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DILIGENZA PROFESSIONALE O… NO!


Dopo le due ultime storie postali che ci hanno portato oltre Panama, nell’oceano Pacifico, a Valparaiso e ad Hawaï, siamo oggi di ritorno in Europa. Dopo le vicissitudini vissute per trovare la corvetta Eurydice o per tassare una lettera arrivata dall’ Europa, penserete che lo smistamento e l’inoltro della posta, sul vecchio Continente, fossero sicuramente più semplici ed efficienti, invece…

 

ATTO I

Nel mese di novembre 1887, la ditta Jos. Rangheri & Co, collocata a Praga, nella Boemia al tempo austriaca, spedisce una cartolina a Nîmes (Francia), indirizzata al signor Planchon. Per una corrispondenza semplice a carattere commerciale, il sistema più pratico è utilizzare un intero postale (innovazione austriaca del 1869!): non occorre incollare un francobollo e di chiudere la busta: velocità, efficienza!

La cartolina è impostata il 12 novembre 1887 presso l’ufficio principale di Praga (1), ma l’intero scelto è il modello per la corrispondenza interna, cioè alla tariffa di 2 Kreuzer invece del modello prestampato a 5 Kreuzer per l’estero! Questo errore, in un primo tempo, non produrrà alcuna conseguenza: la dicitura NÎMES (2) non risulta ben decifrabile all’addetto postale, che la legge come… NIEMES, città al nord di Praga (denominata Mimon in lingua ceca), dove l’intero arriva l’indomani 13 novembre (3) !!

 

ATTO II

Ma, come era ipotizzabile, a NIEMES, non risiedeva nessun signor Planchon e quindi non poteva essere rintracciato per la consegna! Rileggendo l’indirizzo, si comprende allora che l’intero era destinato alla Francia, sottolineandone la parola Frankreich (4), ma dato che era stato insufficientemente affrancato, si doveva rintracciare il suo mittente a Praga (retour) (5) per fargli apporre una affrancatura complementare: noch 3 Kr (6), “ancora 3 Kreuzer”.


ATTO III

La corrispondenza viene quindi rispedita a Praga dove arriva l’indomani 14 novembre alle 10 della mattina: 10.V(ormittag) (7), ed è prontamente restituita allo speditore con la corrispondenza del mattino! L’impiegato, disattento, della Rangheri & Co, aggiunge quindi i 3 Kreuzer mancanti, che saranno annullati nella medesima giornata del 14 novembre alle 5 della sera (8). L’ufficiale postale prende la giusta precauzione di cancellare a matita blu le iscrizioni apposte in precedenza a Niemes (noch 3 Kr e retour): la nostra cartolina può pertanto allora prendere il cammino verso la Francia dove arriva infine il 17 novembre 1887 (9) !

Atlante Mc Nally, 1889


EPILOGO

Questo tipo di documento/testimonianza, non raro ed insolito nelle nostre collezioni, dà prova della tanto decantata “efficienza” dei servizi postali “di una volta”, rinforzando il severo pregiudizio che, talvolta (o spesso?), ci accompagna quando incontriamo i nostri odierni servizi postali… Concluderò con ancora due altri interi postali dello stesso genere, che mostrano, qualora ce ne fosse il bisogno, che forse ci illudiamo un po’ quando elogiamo i “bon vieux temps”, come diciamo in francese!

Marzo 1890: il signor Planchon riceve ancora una cartolina austriaca (intero alla tariffa interna)… questa volta però l’addetto postale risolve direttamente apponendo il timbro di tassazione senza preoccuparsi di fare aggiungere dal mittente i 3 Kreuzer mancanti! In basso a sinistra troviamo perciò il timbre-taxe francese dei 10 centesimi pagati dal destinatario.

12 aprile 1888: da Cracovia (provincia austriaca di Galizien) è spedito lo stesso inidoneo tipo d’intero, stavolta per il Portogallo, dove arriva il 17… senza che compaia il segno di una qualsiasi tassazione !!

 

ILLUSTRAZIONI

Documenti postale: collezione dell’autore.