S. P. del Regno delle due Sicilie

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La corsa Trapani-Palermo 2ª parte

di Giuseppe MARCHESE

Le poste traverse

 

La corsa Palermo-Trapani presenta due caratteristiche particolari per quanto riguarda la posta traversa:

a) l'assorbimento della corsa Palermo-Castelvetrano, prima come corsa ausiliaria e poi come traversa.

b) il collegamento postale con le isole che viene considerato di posta interna.

 

Il decadimento della corsa Palermo-Castelvetrano ha origine negli scarsi traffici e trova un primo ridimensionamento con la costruzione della strada rotabile fino ad Alcamo e la conseguente unificazione con la corsa Trapani-Alcamo.

 

Nel decreto del 10 Novembre 1819 la corsa per Castelvetrano non viene più confermata.

 

Nella «Nuova pianta del cammino dei corrieri ordinari» del 1784 vi sono dei punti fissi presso i quali il corriere lascia e prende la corrispondenza delle «università» che ve la portino con un corriere a proprie spese (da considerare quindi ancora come posta interna anziché posta traversa).

 

Brevemente questi punti sono:

a) Montilepre fa capo per le corrispondenze di Carini, Cinisi, Giardinelli, Torretta e Capaci con l'intesa che Favarotta e Terrasini mandino il postiglione a Cinisi. Cinisi, Capaci e Torretta li mandino a Carini, il cui postiglione porti tutte le lettere a Montilepre.

b) Partinico smista le corrispondenze per Borgetto.

c) Trapani smista per Monte S. Giuliano, S. Lorenzo Xitta e Paceco e alle isole di Marettimo, Favignana, Levanzo, Formica.

d) Marsala per la posta di Pantellaria e Ciclotta (22).

 

Dopo l'assorbimento della corsa per Castelvetrano del 1820 si comincia a delineare un più complesso sistema di poste traverse, in cui il ramo più importante resta quello che da Alcamo si dirige verso Salemi e Castelvetrano e quindi S. Ninfa, Sala Paruta, Gibellina, Poggioreale, Partanna, Campobello di Mazara, oltre al collegamento di Alcamo con Castellammare del Golfo e gli altri rami della corsa già descritti.

 

Nell'agosto 1838 il percorso è completamente rivoluzionato. La corsa con vettura corriera si ferma a Trapani e quindi il tragitto per Marsala e Mazara viene considerato di posta traversa. Inoltre il tragitto del postiglione che si stacca a Calatafimi attraversa Salemi per giungere infine a Castelvetrano. Tutte le altre località sono considerate di posta interna.

 

Nell'agosto del 1839 la corsa traversa che si dirige a Castelvetrano viene allungata fino a Mazara perché questa località, servita tramite Trapani, non riesce mai a spedire il corriere in tempo per prendere la vettura che va a Palermo. Per ovviare a ciò il postiglione di Castelvetrano allunga fino a Mazara.

 

Il cambio della cavalcatura per la corsa Calatafimi­Mazara avviene a Salemi, Castelvetrano e Mazara. Il cambio per la corsa Trapani-Mazara avviene a Marsala e Mazara.

 

Sempre in questo nuovo quadro delineato nel 1839 le diramazioni per la posta interna avvengono a (fig. 8):

a) Partinico per Borgetto, Montilepre, Giardinello, Valguarnera, Ragali.

b) Alcamo per Castellammare, per Camporeale, per Gibellina, Poggioreale, Salaparuta.

c) Salemi per S. Ninfa.

d) Castelvetrano per Partanna.

e) Trapani per Monte S. Giuliano, per Xitta e Paceco.

Per quanto riguarda i collegamenti con le isole di Favignana, Marettimo, Pantelleria questi vengono effettuati per mezzo di regie barche corriere messe a disposizione dalla regia marina e comandate da ufficiali; queste barche avevano diverse incombenze, come il proteggere le isole dalle incursioni, rifornirle di viveri, trasportare i detenuti e le persone che si trasferivano con loro. Insomma un compito tra altri quello di trasportare la posta e quindi relegato per ultimo.

 

Vi erano inoltre carenze della barca per riparazioni od altro, oppure per epidemie del «morbo giallo» o della peste. In questo caso il servizio veniva sospeso, così come non si effettuava quando c'era maltempo.

 

Il percorso Trapani-Favignana veniva effettuato con una barca corriera messa a disposizione, dalla regia marina: effettuava una corsa settimanale, tempo permettendo.

 

La corrispondenza veniva messa dentro una cassettina chiusa a chiave. Poteva essere aperta sia dal distributore di Favignana che da quello di Trapani. La maggior parte della corrispondenza riguardava il real servizio e i reclusi ristretti nel carcere di S. Giacomo.

