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la artikolo en Esperanta versio
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L’organizzazione del movimento: le associazioni di categoria |
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Alessandro Bellucci | ||||||||||
Abbiamo visto negli articoli precedenti come gli esperantisti, in breve tempo, si sono organizzati, dando vita a circoli locali, associazioni nazionali ed internazionali. Esse erano e sono organizzazioni orizzontali (territoriali) ma anche nel movimento esperantista esistono quelle verticali, ovvero associazioni che riuniscono persone che condividono gli stessi interessi. Fra le più numerose e meglio strutturate, troviamo la S.A.T. (Sennacieca Asocio Tutmonda – Associazione Mondiale Sovranazionale) nata nel 1921 con lo scopo di unificare “tutti i proletari del mondo”. I congressi annuali servono appunto a riunire le persone con intenti comuni, per progettare assieme e pianificare la propria attività con l’apporto di diverse idee, dovuta all’appartenenza a varie nazioni con culture diverse. Un’altra associazione, che conta molti membri coordinati tra loro, è quella dei ferrovieri (I.F.E.F – Internacia Fervojista Esperanto-Federacio), oltre ad incontri internazionali organizza anche congressi nazionali. Alcuni anni fa è stato edito un vocabolario tecnico-ferroviario in Esperanto. Terza associazione molto importante per numero degli associati ma anche per il settore che rappresenta: si tratta del l’I.L.E.I (Internacia Ligo de Esperantistaj Instruistoj- Lega Internazionale degli Insegnanti Esperantisti). Raccoglie tutti gli insegnanti di ogni ordine ed anch’essa organizza congressi mondiali e nazionali locali. Esistono circa una settantina di associazioni di categoria ma un posto rilevante per la diffusione della lingua, benchè non molto numerosa, è l’ELF-AREK, ovvero la Lega degli esperantisti filatelici e collezionisti. Si riunisce una volta all’anno in occasione del Congresso Universale, pubblica un bollettino LA VERDA LUPEO (anch’esso presente su IL POSTALISTA) ed i soci partecipano alle esposizioni filateliche di ogni livello con collezioni a tema Esperanto.
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