L'articolo non ha la pretesa di trattare l’argomento in modo esaustivo, ma bensì solo quella di stimolare lo studio della storia postale anche attraverso i biglietti postali.
Anche i biglietti postali possono essere spediti utilizzando il servizio
accessorio di raccomandazione.
Il servizio della raccomandazione nasce intorno al 1600 ad indicare un
oggetto la cui spedizione viene numerata ed annotata su un registro al
fine di seguirne ogni spostamento e la consegna al destinatario medesimo
o a persona di sua fiducia. Il termine vero e proprio di raccomandazione
viene introdotto con la Legge postale del 5 maggio 1862 n. 604
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 26 maggio 1862 n. 125 e con il
relativo regolamento del 21 settembre 1862, pertanto, il 1° gennaio 1863
il servizio viene uniformato in tutto il territorio italiano.
Con la raccomandazione il mittente si “raccomanda” sulla regolare
consegna al destinatario, pagando un diritto fisso aggiuntivo.
La raccomandazione sui biglietti postali viene attestata con appositi
bolli di tipo RACCOMANDATO N° o R.N.: e, successivamente, con etichette
in colore bianco, con la lettera R in nero.
L’invio in raccomandazione può prevedere un recapito per espresso o
l’invio in posta aerea. Inoltre, possono essere previste le ricevute di
ritorno. In queste ultime combinazioni i biglietti postali inviati
all’estero sono di notevole pregio.
Naturalmente il presente articolo tratta la raccomandazione dal 1°
agosto 1889 data di utilizzazione del biglietto postale.
La sopratassa, durante la validità del biglietto postale “lettercard”
con il passare del tempo, ha avuto la seguente evoluzione:
Di
seguito presentiamo dei biglietti postali inviati all’estero in uso
raccomandato.
Biglietto postale da 20 cent. spedito il 20
gennaio 1891 da Genova per Berlino in Germania dove arriva il 22
successivo. Integrazione tariffaria di 45 cent. per l’invio all’estero
in raccomandazione in perfetta tariffa “fascia A” da 50 cent.
complessivi (25+25). Bollo di raccomandazione R.N°. Insolita
affrancatura con i francobolli “valevoli per stampe” e con valori
gemelli.
Biglietto postale da 5 cent. spedito il 28 maggio
1891 da Roma (succ. n° 1) per Debreczen in Ungheria dove arriva il 31
successivo. Integrazione tariffaria di 45 cent. per l’invio all’estero
in raccomandazione. Tollerata la francatura con francobolli mobili nella
parte posteriore. In perfetta tariffa “fascia A” da 50 cent. complessivi
(25+25). Bollo di raccomandazione R.N°. Bordi integri.
R.D. che approva il regolamento generale per il servizio delle poste del
2 luglio 1890 n.6954 (serie 3) (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
Regno il 18 luglio 1890, n.168) CAPO IV Art. 30 – “La francatura di
tutti gli oggetti di corrispondenza, tanto per l’interno, quanto per
l’estero, deve essere operata mediante francobolli mobili, applicati
sugli oggetti stessi nella parte dell’indirizzo, salvo il disposto dei
successivi articoli 56, 62 ed 81, per le cartoline, i biglietti postali
e le stampe. (…omissis…)”
Biglietto postale da 20 cent. spedito il 16 giugno
1893 da Palermo per Buenos Aires in Argentina dove arriva l’11 luglio.
Bollo dell’amb. Roma-Pisa n°1 del 17 giugno, bollo di transito di Genova
Ferrovia e di Genova ferrovia-raccomandate, entrambi in data 18 giugno.
Bollo di raccomandazione R.N°. Integrazione tariffaria di 45 cent. per
l’invio all’estero. In perfetta tariffa “fascia B” da 65 cent.
complessivi (40+25).
R.D. che approva il regolamento generale per il servizio delle poste del
2 luglio 1890 n.6954 (serie 3) CAPO XVI Art. 126 – (…). Per le
corrispondenze passibili della sopratassa di transito marittimo nei
sensi dell’art. 5 della convenzione del 1° giugno 1878, approvata con la
legge del 27 marzo 1879, n. 4789 (serie 2°), la tariffa è la seguente:
francatura delle lettere in partenza (libera) – cent. 40 ogni 15 grammi
di peso o frazione di 15 grammi; (….omissis…..). Diritto di
raccomandazione – cent. 25 per ciascun oggetto.
Biglietto postale da 5 cent. spedito il 3 febbraio
1895 da Pallanza per Mainz in Germania dove arriva il 4 successivo.
Bollo di raccomandazione R.N°. Integrazione tariffaria in eccesso.
