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ANTEPRIMA Il barone, renano d’origine olandese, Jean Baptiste de Cloots, nacque nel castello di Gnadental, in Val-de-Grâce presso Clèves, il 24 giuno 1755. Appartenente ad una ricca famiglia prussiana, nel libro “Voeux d’un Gallophile”, in nome della dottrina delle “frontiere naturali” suggerisce di unire, alla Francia, la riva sinistra del Reno.Stabilitosi in Francia, anche per le sue idee politiche, prenderà il nome Anarchasis e nel 1792 è eletto deputato. Accusato, da Fabre d’Eglantine di essere una spia dei prussiani è tradotto dinanzi al tribunale rivoluzionario e condannato alla ghigliottina il 4 germinale (24 marzo) 1794. Il nuovo regime francese istituirà diverse "repubbliche sorelle" nei territori occupati ed anche una “republique cisrhénane”, con il suo bel vessillo (verde, bianco e rosso) in fasce orizzontali. La bandiera ancor'oggi sopravvive per il Land della Renania settentrionale Vestfalia. Proclamata il 5 settembre 1797, fu subito (ottobre) annessa alla Francia per essere (novembre) divisa in quattro dipartimenti. |
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GLI AVVENIMENTI Dopo la prima guerra mondiale molti cittadini renani vollero emanciparsi dalla tutela prussiana. Alcuni di loro desideravano una soluzione federale e tra questi vi era Konrad Adenauer, borgomastro di Colonia e futuro Cancelliere della Germania federale.Altri, invece, che preferivano una Renania indipendente, fondarono un movimento separatista diretto dal dottor Adam Hans Dorten. Questo loro condottiero ebbe “incoraggiamenti” da parte d’alcuni intellettuali e politici francesi come il razzista Maurice Barrès e Jacques Bainville, entrambi deputati. Gli storici affermano che, con il trattato del 10 gennaio 1920, la Francia non aveva ottenuto ampia soddisfazione. Gli USA avevano firmato, con la Germania, un trattato di pace separato. Non avevano riconosciuto la S.d.N. (Società delle Nazioni) e neppure le riparazioni dovute dai tedeschi. Il presidente americano Thomas Woodrow Wilson, anche in nome degli inglesi, aveva, in modo energico, “consigliato” al primo ministro Raymond Poincaré di lasciare la Ruhr che, unitamente ai belgi, aveva fatto occupare per imporre il pagamento delle riparazioni. Il governo parigino, rimasto deluso, iniziò, in modo non palese, ad “ispirare” alcuni movimenti ed appoggiare i leader autonomisti. Gli insorti organizzarono, alcune manifestazioni a Bonn, Coblenza, Düsseldorf, Magonza, Wiesbaden e, il 22 ottobre 1923, proclamarono la Repubblica Renana. Essa, secondo gli intenti dei patrioti, sarebbe dovuta essere composta di tre entità federate: del Nord, del Sud e Ruhr, con altrettanti capitali: Aix-la-Chapelle, Coblenza ed Essen. Franz Josef Heinz, detto Heinz-Orbis, fondatore del "Pfaelzischen Corps", aveva, il giorno 11 novembre 1923, proclamato il "governo autonomo del Palatinato”. Questo capo di un’altra libera repubblica sarà assassinato a Speyer il 9 gennaio 1924. Il crimine si realizzò, con l'approvazione del governo bavarese nel “teatrino di corte” di Wittelsbacher per ordine del nazionalista Edgar Julius Jungs (giurista e futuro collaboratore di von Papen). Alcuni separatisti che avevano occupato edifici pubblici d’Aix il 12 febbraio 1924 resisteranno qualche giorno prima di essere dispersi dai nazionalisti. Inseguiti per la città furono tutti massacrati. A Kaiserlautern e in altre città si registrarono tumulti con diverse centinaia di feriti. Quaranta autonomisti, due giorni dopo, sono assaliti da un gruppo di miliziani nazisti che avevano attraversato il Reno. Costretti a rifugiarsi nel tribunale di Pirmasens troveranno una fine orribile. Alle truppe francesi occupanti la Renania, conformemente al trattato di Versailles, fu ordinato, dal primo ministro, di non intervenire e di essere rigorosamente neutrali. Dorten, prelevato dai Francesi, sarà esiliato a Nizza per ordine di Poincaré. A causa della pressione inglese la Francia rinuncerà definitivamente a sostenere gli autonomisti Renani. La bandiera, dei separatisti, che riprendeva gli stessi colori usati dai giacobini del settembre 1797, sventolò per l'ultima volta a Speyer il 27 febbraio 1924. |
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IL DOCUMENTO Naturalmente, a seguito della proclamazione di uno stato sovrano, si doveva necessariamente affrontare tra i vari problemi anche quello del servizio postale.Fu pertanto disposto di soprastampare le scorte di francobolli giacenti nelle locali Direzioni postali del precedente governo. Si decise di usare, solamente, due lettere uguali e in pratica R. R. Una soluzione che accontentava tutti perché le due consonanti possono significare Rheinische Republik oppure République Renane, il classico “due piccioni con una fava”. Conosciamo pure le reali tirature grazie al documento ufficiale, stilato a Wiesbaden, su carta intestata. I francobolli sono emessi dal Governo provvisorio della Repubblica Renana sotto controllo del Plenipotentato generale. La certificazione, si noti, è in lingua francese. A causa delle minute immagini del documento, scurito anche dal tempo, segnaliamo (in neretto) i valori soprastampati usando la numerazione del catalogo Yvert & Tellier. La tiratura è, per l’anno 1923, notevole anche perché avviene in piena recessione e in un territorio limitato. Non vi sembra strano che dato l’elevato numero dei valori, emessi e mai usati, pochissimi esemplari siano giunti indenni ai giorni nostri? Si può trovare in commercio, una serie di quattro facsimili, ottenuti con i francobolli da 5 millionen di color rosa (Yvert 298). Non essendo elencati nel citato attestato sono da ritenersi delle imitazioni senza valore. |
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CONCLUSIONI Anche se non apertamente dichiarato, la Francia aveva, da sempre, interesse per una nazione “cuscinetto” e solo dopo le pressioni da parte degli alleati rinunciò al sostegno politico ed economico degli autonomisti.Gli insorti, che si erano fidati delle promesse, furono abbandonati ai loro carnefici e le prove del coinvolgimento dei francesi, nel loro utopico progetto, si dovettero eliminare, francobolli compresi. I nazionalisti tedeschi, hitleriani particolarmente, diedero la caccia a tutti i “secessionisti” e, pure, lo fecero i compagni comunisti, a causa del comportamento ostile della Francia verso la Russia. I nazionalsocialisti furono dichiarati legali dalle autorità d’occupazione della Renania nel 1925. Quest’ultima nefasta affermazione fu confermata ancora, nel 1945/1946, durante il noto processo di Norimberga! Le due modeste R impresse sopra di quei, piccoli, francobolli ricordavano (su entrambe le rive del Reno, da qualcuno giustamente, definito “la fogna d’Europa) che una gran tragedia, una vergognosa, disonorevole vicenda si era sanguinosamente conclusa. |
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I PERSONAGGI
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