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Buon compleanno all’amico Franco
Bollo!
Egli nacque il sei maggio del 1840 e d’acqua passare ne vide
tanta e subìto pure molta, ogni qualvolta che era immerso per
staccarlo, senza ferirlo, dalla busta.
Si narra che, nella ben nota isola d’oltremanica, in un non
precisato giorno del 1837, mister Rowland Hill fosse in Londra testimone
di un fatto che diede i natali alla filatelia. Egli vide una giovane
donna che piangeva dopo il passaggio del portalettere. Cercò
di capire il perché delle lacrime e la ragazza gli spiegò
che aveva dovuto rifiutare una lettera del suo innamorato perché
non possedeva il denaro per pagarne il porto. |
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Mister Hill, decise di redigere un memorandum
e trasmetterlo al primo ministro, lord Melbourne: in questo testo,
intitolato "Post Office Reform ; its Importance and Practibility"
(la riforma postale: importanza e fattibilità), proponeva il
pagamento del porto in anticipo con un prezzo identico indipendentemente
dalla distanza nel paese. E la tassa era garantita da un bollo adesivo
e un timbro d'annullamento. Dopo alterne vicende, la riforma fu iscritta
nel bilancio del Parlamento nell'agosto 1839. |
Hill la attuò immediatamente con
il concorso d’artisti e di migliaia di corrispondenti anonimi
che gli comunicarono le loro proposte. Il primo “francobollo”
permise, al costo di un penny, di inviare una lettera di un massimo
di 14 grammi (meno di "half-ounce").
Chiamato Penny Black, raccolse un successo immediato in quanto mostrava
su fondo nero il grazioso profilo della quindicenne regina Vittoria
e soprattutto perchè semplificava la spedizione della corrispondenza.
I primi esemplari non erano ancora dentellati e dovevano essere tagliati,
separandoli tra di loro, dalle forbici dei postmen.
Il resto è storia da tutti conosciuta…non ci resta che
soffiare sulle candeline. |
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