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L’ASSEDIO DELLA FORTEZZA DI PRZEMYSL |
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(Seconda parte: la posta deve passare!)
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Abbiamo presentato, nella precedente puntata, la situazione strategica della fortezza austriaca di Przemysl. Per ben due volte essa fu accerchiata e poi assediata dalle truppe russe (fig.1): la prima, dal 18 settembre al 10 ottobre 1914, la seconda dal 7 novembre 1914 al 22 marzo 1915.
Gli aeroplani alla riscossa Durante il primo assedio, un aeroplano pilotato dagli aviatori tenente Taussig e capitano Raabl, lasciò Neu-Sandez (1), sede del Comando generale delle Armate austro-ungheresi, per raggiungere il giorno successivo, 1° ottobre, senza incontrare alcuna difficoltà, la fortezza. Il volo di ritorno, eseguito il 6 ottobre, fu più movimentato: non volando ad una altitudine sufficientemente alta, l’aeroplano fu bersaglio del fuoco nemico, tuttavia riuscì a salvarsi ed anche ad atterrare in territorio austriaco! Separatosi da Taussig, affidatolo alle cure di un medico perché ferito, Raabl proseguì il percorso ricorrendo al noleggio di un’automobile, riuscendo così a portare a compimento la missione presa in consegna recapitando a Neu-sandez, presso lo stato-maggiore, il sacco di corrispondenza che avevano trasportato lui e Taussig. Si trattava essenzialmente di posta di servizio, ma anche un centinaio di cartoline spedite da qualche fortunato ufficiale della guarnigione. Queste corrispondenze sono oggi rarissime!
Tra il mese di dicembre 1914 ed il mese di marzo 1915, undici altri voli si succedettero con successo. Con l’ordinanza N°9 del 4 gennaio 1915, il Commando della fortezza decise di regolamentare la spedizione della corrispondenza: fece stampare cartoline su carta sottile colorata in diversi tinte. Fu permesso spedire, al costo di 50 heller, una cartolina per ufficiale, ed una cartolina per 5 soldati. Queste cartoline erano del consueto tipo Feldpostkorrespondanzkarte ma, per controllarne la vendita, vi furono apposti tre timbri (fig.3): una numerazione al datario, ma talvolta scritta anche a mano, la dicitura Fliegerpost Przemysl / JÄNNER 1915 nel mese di gennaio, poi semplicemente Fliegerpost Przemysl / 1915 ed, infine, il timbro circolare di controllo dell’amministrazione postale a Przemysl IX / 54.
Proponiamo l’elenco dei voli successivi:
Il 22 marzo 1915, la fortezza si arrese al nemico e le prime truppe russe, composte da cosacchi, fecero la loro entrata nella città. L’aeroplano di Stanger e Lehman decollò all’ultimo momento insieme ad un secondo aereo pilotato da Melc e Junker… purtroppo questo ultimo fu costretto ad un atterraggio di emergenza in zona russa. I due aviatori distrussero gran parte della corrispondenza trasportata, soprattutto di servizio, le rimanenze furono recuperate dai Russi… che le fecero proseguire affidandole alla Croce Rossa. La cartolina cui segue la riproduzione (fig.4) è stata scritta il 3 marzo 1915 e fu caricata sull’aeroplano di Stanger e Lehman, al momento della resa della fortezza. E’ una testimonianza dell’ultimo volo effettuato con successo da questi aviatori che sfidarono l’artiglieria russa per il trasporto della posta…
Non basta l’aeroplano… Per offrire una completa ed esaustiva informazione, dobbiamo aggiungere che il comandante della fortezza, il generale Kusmanek, decise di ricorrere anche all’aiuto del 3° Reggimento d’artiglieria “Principe Kinsky”: il 19 marzo 1915, poco prima della resa della piazzaforte, 4 palloni, utilizzati solitamente per l’osservazione delle linee nemiche e l’aggiustamento del tiro dei canoni, si alzarono in volo (fig. 6).
Prima di questo ultimo tentativo, il reggimento d’artiglieria aveva sperimentato anche un altro modo di spedizione della posta: i soldati avevano fabbricato piccoli palloni di carta e tela che potevano trasportare dalle 500 alle 3000 cartoline. Vendute in modo ancora più limitato, le apposite cartoline recavano la dicitura Ballonpost invece di Fliegerpost (fig. 7).
Nel mese di gennaio 1915, risulterebbe che 5 palloni (fig. 8) furono lanciati… La distanza da superare, per oltrepassare le linee russe, era di 120 chilometri, da sommare al rischio di essere a repentaglio del vento… L’Amministrazione della posta da campo aveva fatto inserire, in ogni pacco di cartoline, una banconota da 10 corone ed un foglio di avviso chiedendo, a chi avesse trovato il pallone e le corrispondenze, di affidare il pacco all’ufficio postale più vicino! Tre palloni furono effettivamente ritrovati in Austria-Ungheria in marzo, maggio e giugno 1915 e le loro corrispondenze furono instradate fino a destinazione. Inutile precisare la rarità di questi documenti!
Documenti postali… e storici La storia postale dell’assedio di Przemysl non si deve limitare allo studio di queste cartoline spedite via aerea a mezzo aeroplani e palloni, pur ribadendone la loro indiscutibile preziosità documentale. Per completezza di studio, è imprescindibile esaminare anche il trattamento della posta da parte degli uffici stessi della fortezza…
Dopo la resa della fortezza il giorno 22 marzo 1915, in conclusione del secondo assedio, tutti i soldati ed i loro ufficiali, l’abbiamo detto, furono internati in Siberia. Gli addetti degli uffici postali da campo N° 7, 152 e 159 furono anch’essi deportati ed il materiale postale cadde nell’oblio. I Russi occuparono Przemysl per 2 mesi, prima di essere cacciati da una offensiva combinata fra truppe austriache e bavaresi (fig. 12) all’inizio del mese di giugno. La città, definitivamente liberata (fig. 13), diventò la testa di ponte che permise la riconquista della provincia di Galizia (fig. 14).
FONTI Keith TRANMER, “The Siege of Przemysl” in Austro-Hungarian Army Post offices 1914-1918, 1973. Un testo da considerare opera fondamentale: l’autore fu il primo a documentare gli avvenimenti storico-postali dell’assedio della fortezza negli anni 1960-70. Ulrich FERCHENBAUER, Österreich, Handbuch und Katalog, 2008, volume II. E’ il catalogo enciclopedico di riferimento per la filatelia austriaca fino al 1918: il lettore vi troverà la riproduzione dei vari tipi di timbri usati su queste cartoline viaggiate via aerea. L’ARGE Feldpost Österreich-Ungarn, “Circolo di studio delle Posta da campo dell’Austria-Ungheria” del quale l’autore di questa rubrica è socio, ha dedicato un intero capitolo del numero 122 della sua rivista (Rundbrief), all’assedio di Przemysl. In questo lavoro si trovano i dati i più recenti ed affidabili grazie al lavoro di Alexander KUSTAN. Documenti postali viaggiati Collezione dell’autore. |
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