La disamina, iniziata nella prima parte di due lettere spedite verso Costantinopoli nel corso dell’estate 1863, da Ancona la prima (fig.1a) e da Parigi la seconda (fig.1b), ci permette di presentare una delle rotte postali alternative alla tradizionale “via di mare” nei rapporti postali fra Europa occidentale ed Impero ottomano.
|
|
Fig.1a – Partenza da Ancona: 22.VII |
Fig.1b – Partenza da Parigi: 8.VIII |
Un’efficienza certa… almeno da Vienna!
Da Vienna (fig.2) con due partenze a settimana, il lunedì ed il venerdì, era possibile giungere a Costantinopoli, a mezzo ferrovia (tratto nero) e navigazione a vapore (tratto azzurro) 4 giorni dopo: il venerdì ed il martedì.
|
Fig.2 – La rotta danubiana nel 1863 |
La lettera partita da Parigi raggiunse la capitale austriaca il lunedì 10 agosto e successivamente Costantinopoli il venerdì 14: un percorso senza difficoltà (fig.3a)… mentre la lettera impostata ad Ancona il mercoledì 22 luglio arrivò nella capitale ottomana solamente il 31 del mese (fig.3b)!
L’interpretazione, la più ragionevole, fa pensare che la lettera non sia giunta a Vienna in giusto tempo per la partenza del venerdì 24, e quindi abbia dovuto aspettare la partenza successiva del lunedì 27 seguente.
Fig.3a
|
Fig.3b
|
Bolli apposti in transito ed in arrivo sulla lettera da Parigi (3a), in arrivo sulla lettera da Ancona (3b). |
Precisiamo che a quell’epoca l’ufficio austriaco di Costantinopoli, collocato nel quartiere di Pera presso l’ambasciata austriaca, disponesse di quattro timbri nominativi diversi (sopra ne sono riprodotti due esemplari).
E la nave va…
Spedire una lettera “via di terra” per Costantinopoli derivava dunque sia da una scelta personale che dall’opinione che questo piccolo tratto di ferrovia nella Dobrugia permettesse di velocizzare l’inoltro della corrispondenza.
In realtà, spesso, la preferenza veniva data alla via di mare e malgrado l’incontestabile maestria sugli oceani dell’Inghilterra (fig.4), bisogna riconoscere che le due sole amministrazioni postali europee in grado di servire, attraverso la “via di mare”, la capitale ottomana erano le poste francesi ed austriache.
L’Amministrazione francese assicurava dal 1837 servizi postali regolari a mezzo piroscafi in partenza da Marsiglia. Nel 1851 affidò questo servizio alla neonata Compagnia Convenzionata delle Messaggerie Nazionali (poi, con la salita sul trono di Napoleone III, Imperiali ). Anche la compagnia del Lloyd Austriaco, dal 1837, iniziò ad assicurare collegamenti marittimi con i porti del Levante, tra cui Costantinopoli.
|
Fig.4 – Illustrazione del giornale The Illustrated London News (6 luglio 1844):
il piroscafo postale inglese proveniente da Alessandria d’Egitto davanti a Marsiglia, con la “Valigia delle Indie” a bordo.
(The mail packet from Alexandria, off Marseilles – the indian mail on board). |
La consultazione delle tavole di marcia dei vapori postali, pubblicate da Raymond Salles ed in parte da Umberto del Bianco (si veda la bibliografia), ci permette d’identificare la nave e di trovare l’orario che le lettere avrebbero potuto seguire con l'inoltro “via di mare” e così di paragonarne le risultanze con l'alternativo percorso con la “via di Kustendje”. Il risultato è formalizzato nella tabella comparativa di figura 6.
|
Fig.5 – Il piroscafo AMÉRIQUE delle Messageries Impériales francesi |
Da Parigi la lettera impostata l’8 agosto sarebbe dovuta essere instradata verso Marsiglia, ma... il vapore AMERIQUE (fig.5) lasciava il porto francese per Costantinopoli proprio quello stesso giorno ed il seguente vapore (il GANGE) sarebbe partito soltanto il 15 agosto… si comprende facilmente perché il mittente abbia quindi deciso di spedire la sua lettera “via di terra” anche se questa scelta comportava un costo superiore (1 Franc invece dei 50 centesimi con la via di mare), costo comunque ricompensato dalla minor durata complessiva di trasporto garantito in soli 6 giorni (7 giorni per la traversata Marsiglia-Costantinopoli), la “via di Kustendje” era davvero concorrenziale!
