Ho avuto occasione nel mio precedente intervento del 21 gennaio 2009
di segnalare alcune stupidaggini delle amministrazioni postali della
nostra amata patria.
Quella del Regno (1924) e quelle della Repubblica (1961 e 2006). Sviste?
Cambiano i governi e pure le teste, ma la materia grigia non pare mutare.
Ora il vaso è colmo!
È possibile emettere un francobollo dedicato all’ostensione della Sacra
Sindone ed omettere il nome della città ove essa avviene ?… (svista?)
Per il centenario del Tempio Maggiore (2004) lo spazio per Roma c’è;
Scuola Normale Superiore di Pisa, (1999) pure; non voglio scordare i
meravigliosi, Piccoli Gruppi Sacri di Caltanissetta, (2000) e molti altri
francobolli commemorativi di avvenimenti che riportavano il nome del
luogo dove accadeva.
Non importa chi o cosa ricordava, se si è tenuta in una gran città oppure
in piccolo comune.
Molti filatelisti residenti nelle città, nei comuni o nelle frazioni che
fanno parte della Repubblica Italiana, acquistano, sempre meno, i
francobolli da collezione perché, notano, che da troppo tempo sono presi
per stupidi.
Sui commemorativi stranieri non si omettono i nomi delle località.
Boni pastoris esse tondere pecus, non deglubere.
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