§ 3 – Seguito con questo paragrafo a mostrare le Mail Art realizzate su Modelli 23-I (e cartoline illustrate), nella quasi totalità realizzate “per associazione di idee” o con curiosissimi ritagli di stampa.
Si tratta di tutti “collages”, di Mod. 23-I realizzati, come di dice oggi, mediante “decoupage”; non ho vergogna di dire che possa trattarsi di arte povera; ma è la verità: niente pastelli colorati, niente acquarelli, niente colori ad olio, solo carta ritagliata e incollata, per fine ludico..

Ho già mostrato ai lettori de IL POSTALISTA altre mie opere simili nei due precedenti paragrafi e col presente mi ripeto; proprio col presente supero i 100 documenti mostrati; a dire il vero di cosine simili ne ho il triplo, e seguitare a mostrare le mie (ormai) vecchie Mail Art sono certo che non sia un abuso della pazienza e della benevolenza del Direttore Monticini e dei lettori: si tratta di tutti invii molto particolari.

C’è stato chi mi ha chiesto il perché di tante Mail Art su Mod. 23-I; ormai da qualche tempo mi autoconsidero uno specialista di Avvisi di Ricevimento, perché per motivi di lavoro sono stato costretto a spedire tantissime Raccomandate A.R. e quindi, dal momento che i Mod. 23-I ritornavano in mie mani, come dire, mi sono dato da fare ed ho fatto lavorare chi mi aiutava (ed era capace).

Oggi che i Mod. 23-I tornano a casa anonimi, senza bolli, spesso perfino senza i trattini della codifica per la distribuzione, cosa posso più mettere il Album? Gli Avvisi bianchi e immacolati al recto di oggi li conservo, qualcuno di essi mi permette perfino di riporlo in collezione, ma per eventi che sono al “verso”, sul retro, a causa di curiosità o anomalie di consegna e distribuzione, così il ricordo dei bei tempi dei 23-I rossi, ocra o bianchi e affrancati diventa struggente.

Termino con rimpianti e lamentele ed inizio a mostrare ai lettori quanto appresso; dominato i Mod. 23-I e c’è una sola cartolina illustrata (solo recto).

Antonio Rufini
28-08-2023