Da Ancona, il secondo mittente ha sicuramente fatto lo stesso calcolo: impostava la sua lettera il mercoledì 22 luglio, ma doveva aspettare il sabato 25 perchè un piroscafo del Lloyd lasciasse il porto austriaco di Trieste con destinazione la capitale ottomana: dopo scali a Corfù e Sira sarebbe arrivato a destinazione dopo 7 giorni di navigazione, cioè il sabato 1° agosto. Mentre con la “via di Kustendje”, poteva sperare nel transito a Vienna il venerdì 24 e nell'arrivo a Costantinopoli il martedì 28! Ma questo, stavolta, non avvenne, l’abbiamo visto…
|
(* Si veda l’episodio precedente per la presentazione delle due rotte terrestri).
Fig.6 - Tabella delle durate d’instradamento postale verso Costantinopoli nell’estate del 1863. Al termine indicato nell’ultima riga, si deve aggiungere il tempo d’inoltro verso Marsiglia, Trieste o Vienna. |
Epilogo
Nel 1866 fu inaugurato un nuovo tratto ferroviario (fig.7) per raccordare il Danubio ed il Mar Nero: questo permise di abbreviare ancora più il tratto di navigazione fluviale con uno sbarco a Routschouk invece che Cernavoda ed un imbarco marittimo a Varna invece che a Kustendje.
|
Fig.7 – la nuova ferrovia Routschouk/Varna (trattini azzurri) sostituirà progressivamente il collegamento fra Cernavoda e Kustendje (trattini rossi). |
Dopo solo 6 anni di “bons et loyaux services” il nostro tratto ferroviario precursore innovativo era già stato superato e quindi abbandonato dal transito postale negli anni 1870 (fig.8).
|
Fig.8 – Lettera da Costantinopoli per Genova, spedita il 21 maggio 1875: il mittente precisa in basso a sinistra dell’indirizzo “Via Varna”. Al verso i bolli di transito a Varna il 22, Vienna il 25 ed arrivo a Genova il 28. Seguendo la direzione della discesa del fiume, il tratto Vienna-Varna poteva essere compiuto in solo 2 giorni! (Asta Merkurphila). |
_____________________
Fonti
A/. Fonti a stampa dell’epoca propongono testimonianze di viaggi ed analisi delle infrastrutture e condizioni di trasporto. Gran parte di questi documenti sono accessibili “on-line”, spesso in francese, inglese o tedesco:
JOANNE Adolphe, Itinéraire descriptif (…) de l’Orient, Hachette, 1861.
MADDEN R.R., The Turkish Empire, TC Newby, 1862.
WALLACE Sigismond, Sur le Danube de Vienne à Constantinople et aux Dardanelles, Zamarski, 1864.
B/. Bibliografia:
DEL BIANCO Umberto, Il Lloyd austriaco e gli annulli marittimi dell’Austria-Ungheria, volume II, Milano, 1978.
FERCHENBAUER Ulrich, Oesterreich 1850-1918, Handbuch und Spezialkatalog, volume IV, Vienna, 2008.
JACOLIN Henry, « L’établissement de la première voie ferrée entre l’Europe et la Turquie. Chemins de fer et diplomatie dans les Balkans » in Revue d’histoire des chemins de fer, n°35-2006.
SALLES Raymond, La poste maritime française, tome II: “Les paquebots de la Méditerranée”, 1962.
SMITH Hans (FRPSL), The Austrian Post Offices in the Levant – Tchilinghirian & Stephen Revisited. Edizioni della Austrian Philatelic Society, 2013. |