Dalla pubblicazione “Floreale & C. – La serie che non c’è” edita da Poste Italiane – autore Franco Filanci – a pag. 105, ho trovato:
"La confusione nei valori ordinari inizia quando nel 1923 si comincia a intervenire sui colori di alcuni francobolli, in parte nel tentativo di rispettare le raccomandazioni dell'Unione Postale Universale in proposito, in parte proprio per evitare confusioni con altri valori. Il primo francobollo coinvolto è il 60 cent. che passa all' azzurro, proprio per ragioni UPU: viene preparato però nell'estate 1923, quando la tariffa della lettera per l'estero, cui è destinato, è aumentata già due volte, e soltanto nel gennaio 1924 un Regio Decreto ne autorizza l'emissione (un ritardo che si verifica sovente in questo periodo, soprattutto riguardo i francobolli) quando la tariffa della lettera per l'estero, citata espressamente nel preambolo, ormai è cambiata un'altra volta! Sei mesi dopo il Regio Decreto 26 giugno 1924 n° 1116 stabilisce che le ulteriori tirature del 60 cent. torneranno a essere in lacca carminio, cioè la tinta iniziale. Più tardi verrà nuovamente cambiato, stavolta in arancio, dopo che questo colore, in precedenza rimasto al francobollo da 20 cent., è stato mutato prima in verde e poi in viola, volendosi passare il verde al 25 cent.; da perderci la testa, se non si fa un bello specchietto!"
E' gradito l'intervento di tutti i lettori che meglio possono approfondire l'argomento.