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Un collezionista italiano premiato a Londra nel tempio della filatelia | |||||||||||||||||
di Gianni V. Settimo | |||||||||||||||||
La notizia annunciata dal nostro titolo non è una cosa che attiri molto l’attenzione dei lettori. Fortunatamente, accade spesso che espositori italiani vengano premiati in esposizioni all’estero. Per cui è lecito pensare che si tratti dell’ennesima medaglia d’oro vinta da uno dei soliti pluri-medagliati. Ma se si va un po’ più dentro la notizia e si scoprono le motivazioni del premio e chi è stato premiato allora ci si accorge che ci sono delle novità. Scopriamo intanto che non è stato premiato un famoso collezionista per la sua collezione di Antichi Stati, ma un giornalista filatelico che è noto più all’estero che in Italia! Il premio inoltre è stato attribuito per il suo impegno e contributo alla diffusione della filatelia in genere e soprattutto della filatelia cosiddetta “minore”. Quella che in Italia collezionano in pochi, ma non così all’estero, soprattutto nel Regno Unito. Infine scopriamo che il premio consiste nell’apporre la propria firma su un rotolo di pergamena, sotto quella di illustri predecessori. Stiamo parlando di Fabio Vaccarezza, e della sua iscrizione nel “Maurice Williams Roll of notable cinderella philatelist” per il suo amore per la filatelia e le “storie dietro i francobolli”, per la divulgazione di informazioni inedite sui dentelli di posta Locale che all’estero sono inclusi nella categoria, da noi semisconosciuta, dei “Cinderellas”. Il 9 giugno nelle austere sale della Royal Philatelic Society di Londra si è tenuto il golden jubilee dell’associazione The Cinderella Philatelist che da cinquant’anni riunisce appassionati di tutto il mondo. Erano presenti collezionisti e personalità della filatelia di tutta Europa, inclusi alcuni degli ultimi presidenti della Royal Society, che sono fra i più attivi nel collezionismo delle Local Posts, Circolar delivery, collage stamps, railway stamps, Egyptian interseals, poster and advertising labels e varie altre categorie di dentelli che non sono catalogati dai maggiori cataloghi di francobolli del mondo. Gli austeri saloni della Royal Society mettono un po’ i brividi, perché oltre ad avere un interessante museo postale ed una grande library, ovunque le pareti sono tappezzate dalle foto dei presidenti che si sono avvicendati dal 1869 ad oggi alla guida di questo che è il sodalizio filatelico più vecchio del mondo. C’è la foto del re Edoardo VII che ha permesso alla società londinese di fregiarsi del titolo di club “ROYAL”, e così pure le foto dei vari curatori della collezione reale. Lì è avvenuta la cerimonia di firma preceduta da una serie interminabile di relazioni. Fabio Vaccarezza è stato il primo italiano ad essere insignito del titolo di Notable Philatelist per il Cinderella Stamp Club ed il suo nome si è aggiunto a quello di eminenti scrittori e divulgatori filatelici, nonché di famosi collezionisti d’Europa e d’oltre oceano. Durante la giornata delle premiazioni Fabio Vaccarezza è stato invitato a tenere una sua relazione. Egli ha ottenuto l’attenzione ed il plauso di tutto il pubblico presente, raccontando la storia di una delle sue ultime ricerche, in modo moderno ed accattivante utilizzando strumenti multimediali. Ricordiamo infatti che fra le sue attività di divulgatore, Vaccarezza è anche moderatore in uno dei FORUM Italiani di filatelia, e quindi sa usare egregiamente il computer. Senza addentrarci nella strana storia del trasporto della posta con l’ornitottero, egli ha dimostrato che da una semplice busta, con un’attenta ricerca storica e con l’utilizzo di internet, è possibile ricostruire episodi postali oscuri ma avvincenti facendo leva anche su alcuni risvolti divertenti. Ciò appassiona il ricercatore, ma avvicina alla filatelia collezionisti giovani e tecnologici ed aiuta gli altri ad ampliare i propri orizzonti ed ad avvalersi dei nuovi strumenti di comunicazione. Grazie, Fabio, grazie! Val più la tua firma su quella pergamena che una medaglia d’oro!
P.S. Per i dettagli sul premio, sui vincitori precedenti, sulle motivazioni rimandiamo al Vaccari News che ha riportato la notizia il 12 giugno 2009.
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