MEMORIE
di Antonio Rufini

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Memorie di un anziano collezionista di storia postale (LII parte):

IO E LA SACRA SINDONE DI TORINO

Antonio Rufini

Ho già raccontato che negli anni ’80 acquistavo sotto costo interi fogli di francobolli italiani comprati all’Ufficio Filatelico di Roma da un poveretto che si era illuso di poterci fare una speculazione.
Acquistai un foglio intero del francobollo anno 1978 (Sassone n. 1426) da £. 120 dedicato al quarto centenario della traslazione della Sacra Sindone di Torino e l’ho usato postalmente in specie per invio di lettere Raccomandate e dei relativi Mod. 23-I (Avvisi di Ricevimento); però qualche valore alla fine mi rimase a causa della difficoltà di usarlo su buste da lettera da raccomandare a fine anni ’80 (valore troppo basso).

Possedevo, pure, un paio di Cartoline Postali di Stato della Repubblica di Sam Marino edite lo stesso anno 1978 per la medesima ricorrenza (Filagrano n. C45), cartoline postali nuove regalatemi, assieme a tantissime altre, dal mio indimenticabile amico Tobia che gestiva un negozio di filatelia e numismatica; al recto delle due cartoline della R.S.M. era riprodotto il volto della Sacra Sindone e il verso era completamente bianco; ne mostro il recto di tale Cartolina dato che solo codesto “recto” ebbe importanza per me:


Il 18 aprile 1998 Posteitaliane emise un bel valore da £. 800 per il quinto centenario della costruzione del Duomo di Torino in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone (Sassone n. 2339); di quel valore ne acquistai 5 pezzi (una quartina + sciolto).
Solo qualche tempo dopo realizzai che potevo usare il valore anno 1998 assieme a quelli anno 1978 rimastimi inusati per fare un bell’invio personalizzato.

Quando mi ci misi a pensare mi rammentai anche della Cartolina Postale di Stato della R.S.M. e così la sfilai dall’album per provare ad usarla postalmente; l’ho fatto impiegandola quasi fosse un semplice supporto di cartoncino ed ho dovuto aggiungere, oltre ai due valori in quartina (i Sassone nn. 1426 e 2339), qualche altro francobollo per arrivare alla tassa postale precisa per invio raccomandato di primo porto di allora, £. 4.000; gli 11 valori usati hanno occupato quasi tutto il verso della Cartolina di Stato della R.S.M., originariamente dedicato alla “scrittura” dell’ipotetico mittente, lasciando un rettangolino di spazio, in basso a destra, per il nominativo e l’indirizzo del destinatario (cioè io medesimo) manoscritto.

L’oggetto così composto lo affidai per l’invio a mia moglie, per la relativa spedizione da fuori città. Mia moglie e le sue amiche, ai tempi di Elementari e Medie di mia figlia Carla, erano solite andare a prendere cappuccino e cornetto a Fregene (Comune di Fiumicino) in un bel Bar fronte mare, e anzi lei e le amiche, fin verso le ore 12, usavano ivi spiaggiarsi in gruppo, quasi fossero delle “Balenottere Comuni del Mar Tirreno”(1) che avessero perso il senso dell’orientamento a causa dei Sonar delle moderne barche da pesca, ma loro in attesa, al caldo sole primaverile, dell’uscita da scuola, dopo le ore 13, dei rispettivi figli; e lì: chiacchiere futili e pettegolezzi senza ritegno, fregandosene delle incombenze domestiche mattutine nelle loro abitazioni. Mia moglie poteva permetterselo: a casa nostra, cioè nell’appartamento al piano di sotto, aveva sua madre, mia suocera, più matura rispettivamente di 30 e 20 anni della figlia e di me e la quale all’epoca navigava tra i 70 ed i 75 anni, ancora attivissima, laboriosa ed estremamente dedita e disponibile verso le sue discendenti di sesso femminile, quasi fosse un’anziana elefantessa africana “matriarca” e capobranco di sole femmine.

