimane fino alla data del suo scioglimento.
POSTA MILITARE UTILIZZATA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Illustrazioni della Brigata
Retro della cartolina reggimentale di cui sopra, con annullo della Posta Militare 22 del 29.11.1918. All’epoca la Brigata era stata trasferita in zona occupazione istriana, attualmente in Slovenia.
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Cartolina reggimentale affrancata cent. 5 spedita da militare del 221° Reggimento della Brigata Jonio, dipendente dalla 10^ Divisione, con annullo della posta militare di questa Divisione in data 15.4.1917. |
Fronte della cartolina reggimentale precedente del reparto di mitragliatrici aggregato alla Brigata Jonio.
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Cartolina di propaganda affrancata cent. 10 Leoni che porta l’annullo della Posta Militare 22 del 21.9.18. Questa è spedita da militare del 222° Reggimento della Brigata Jonio. |
Cartolina in franchigia spedita da militare dipendente dal 222° Reggimento della Brigata Jonio, con annullo della Posta Militare 121 il 2.9.18. La Brigata faceva parte della 53^ Divisione mentre adopera l’annullo postale della 25^ Divisione anch’essa dislocata in Slovenia.
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Modulo di servizio spedito da militare del 221° Reggimento della Brigata Jonio e annullo della Posta Militare 22 del 2.1.19 assegnato alla 53^ Divisione di cui la Brigata faceva parte, durante il periodo di stazionamento in zona di occupazione. |
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