Furono progettati dal leggendario capitano “Lawrence of Arabia” come veicolo di propaganda per il nuovo governo di Hussein e vennero stampati al Cairo, con la collaborazione dell’amico Ronald Storrs a partire dal mese di agosto del 1916.
L’uso venne autorizzato dal sovrano, solamente il 14 ottobre dello stesso anno.
Una lettera di Lawrence, spedita (da Jeddah, due giorni dopo), probabilmente tramite canali militari in quanto non funzionava ancora un regolare servizio postale è pervenuta fino ai nostri tempi.
E’ stata venduta a oltre 2.200 dollari, durante un’asta negli Stati Uniti, nel 2001.
Il mittente, personaggio che amava fare scherzi, fece circolare la voce che egli aveva ricavato la dolce colla da essenze di fragole per alcuni e da ananas per altri.
La leggenda (o burla?) generò un problema in quanto gli arabi, golosi, comprando i francobolli per gustare la deliziosa gomma-sciropposa, non potevano più usarli per il loro preciso scopo.
E’ da tener presente che, in quel tempo e in quella zona, non era facile procurarsi l’adesivo sostitutivo.
Il valore che presentiamo è il primo francobollo di quel piccolo stato, ove sorge la Mecca
(e che ora fa parte dell’Arabia Saudita).
Esso è rubricato, nei cataloghi, come numero 3 a causa del suo valore facciale.