Negli articoli precedenti sono state fornite le
informazioni che stanno alla base della conservazione e del restauro
cartaceo. Le semplici parole spesso spiegano quello che razionalmente è
necessario fare, ma non sono sufficienti a far capire quale realmente può
essere il risultato di un restauro.
Spolveratura del recto e del verso dell'oggetto con pennello a setole morbide. Molto spesso questa che è la più banale belle operazioni, appare inutile agli occhi di un profano, ma possiamo assicurare che la visione della polvere rimossa durante l'operazione fa capire che l'intervento non è assolutamente inutile.
Sgommatura del recto e del verso dell'oggetto. In questo caso eseguito con gomma wishab, è un'azione delicata ma ancora più approfondita della precedente che elimina le polveri più resistenti.
Test di solubilità di tutti gli inchiostri presenti prima di poter procedere alle operazioni a umido. Consiste nel testare la sostanza che si prevede di utilizzare durante l'intervento, per assicurarsi che non sia dannosa per gli inchiostri.
Lavaggio. Una volta riscontrato che si può procedere con il lavaggio in acqua deionizzata, si fornisce l'oggetto di tessuto non tessuto per poterlo maneggiare in sicurezza anche durante la fase umida e si immerge; immediatamente si vedrà lo sporco che viene solubilizzato dal potere detergente dell'acqua.
Asciugatura. Una volta effettuato il lavaggio si estrae l'oggetto dall'acqua e si pone ad asciugare all'aria in una rastrelliera.
Ricollatura. Una volta asciutto, si procede
alla fase di ricollatura che ha lo scopo di restituire al foglio quella
parte di collatura che si è solubilizzata in fase acquosa. La fase di
ricollatura è molto importante perchè conferisce una certa resistenza
meccanica al foglio.
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