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BIAGIO TAGLIAFERRO, Lettera ad un noto destinatario |
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Dopo avere incontrato Giuseppe RAFFO qualche mese fa nella prima delle nostre Storie Postali, ecco oggi un altro imprenditore italiano del secolo XIX° dal destino forse un po’ meno « favoloso », comunque non comune! Il nome di Biagio TAGLIAFERRO non è ignoto ai collezionisti di storia postale del Mediterraneo, in quanto numerose lettere recano il suo nome ed indirizzo a Malta. Ne presentiamo una (fig.1) all’apparenza piuttosto comune, impostata in porto assegnato presso l’ufficio francese di Costantinopoli il 7 marzo 1854 e tassata "5"(v. nota) in arrivo a Malta.
Nato a Genova nel 1777, Biagio Tagliaferro, figlio di un mercante genovese, si sistemò a Malta alla svolta dei secoli XVIII° e XIX° : prima a Senglea, poi a La Valetta. Fu raggiunto dal fratello Giovanni un po’ più tardi. Nell'arco di qualche anno sviluppò tre diverse attività : trasporto marittimo, commercio internazionale (fu uno dei cofondatori della Camera di Commercio di Malta), ed operazioni finanziarie: creò una sua propria banca nel 1812 incorporata, poi nella Bank of Malta nel 1946. Biagio Tagliaferro fu naturalizzato suddito maltese nel 1819 (fig.2) e ottenne addirittura il titolo di Conte. Alla sua morte, nel novembre 1862, il figlio Girolamo assunse la direzione delle affari.
Fig. 3 – presentazione del Palazzo Capua nel Handbook or Guide for Strangers visiting Malta da Th. MacGill. Edizione 1839 consultabile su Google Libri.
Da Taganrog a Malta Un occhio attento avrà notato che la soprascritta della nostra lettera reca, in alto a sinistra, il timbro del mittente: Agostino Amoretti, negoziante italiano residente a Taganrog (fig.5), porto russo del Golfo d’Azov (fig.6):
Una tale missiva non avrà certo sorpreso il nostro imprenditore perchè Taganrog si trova a poca distanza da Berdiansk (fig.5), dove era collocata una delle succursali dei Tagliaferro, che per favorire l’importazione di grano russo, avevano aperto uffici lì oltrechè ad Odessa (fig.6). Le ambedue sedi distaccate erano gestite dal figlio Simeone, che però morirà precocemente appena trentenne nel 1859. In una serie di monete tematiche, emesse nel 1984 dal Banco di Malta, vediamo comparire un brigantino della flotta mercantile del nostro imprenditore: la Providenza (fig.7), destinato al trasporto del grano caricato sulle sponde del Mar Nero:
La missiva, oggetto del nostro studio ed indirizzata da Amoretti a Biagio Tagliaferro, non è stata spedita tramite l’amministrazione postale russa, ma affidata ad Ig(nazio) Albini, un Forwarding agents che operava in Costantinopoli, per essere imbucata a Costantinopoli e, di lì, tramite le poste francesi, essere inoltrata a Malta:
Scritta il 19 febbraio la lettera fu imbucata nella capitale ottomana quasi tre settimane dopo (il 7 marzo), comunque non c'era nessun motivo che richiedesse celerità di consegna: questa missiva non era una vera lettera commerciale, ma l’Amoretti, che voleva intrattenere buone relazioni col potente Tagliaferro, forniva solo notizie sul commercio in Crimea, sulla prossima raccolta del grano e della brutta stagione in corso, tanto che i fiumi del golfo erano ancora imprigionati dal ghiaccio!
5d era la tassazione per le lettere dall' "Eastern Mediterranean" (= porti del impero ottomano), per ogni 1/2 oz di peso. bibliografia Sul contesto storico-economico, si veda: CONSIGLIO J.A., MARTINEZ OLIVA J.C., TORTELLA G., “Banking and Finance in the Mediterranean : a Historical Perspective”, Ashgate Publishing, 2012. Le cartine del Mediterraneo e del Mar Nero sono estratte dall’atlante francese GARNIER, edizione 1862.
Stemma della famiglia Tagliaferro |
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