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La posta dei prigionieri di guerra

I DIMENTICATI
(prigionieri di tutti)

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RAMGARH
il campo e la corrispondenza

Gustavo Cavallini

 

Ramgarh era il nome di una città nella provincia del Bihar in India, un segno sulla mappa incastonato tra dolci colline nude e pianure aride. Ramgarh era un'idea. L'idea formulata da Ramgarh era che non c'era mistero nei meccanismi della guerra occidentale che non potesse essere insegnato ai cinesi. Quando la campagna in Birmania si concluse disastrosamente nel mese di maggio 1942, le stanche truppe cinesi e britanniche furono costrette a ritirarsi e ad abbandonare, per la prima volta, la famosa Burma Road, così come la maggior parte della Birmania settentrionale.

Molte truppe si fecero strada attraverso le giungle della Birmania fino alla Cina. Gran parte della 5ª armata cinese, che fu portata d'urgenza in Birmania per aiutare a respingere l'avanzata giapponese, attraversò fiumi e montagne verso l'India. Dopo tre mesi di continui combattimenti, seguiti da una marcia di circa 200 miglia senza cibo, acqua o cure mediche adeguate, le truppe avevano bisogno di riposo, sostituzione di personale ed equipaggiamento. Le forniture potevano essere assicurate in India, quindi fu creato l'inizio di un nuovo esercito da combattimento.

Ramgarh era stata la sede di un grande campo di prigionieri di guerra e prediligeva il tipo di addestramento che le truppe avrebbero dovuto ricevere. Essendo su una ferrovia, i rifornimenti venivano portati da carri e l'equipaggiamento veniva distribuito che avrebbe dato a questa nuova squadra di combattimento, con la sua esperienza di battaglia precedentemente acquisita, un pugno in più. Gli inglesi consegnarono le installazioni di Ramgarh come campi di addestramento di fanteria, artiglieria e carri armati, e fornirono anche cibo e rupie d'argento con cui pagare le truppe. Gli americani portarono radio, apparecchiature di segnalazione, fucili, pezzi da campo, carri armati, camion e, soprattutto, istruttori. Il lavoro svolto a Ramgarh aveva un solo obiettivo: la creazione di una moderna forza combattente in grado di affrontare i giapponesi e portarla alla vittoria. Per molto tempo non si sapeva quanto fosse stato realizzato perché il tempo da solo avrebbe dato la risposta testata in battaglia.

Ramgarh fu scelta come sede del Centro di addestramento nel giugno del 1942. C’era un clima salubre, aveva buone strutture ferroviarie e di addestramento e strutture eccellenti per ospitare un gran numero di truppe. Gli edifici erano tutti in mattoni a un piano di costruzione contemporanea, ma piuttosto consistenti. Ramgarh veniva usato dagli inglesi come campo di prigionia per diverse migliaia di prigionieri tedeschi e italiani. Previo accordo con gli inglesi furono ottenuti i diritti sull'uso del vecchio campo e i prigionieri si trasferirono in altre località. Ramgarh Cantonment, oggi nello Stato dello Jharkhand, sino al 2000 era nel Bihar (dal 1912 Provincia dell’India Britannica), anche se molti dei nostri soldati la collocavano genericamente nel Bengala. Nascosta nel mezzo della giungla, la cittadina si trova a 460 km. a nord-ovest di Calcutta, nella valle del fiume Damodar, sulla linea ferroviaria Muri-Barkakana, con la quale si può raggiungere Calcutta, e sulla strada che collega Ranchi ad Haziribagh.
Con la conquista della Birmania (Burma) da parte dei giapponesi (aprile-maggio 1942), i PoW italiani di Ramgarh vennero trasferiti in gran fretta verso altri campi, gli ufficiali a Yol e i soldati a Bhopal e Bangalore. Questo sia per motivi logistici sia per rispondere alle indicazioni del Political Warfare Esecutive che richiedeva la separazione degli ufficiali dai sottufficiali e dai militari di truppa.

I campi provvisori, in tenda, erano relativamente vicini alla stazione di Ranchi Road, sulla strada per Haziribagh, e in poco meno di un ora potevano essere raggiunti a piedi. Appena superato il fiume Damodar, su un ponte in ferro, si vedeva in mezzo agli alberi un’ampia zona disboscata dove brillavano al sole le linee lucenti del filo spinato. Una pianura sabbiosa ospitava il campo di tende, circondato da un doppio corridoio di filo spinato. Verso la fine di aprile 1941 con un caldo infernale, spesso oltre i 50° C , passò sui campi un’ondata di morte: febbre tifoidea, beri-beri, amebiasi. Le condizioni di vita nel campo di Ramgarh erano particolarmente dure, dominavano sofferenza e malattie. Le epidemie diminuirono con l’inizio delle prime piogge, che presto diventarono abbondanti e torrenziali.
I PoW cominciarono presto a sentire l’inconveniente dell’eccesso della nuova stagione. Piogge violente cadevano ogni giorno per ore; i campi si trasformarono in un mare di fango. Gli insetti comparvero presto a miriadi; zanzare, mosche, libellule, cavallette, formiche, termiti, a cui si unirono scorpioni, ragni, rospi e serpenti. Un grosso problema era rappresentato dall’acqua; dalla fontana del campo ne usciva un getto bruno, color della terra. Le piogge avevano sconvolto il corso del fiume e non c’erano filtri adeguati. Allora i prigionieri iniziarono a costruire dei depuratori artigianali, uno per baracca, fatti da sette o otto strati di carbone tritato e di polvere di mattone. L’acqua che se ne ricavava era ancora torbida ma con l’allume, che faceva precipitare i corpi estranei, diventava passabile.

Verso i primi di giugno del 1941 i POW vennero trasferiti e ridivisi nei campi appena ultimati, poco più a sud, verso la ferrovia per Barkakana. In tutto simili ai precedenti, i campi al posto delle intollerabili tende avevano grandi baracche, ciascuna per 56 persone, costruite rusticamente con legname ed argilla. C’era spazio appena sufficiente per le brande, che distavano l’una dall’altra mezzo metro. L’interno sembrava un forno perché il tetto di lamiera si arroventava sotto i raggi del sole. Ad inaugurare i nuovi campi erano arrivate, il 25 maggio, alcune migliaia di prigionieri della Libia, seguiti poco dopo da quelli dell’Africa Orientale.

Il 2 marzo 1942 arrivò l’ordine di trasferimento. I primi scaglioni di prigionieri cominciarono a lasciare Ramgarh quando cadeva Rangoon (18 marzo 1942) e gli anglo-indiani ripiegavano in disordine lungo la valle dell’Irrawaddy. I campi si andarono svuotando ala dopo ala. Gli ufficiali a Yol e i soldati a Bairagarh o Bangalore.

Fonte:

www.wikipedia.org
https://cercandomiononno.blogspot.com


CORRISPONDENZA DAL CAMPO DI RAMGARH

Questa cartolina è stata spedita dal prigioniero LoRusso Donato dal Campo 18 , indirizzata alla Famiglia LoRusso Michele a Conversano in provincia di Bari.
La cartolina è del modello A.F.A-2042 (Italian).

Fonte:
https://www.pastorevito.it

Fonte: https://www.delcampe.net

Questa cartolina è stata spedita dal prigioniero, P.O.W Serg. Antolini Giovanni, N° 25726 N°20 Prisoners of War Camp C/D il 29.9.41 .
Arrivata al destinatario, la Sig.ra Zanotti Cristina di Balconi di Pescantina, il giorno 30-11-41.
La cartolina è del modello A.F.A-2042 (Italian).


Gustavo Cavallini
18-08-2024