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MARZO 1918: NASCE IL PRIMO SERVIZIO POSTALE AEREO… INTERNAZIONALE Parte seconda: fra Vienna, Budapest e Kiev con gli “assi” dell’aviazione… |
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VAI >>> ALLA PRIMA PARTE La provvisoria estensione del servizio Il successo di questa linea spinse le autorità a pianificare la creazione di un secondo servizio verso il porto ucraino di Odessa, ma soltanto il tratto Vienna – Budapest fu istituto e funzionò, per le corrispondenze civili, dal 4 luglio 1918. Le tappe successive avrebbero dovuto essere Arad, in territorio ungarico dell’Impero, poi Bukarest, capitale del Regno di Rumania occupato dal 1916 dalle truppe austro-tedesche ed infine il capolinea Odessa (fig.1).
Il 24 luglio, dopo soli 20 giorni di servizio (fig.2), fu sospesa la corrispondenza civile sulla linea Vienna – Budapest, due le ragioni: la prima perché il progetto di collegare Vienna ad Odessa fu abbandonato dati i tanti treni e carri circolanti fra Vienna e Budapest e quindi il mantenimento di un volo giornaliero fra le due città non si giustificava più. La seconda ragione che portò al definitivo abbandono del servizio scaturì dai due incidenti aerei avvenuti il 13 ed il 21 luglio nei quali tutto l'equipaggio, compreso il pilota e l'osservatore persero la vita: le autorità, visto il grande sacrificio umano e la pesante perdita economica, decisero di porre fine al progetto.
Documenti postali… e filatelici! I collezionisti dell’epoca realizzarono spesso documenti filatelici affrancandoli con l’intera serie di tre valori. Queste buste le ritroviamo oggi: ne vediamo una (fig.3) spedita da Vienna per Cracovia il 18 aprile 1918 e impostata a "Vienna 1" (unico ufficio della capitale abilitato a ricevere questo tipo di corrispondenza nei primi mesi), alle 4 del pomeriggio (ora del datario), quindi ormai perso il volo giornaliero partito all’alba, è stata inoltrata l’indomani con il volo del 19 aprile. Il timbro FLUGPOST (posta aerea) veniva sempre apposto in partenza al recto ed a tergo in arrivo. Un numero d’ordine era iscritto a matita, sulla soprascritta, dall’addetto postale.
Presentiamo ora le modalità, non semplici, d’affrancatura di questi documenti. La tariffa era composta da tre combinazioni ben distinte: a/. La tariffa base: cartolina (10 Heller) o lettera (15 poi 20 Heller dal 1° settembre 1918). Per un percorso Vienna / Lemberg (fig.4) una lettera era dunque affrancata per 4,15 corone, cioè: 0,15 (a) + 1 (b) + 3 (c = 1,50 per Vienna/Cracovia + 1,50 per Cracovia/Lemberg)!
Per quanto riguardava i voli in partenza da Budapest, le regole tariffarie dipendevano dalla parte ungarica dell’Impero che aveva la sua propria amministrazione postale. Due francobolli della serie ordinaria (Parlamento di Budapest) furono sovrastampati REPÜLO POSTA (posta aerea) e furono istituiti diritti specifichi più costosi (fig.5): a/. La tariffa base: cartolina (10 filler) o lettera (20 filler).
Quando l'aviatore fa il postino
La linea istituita fra Vienna e Kiev mobilitò per un periodo di oltre 6 mesi 14 piloti (fig.6) e 16 co-piloti osservatori, si davano il cambio per ogni tratto del viaggio: appena arrivato a Cracovia l’aereo da Vienna, la posta era trasbordata su un secondo aereo in partenza immediata e così via fino a Kiev: occorrevano dunque 3 aeroplani ed equipaggi successivi per inoltrare la corrispondenza. Gli aerei scelti erano del tipo Hansa-Brandenburg (fig.7), Knoller- Albatros e Oeffag C2.
Anche se diviso in tre tratti, il percorso rimaneva periglioso ed era talvolta una vera sfida: senza strumenti di navigazione (fig.8), aiutandosi con qualche cartina raffigurante le provincie nord dell’Impero, orizzontandosi con i fiumi e la rete ferroviaria, i piloti (fig.8) affrontavano i rilievi dei Carpazi ed i caprici del tempo, nebbie e temporali compresi. Una dozzina di voli furono verosimilmente interrotti, con atterraggio di emergenza, ma la linea Vienna – Kiev non conobbe vittime, al contrario di quella di Budapest di cui abbiamo riferito. Uomini ed amministrazioni postale e militare (figg. 9a e 9b) dedicarono sforzi non indifferenti per mantenere questo servizio nonostante il contesto di guerra e di difficoltà di rifornimento per petrolio e pezzi meccanici: comunque "...la posta doveva passare".
Epilogo Già all’inizio dell’autunno 1918 le armate alleate avanzavano nei Balcani, la loro pressione aumentava anche sul fonte italiano: la monarchia asburgica iniziava allora il suo sfaldamento e gli eventi militari e diplomatici avrebbero presto messo fine a questo servizio, che era il primo servizio aereo internazionale nel mondo: l’ultimo collegamento della linea Vienna – Kiev, per la posta civile, fu realizzato fra il 7 ed il 9 ottobre.
Bibliografia AGSTNER Rudolf, Von Kaisern, Konsuln und Kaufleuten : Oesterreich und die Ukraine, LIT Verlag, 2011. BLUFFIELD Robert, Over Empires and Oceans : Pioneers, Aviators and Adventurers, Tattered Flag, 2014. FERCHENBAUER Ulrich, Oesterreich, 1850-1918, Katalog und Handbuch, Volume 2, 2008. KUZYCH Ingert, “The World’s First Regular and First International Airmail Service”, in A Celebration of Austrian Philately, APS, 2008. Illustrazioni senza riferimento nella didascalia: archivio e collezione dell’autore.
Addendum Censire le corrispondenze trasportate su queste linee aeree è stato lo scopo di numerose e certosine ricerche. Ingert Kuzych propone le stime sotto elencate, arrotondandole:
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