Una data da ricordare 6 Dicembre 2011! In modo unilaterale il governo Monti ha decretato, a c.a. dieci anni dall'entrata dell'euro, la cessazione della validità della vecchia (e cara) lira. Anche tra i filatelici qualche perplessità ha incominciato a serpeggiare. La domanda più comune "ed i francobolli in lire?"
I francobolli usciti prima del 1999 e quindi espressi in lire continuano ad essere in corso, tranne qualche singola eccezione, causa sequestro di copiose entità di falsi.
Tale regola investe tutte le cartevalori emesse dall'Italia a partire con il 1967. (vedi articolo apparso sul notiziario n°34)
Ma la palude postale, come sempre, presenta solerti addetti che bollano come scaduti i nostri francobolli in lire tacciandoli di frode se usati!!!
Il tutto a causa di una sibillina interpretazione data ad una frase apparsa sul sito della poste italiane. Nella pagina dedicata alla posta definita ancora, purtroppo, "prioritaria" si leggeva che "i francobolli di posta ordinaria e posta prioritaria (anche se con il valore espresso in lire/euro) possono essere ancora utilizzati purché integrati con francobolli dell'importo mancante". Facendo percepire in qualche solerte addetto l'illusoria interpretazione che affrancature parziali espresse in lire non sarebbero più valide.
Ma il Ministero dello Sviluppo Economico ha puntualizzato con circolare: "I francobolli italiani con valore facciale espresso in lire mantengono la loro validità e possono essere utilizzati per l'affrancatura, purché integrati con francobolli per l'eventuale importo mancante".
Per dovizia di cronaca si riporta delibera del Ministro dell'Economia (si ringrazia Gianni V. Settimo):
Ministero dell'Economia e delle Finanze - Delibera del Comitato euro - Il Comitato euro.
VISTO l'articolo 14 del Reg. (CE) 974/98, secondo cui i riferimenti alle unità monetarie nazionali presenti negli strumenti giuridici in vigore alla fine del periodo transitorio devono intendersi come riferimenti all'unità euro da calcolarsi in base ai rispettivi tassi di conversione;
VISTO che in base alla predetta norma non è pertanto necessaria una "ridenominazione materiale" degli strumenti giuridici in vigore dopo la fine del periodo transitorio;
CONSIDERATO che i valori bollati, quali strumenti di pagamento di tributi diversi dalle banconote e dalle monete metalliche, rientrano nella nozione di strumenti giuridici di cui all'articolo 1 del Reg. (CE) 1103/97;
VISTO che le regole di conversione e arrotondamento previste dal Reg. (CE) 1103/97 si applicano anche alle conversioni effettuate alla fine del periodo transitorio o successivamente ad esso;
VISTO il Reg. (CE) 2866/98 che ha fissato i tassi di conversione tra l'euro e le monete degli Stati membri che adottano la nuova moneta;
Ritiene
che i valori bollati con valore facciale espresso solo in lire mantengano la propria validità anche dopo il 1 Gennaio 2002 a tempo indeterminato e possano essere utilizzati fino ad esaurimento delle scorte. Naturalmente, dopo questa data, il loro valore in euro si determina in base al tasso fisso di conversione. Tale considerazione, nel pieno rispetto del principio di neutralità del passaggio all'euro che governa l'intero processo di transizione alla nuova moneta, è intesa a non arrecare alcun aggravio ai cittadini ed in particolare ai soggetti che, essendo in possesso di scorte notevoli difficilmente esauribili entro la fine del periodo di doppia circolazione, potrebbero subire perdite in alcuni casi rilevanti. Ne consegue che anche gli intermediari nella vendita dei valori bollati che gli utilizzatori delle stesse potranno in modo legittimo, rispettivamente, cedere ed utilizzare i predetti valori, espressi solo in lire ovvero in lire ed in euro, fino al totale esaurimento delle scorte.
Motivazione
Allo scopo di rispondere alle esigenze dei cittadini ancora in possesso di valori bollati con valore facciale espresso in lire e per consentire lo smaltimento delle scorte di tali valori, viene previsto che tali valori manterranno la propria validità anche dopo il 1 Gennaio 2002 a tempo indeterminato e si potranno pertanto utilizzare fino ad esaurimento delle scorte. Naturalmente, il loro valore si determinerà in euro in base al tasso fisso di conversione. Si ricorda inoltre che dal 1 Gennaio 2002 i valori bollati emessi in Italia recano esclusivamente il valore in euro.
Analoga soluzione è stata adottata nel Maggio 2001 dal Ministero delle Comunicazioni per i valori postali con valore facciale espresso in lire, determinando anche in questo caso un vantaggio per gli utenti che non avranno bisogno di chiedere il cambio dei francobolli in lire posseduti con francobolli in euro. E' importante segnalare che dal 1 Gennaio 1999 i francobolli emessi in Italia recano il doppio valore lira ed euro, mentre a partire dal 1 Gennaio 2002 tutti i francobolli saranno emessi solo in euro.
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