Rarissimo l’uso del 60 cent. su biglietto postale. Da evidenziare
l’annotazione scritta a mano, sicuramente dall’impiegato postale
“applicati dal mittente”. La normativa postale prevedeva quanto segue:
R.D. che approva il regolamento generale per il servizio delle poste del
2 luglio 1890 n.6954 (serie 3) (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
Regno il 18 luglio 1890, n.168) - Art.31: “L’applicazione dei
francobolli mobili sulle corrispondenze deve essere fatta dai mittenti;
salvo su quelle da raccomandare o da assicurare, sulle quali può essere
fatta dagli Ufizi di posta.”
Biglietto postale da 20 cent. spedito il 20 marzo
1895 da Belluno per San Salvador dove arriva il 26 aprile e qui, per la
variazione della indicazione della destinazione, viene rispedito in
Guatemala dove arriva il 1° maggio. Bollo di transito di Milano in data
20 marzo e rosso di London in data 22. Bollo di raccomandazione R.N. con
nome della località. Integrazione tariffaria di 30 cent. per l’invio
all’estero in raccomandazione. In perfetta tariffa da 50 cent.
complessivi (25+25). Tollerata la francatura con francobolli mobili
nella parte posteriore.
R.D. che approva il regolamento generale per il servizio delle poste del
2 luglio 1890 n.6954 (serie 3) (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
Regno il 18 luglio 1890, n.168) - CAPO IV -Art. 30: “La francatura di
tutti gli oggetti di corrispondenza, tanto per l’interno, quanto per
l’estero, deve essere operata mediante francobolli mobili, applicati
sugli oggetti stessi nella parte dell’indirizzo, salvo il disposto dei
successivi articoli 56, 62 ed 81, per le cartoline, i biglietti postali
e le stampe. (…omissis…)”
Biglietto postale da 15 cent. spedito il 15 maggio
1925 da Milano per Lugano in Svizzera dove arriva il 15 e distribuito a
Massagno il 16 successivo. Targhetta postale con R in nero e nominativo
della località. Integrazione tariffaria di 65 centesimi per l’invio
all’estero in raccomandazione (25) ed in espresso (30). In perfetta
tariffa da 80 cent. complessive (25+25+30).
Biglietto postale da 20 cent. spedito il 30
gennaio 1922 da Treviso per Bombay in India dove arriva il 26 febbraio
successivo e qui, per la variazione dell’indirizzo del destinatario,
viene rinviato a Calcutta dove arriva il 2 marzo e distribuito il 3.
Targhetta postale con R in nero e nominativo della località.
Integrazione tariffaria di 1 lira e 40 centesimi per l’invio all’estero
in raccomandazione. In perfetta tariffa da 1,60 lire complessive
(80+80). Francobolli rotti per l’apertura del biglietto.
Biglietto postale da 25 cent. spedito il 18
settembre 1930 da 25 cent. da Napoli (4 Palazzo della Pretura) a Nizza
in Francia dove arriva il 20 successivo. Bollo di transito di Napoli
nella stessa data d’invio e dell’amb. Roma-Torino e dell’amb.
Genova-Ventimiglia in data 19. Targhetta postale con A in nero corretta
in R, nominativo della località a timbro su verde e bollo R.R..
Integrazione tariffaria di 3 lire e 75 centesimi per l’invio all’estero
in raccomandazione con la sopratassa per l’avviso di ricevimento pagata
sul biglietto postale. In perfetta tariffa da 4 lire complessive
(1,25+1,25+1,50).
Biglietto postale da 50 cent. spedito il 22 marzo
1933 da Torino per Londra nel Regno Unito. Integrazione tariffaria di
2,25 lire. In perfetta tariffa da complessive lire 2,50 (1+1,50).
Biglietto postale da 25 cent. spedito il 12
settembre 1944 da Lecco (Como) per Horschowitz nel Protettorato di
Boemia e Moravia, ora in Repubblica Ceca dove arriva il 3 ottobre. Bollo
di transito di Como (raccomandate) in data 13. Bolli e fascette di
censura italiane e tedesche. Targhetta postale con R in nero e
nominativo della località. Tariffa in eccesso di cent. 25.
Biglietto postale da 4 lire spedito il 3 giugno
1948 da Bolzano (succ. 5) per Vienna in Austria. Bollo dell’amb.
Venezia-Tarvisio in data 4. Bollo di censura. Targhetta postale con R in
nero e nominativo della località. In perfetta tariffa da 70 lire più 1
lira di sovrapprezzo come stabilito dall’1.2.46. (30+(1)+40)
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