 

Nel 1839 in luogo della scorridora n. 5 viene inviato un paranzello «da potersi al bisogno armare da cannoniera con un pezzo da 24» (23).

 

Malgrado la presenza della scorridora i collegamenti postali vengono effettuati con le barche di commercio che fanno vela per Trapani, anche se ciò non è ammesso dal regolamento postale (24).

 

 

I collegamenti con Pantellaria.

 

I collegamenti con Pantellaria, poi Pantelleria, sono più precari di quelli con Favignana a causa della maggiore distanza e altre difficoltà aggiuntive dovute al fatto che l'ufficio postale che smistava la posta di Pantelleria era Marsala e non Trapani.

 

Dato che sempre più spesso le barche provenienti dall'isola approdavano a Trapani piuttosto che a Marsala, era invalsa la consuetudine che Marsala spediva la corrispondenza a Pantelleria, e al ritorno questa veniva inviata a Trapani per un più rapido inoltro a Palermo (25).

 

L'isola ha una barca a disposizione del governatore, ma costui a quanto pare è restio ad utilizzarla per il trasporto postale (26). Dal 1° settembre 1835 il servizio postale viene effettuato dal liuto n. 3 con nove persone di equipaggio (27). Il 14 aprile 1837 il luogotenente generale dispone che per spedire la corrispondenza per Pantelleria si debba far capo a Trapani e non più a Marsala (28). L'isola comunque resta sempre collegata postalmente con la Sicilia in maniera irregolare.

 

 

Il cammino di Castelvetrano.

 

Dal 1786 al 1819 il viaggio del corriere di Castelvetrano ha un carattere autonomo da quello di Trapani (fig. 9).

Con il decreto del 1819 viene stabilita la priorità della corsa verso Trapani e considerata di cammino traverso quella che si dirige verso Castelvetrano.

 

In seguito questa impostazione non verrà più modificata.

 

 

L'itinerario

 

Al momento del passaggio delle poste dal Corriere Maggiore al Regio Corso l'itinerario del percorso era il seguente:

I ALCAMO Castellammare del Golfo

II CALATAFIMI

III VITA

IV SALEMI

V CASTELVETRANO S. Ninfa, Poggioreale, Sala Paruta, Partanna, Gibellina, Campobello di Mazara (29)

 

Le stazioni di posta del cammino erano perciò situate a Alcamo, Calatafimi, Vita, Salemi, Castelvetrano. Corrieri interni o pedoni vi erano a Alcamo per Castellammare, a Castelvetrano per i sei paesi dell'entroterra sopra specificati.

 

Il percorso viene effettuato da un corriere di andata e uno di ritorno in sei giorni, ma data la molteplicità degli inconvenienti che normalmente si verificavano durante il tragitto, ciò era molto approssimativo. Infatti era cosa normale un ritardo di uno o due giorni specie nella cattiva stagione quando si dovevano guadare fiumi o attraversare trazzere intransitabili.

 

In questa prima fase il percorso del corriero di Castelvetrano è diverso da quello di Trapani. Nel 1813 il percorso per le due corse viene unificato nella parte iniziale. Da Palermo fino ad Alcamo si va in cariaggio: qui i due corrieri, quello per Trapani-Mazara e quello per Castelvetrano, prendono ognuno la propria strada.

 

Il piano di Giovanni d'Aceto del 1814 prevede un itinerario comune fino a Salemi ove il corriere di Castelvetrano e quello di Trapani si dividevano.

 

Per l'impostazione generale e per i collegamenti che doveva avere la corsa di Castelvetrano si può affermare che questa era la principale e quella di Trapani la sussidiaria. Come già detto il piano non verrà approvato.

 

 

Periodicità e orari

 

La «Nuova pianta del cammino dei corrieri ordinari» del settembre 1784 riporta l'intestazione «viaggio del corriero di Castelvetrano che parte il venerdì la notte»: da altri documenti si evince che i corrieri dovranno essere di ritorno il giovedì mattina e si ha la conferma che il viaggio del corriere durava sei giorni salvo imprevisti.

 

La periodicità settimanale viene mantenuta fino al 3 giugno 1804. Dal giorno seguente la periodicità diviene bisettimanale e le partenze da Palermo stabilite il Lunedì e Giovedì alle ore 5 d'Italia. Il percorso viene sempre effettuato in sei giorni. Dal 3 maggio 1813 la partenza del Lunedì e Giovedì avviene un'ora dopo mezzogiorno. Il percorso fino ad Alcamo si fa con cariaggi: la durata è di 7 ore.

