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Chiamatemi semplicemente "Codice Emissione" |
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di Sergio MENDIKOVIC(L'Occhio di Arechi n. 68/69) | ||||||||||||||
Esiste il codice emissione (e non il codice a barre, che è un fallace neologismo). Infatti come ben sappiamo ogni prodotto soggetto alla vendita ha un codice
numerico e la sua trasposizione in caratteri ascii per
la lettura ottica (quello “formato a barre” per intenderci). Il
primo identifica 15 valori, il secondo 3. Nella precedente
edizione (1) ci siamo dilettati a ritrovare per i tutti i valori
emessi dal 2000 al 2013 il relativo “Codice Emissione”,
cioè quello che erroneamente, come stigmatizzato anche
nell’ultimo nostro lavoro (2), viene definito “Codice a Barre”.
Noterete che la prima colonna a sinistra richiama una elencazione specifica, appunto “Codice Emissione” ed il primo francobollo riporta un numero molto basso il n°1035, era stato evidenziato in rosso, associato al valore per Enrico Mattei del 29 aprile 2006, due anni prima che il codice fosse stampato! Un’altra immagine riguarda proprio la vendita dei foglietti, con tanto di “Codice Emissione”. Ed infine un modulo d’ordine dei CVP in cui si rimarca in prima colonna l’inserimento del “Codice Emissione” e solo successivamente la descrizione del valore richiesto.
Si spera che queste brevi note possano aver dato una risposta chiara e definitiva sull’argomento. NOTE | ||||||||||||||
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