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Posta aux lettre d'Empoli 112: impronta di ceralacca | ||||||||||||||
di Roberto Monticini | ||||||||||||||
Lettera inviata dall'Ufficio di Posta di Empoli al Signor Pescetti, impiegato della Imp. e Reale Posta di Firenze, il 20.08.1838. Con denaro manoscritto, la lettera non reca alcuna impronta, probabilmente era confezionata con sovraccoperta o spedita sottofascia; per il contenuto, la lettera o la sovraccoperta, avrebbe dovuto aver impresso il bollo per consegna (non mi risulta in dotazione all'Ufficio di Posta di Empoli) o quanto meno la medesima dizione manoscritta, trattandosi di una evidente "raccomandata d'Ufficio" per il testo contenuto: "Gli rimetto la lettera con i denari stata spedita a questa distribuzione per consegna con il corso di posta del dì 14.04.1838 e che ne viene fatta ricerca da codesto ufficio medesimo ... però che non essendo comparso alcuno a far ricerca della detta lettera lo ho fatta vedere ad un certo Luigi Cinotti di Limite credendo che fosse sua ed esso alla presenza della mamma l'ha aperta ed ha guardato solo la firma rispondendo di non aver alcun interesse collo scrivente e che perciò non era roba che gli appartenesse; di più, ho domandato a ... di Montelupo se conoscevano questo Luigi Cinotti e nessuno lo ha saputo indicare credendo bene di non consegnarla se non intervenivano in persona per farne la ricevuto ed è perciò che è rimasta sempre presso di noi, che nell'occasione che non ne hanno fatto "ricevuta" la rimetto a Lei, e se poi sapessero indicare chi deve avere la medesima allora può anco ritornarla che io mi farò così dovere di consegnarla in proprie mani facendone fare l'opportuna ricevuta". "Pervenne a Siena la lettera qui menzionata il dì 22.8.1838 e fu il giorno medesimo Respinta a Grosseto per Orbetello per restituirsi al mittente. Il testo della lettera è certamente interessante ed insieme a quella con il per consegna di seguito riportata ci fornisce importanti elementi sull'uso del "per consegna" d'ufficio e per comprendere l'iter delle lettere "con denaro" non consegnate, quello che però rende preziosa ed unica la lettera è determinato dal sigillo in ceralacca rossa che la chiude: la riproduzione, ingrandita ed in bianco-nero, non è eccellente, ma nell'impronta leggo ancora: (P)ost(a) (A)ux (L) ettre d'empol(i) 112 è il sigillo in dotazione alla Direzione di posta di Empoli nel periodo Dipartimentale francese (Dipartimento dell'Arno 112: 1808-1814), che il Distributore di Posta di Empoli ha utilizzato ben 24 anni dopo l'allontanamento dei francesi dalla Toscana!!! (21 luglio 2001 - R. Monticini). | ||||||||||||||
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