 

Per motivi di difficoltà stradali e scarsità di traffico questo servizio non può essere mantenuto e si riprende il percorso coi muli con la durata del percorso in sei giorni.

 

 

Mezzi di comunicazione e personale impiegato.

 

L'affitto della corsa di Castelvetrano fruttava poco all'erario, per la scarsità dei traffici, e fruttava poco anche all'affittuario che doveva sobbarcarsi al costo dei valigioni per il trasporto delle lettere, nonché alle spese attinenti i cavalli e il personale.

 

Comprensibile quindi che i corrieri e gli animali adibiti ai trasporto siano contenuti al minimo indispensabile di due fino al 1804 e di quattro quando la corsa diviene bisettimanale.

 

Ciò si protrae fino al 1819 poiché dopo quella data viene affittata solo la corsa traversa da Alcamo a Castelvetrano.

 

 

Le strade.

 

Il tragitto del postiglione sul finire del XVIII secolo iniziava da Palermo passando per Montilepre, Partinico, Valguarnera, Alcamo, Calatafimi, Salemi, per giungere poi a Castelvetrano, e si snodava attraverso un sentiero aperto nel tempo dai traffici che dall'entroterra della Val di Mazara andavano verso Palermo.

 

I fiumi si dovevano guadare e le interruzioni erano frequenti.

 

Nell'anno 1813 viene completato il tratto stradale Palermo-Alcamo per un totale di 32 miglia, pari a 47,500 Km. e tra il 1818 e il 1819 vengono appaltati i lavori per i tratti da Alcamo a Calatafimi, Vita, Salemi.

 

Nel progetto del 1818 che ricalcava le decisioni del parlamento siciliano del 1778 il tratto da Alcamo a Mazara viene considerato come una delle sei strade consolari che dovrebbero collegare Palermo con tutte le località di una certa importanza dell'isola, col seguente percorso: Palermo, Monreale, Borgetto, Partinico, Alcamo, Calatafimi, Vita, Salemi, Castelvetrano, Campobello, Mazara. Erano previsti due bracci secondari per Trapani e Castellammare.

 

Per una serie di modifiche a cui non sono estranee le pressioni dei baroni più interessati ai caricatoi costieri e al collegamento con Palermo delle città costiere, il tragitto verso Castelvetrano viene appaltato a rilento mentre il braccio secondario verso Trapani viene rapidamente completato.

 

 

Vedi (Fig. 10), (Fig. 11), (Fig. 12), (Fig. 13), (Fig. 14), (Fig. 15), (Fig. 16), (Fig. 17).

 

NOTE

(22) Nuova pianta del cammino dei corrieri ordinari. ASP Tribunale Real Patrimonio, busta 1111.

 

(23) BFT Giornale dell'Intendenza borbonica di Trapani, anno 1839, p. 66.

 

(24) Ecco la relazione dell'Intendente di Trapani all'Amministratore Generale delle Poste: «Il ritardo che si sperimenta nel riceversi la corrispondenza ufficiale dell'isola di Favignana, a motivo di non esservi per lo servizio di quell'isola che una sola barca di conto regio, la quale per le tante incombenze, che deve soddisfare non tanto spessi ne può eseguire i viaggi, ha fatto determinarmi per lo migliore accerto del servizio di avvalermi ancora della barca di padron Vincenzo Torrente il quale per lo interesse del proprio mestiere tocca di continuo i due punti di Trapani, e Favignana, e quindi più frequenti e pronti si hanno con quell'isola i riscontri». ASP Poste e Procacci Fondo 24, busta 293.

 

(25) Interessanti le note che la posta di Trapani invia a Palermo sui motivi del disservizio postale: «ho osservato le lettere d'ufficio spedite da Pantelleria con la Griffa postale della Direzione di Girgenti». ASP fondo 24, busta 263. Inoltre: «da parecchi anni a questa parte però invece di recarsi direttamente giusto il consueto a Marsala conferivasi quasi mensilmente in Trapani, da dove il Comandante della barca spediva un uomo del suo equipaggio per ritirare la corrispondenza». ASP Fondo 24, busta 263.

 

(26) «... che la barca suddetta non osservò mai mossa periodica, né vi erano destinati periodi per la partenza ed arrivo ma veniva spedita a piacere del governatore di quella isola». ASP Fondo 24, busta 263.

 

(27) ASP Fondo 24, busta 271.

 

(28) ASP Fondo 24, busta 306.

 

(29) ASP Tribunale Real Patrimonio. Scritture presentate dal Principe di Villafranca. Busta 1111.

 
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