L’invio lo mostro fronte/retro:

 

Usai mia moglie forse a sproposito: l’Ufficio Postale di Fregene non era in massimo di precisione filatelica che potesse sperarsi e mi pare che non lo sia, peraltro, nemmeno oggi dato che l’utenza “posta” in Internet tantissime lamentele su tutti i suoi servizi senza esclusioni; però quell’Ufficio non era dotato di Macchina affrancatrice Citis, accettava ancora (anno 1999) le raccomandate manualmente e per codesto invio non volevo l’impronta di A.M., che altrimenti la spedizione l’avrei fatta da vicino il mio ufficio, da Via Alessandria e a Fregene mia moglie ci andava spessissimo, con la sua vecchia e quasi immortale Renault R5 TL, per fare gruppo con le altre sue scioperate amiche; io invece avrei dovuto impiegare una mezza mattinata, forse più, sottraendola al lavoro……

Esaminiamolo, quindi, quel vecchio invio.
E’ stato accettato dall’U.P. di 00050 Fregene con numeratore in cartella a 3 scatti (col nome dell’Ufficio) in data 9/4/1999; nove valori sono stati obliterati con B.T.C. e due dal numeratore in cartella; per fortuna la quartina da £. 800 non ha avuto il solo bollo al centro ma anche due di congiunzione (a sinistra); la Cartolina è stata recapitata da Roma A.D. il giorno 12 successivo; il mittente è stato scritto sul recto della Cartolina della R.S.M. e il valore della Cartolina, correttamente, non è stato obliterato da Roma A.D. che ha messo il bollo (manuale) della distribuzione in basso; peccato la bollatura in accettazione, un pochino leggera e con inchiostro color rosso, nonostante il fatto che l’Ufficio accettante dovesse avere anche un flacone di inchiostro nero grasso (quello col quale venne umettato il feltro del numeratore in cartella che, se anche fosse “auto inchiostrante”, doveva comunque inchiostrarsi periodicamente).

Per me si tratta di un bell’oggettino postale; chissà cosa potrebbero pensarne i rigorosissimi cultori di maximafilia? Non accadrà mica che storceranno il naso disgustati ?
Certo non è stato inviato dalla Repubblica di San Marino (i francobolli erano italiani…..) e nemmeno da Torino (ove è conservata la Sacra Sindone); poi la data di spedizione è di un anno quasi esatto posteriore alla data di emissione del francobollo da £. 800; comunque i valori dedicati alla Sacra Sindone (le due belle quartine) furono in associazione di idee tra di essi e con la Cartolina della R.S.M. e questo a me è stato sufficiente per giustificare la modesta spesa di £. 4.000, cioè un po’ meno, dato che i valori da £. 220 in quartina li avevo acquistati forse al 50% del facciale.

Supposi, così, di aver valorizzato la Cartolina della R.S.M., molto comune nonostante i 40 e più anni dall’edizione e che nuova, ancor oggi, ha un valore bassissimo, irrisorio; e la valorizzazione non è solo l’invio per Raccomandata, come prevedono tutti i Cataloghi di Interi Postali per conferire un plus valore all’”intero”, ma anche i francobolli impiegati in quartina e, mi ripeto, in associazione di idee fronte/retro con la Cartolina stessa.
L’invio non lo feci per Raccomandata con A.R. (non ce ne era bisogno) anche perchè ebbi paura che la “spillatura” metallica del Mod. 23-I sulla cartolina della R.S.M. potesse danneggiarne i bei valori incollati e con l’ulteriore preoccupazione del successivo distacco che avrebbe potuto ulteriormente danneggiare il cartoncino della Cartolina ed una delle due quartine; ho conservato il relativo Mod. 22-R (anch’esso col numeratore in cartella).
Si, lo so e me ne rendo conto benissimo: l’invio è stato spudoratamente “filatelico”, ma è particolare, molto personale e forse unico. Al recto avrei potuto mettere i dati del mittente sotto la dicitura “CARTOLINA POSTALE” tra l’immagine della Sindone e la stampa del valore della R.S.M., scrivendo un piccolo testo più in basso del tipo “buon lavoro + firma” o simili; comunque la cosa non avrebbe mutato né più né meno il carattere filatelico dell’invio; però la Cartolina raccomandata ha veramente circolato, non è un semplice cartoncino o una cartolina illustrata “ricordo” (con numero massimo “garantito”) edita ad hoc e col suo francobollo “a tema” per una manifestazione o ricorrenza o commemorazione e col bollo annullatore (di gomma) creato appositamente per la manifestazione stessa; e non è nemmeno una FDC! Ha viaggiato sul serio: da Fregene al C.M.P. di Roma Aeroporto e di lì a Roma A.D. (Stazione Termini) per poi essere consegnata al mio portinaio di allora dal portalettere di zona (Via Nomentana-Via Tagliamento) !

Qualche collezionista avrebbe potuto inviare la Cartolina della R.S.M. incollandovi il valore del 1998 con la Sacra Sindone a fianco del valore da £. 120 stampato a colori, imbucandola in Italia ed augurandosi una buona bollatura del C.M.P., cioè che colpisse il £. 120 (stampato) ed il £. 800 (incollato); spero tanto che qualcuno possa averlo fatto; non sarò stato l’unico a pensare di collegare quel francobollo con quella Cartolina!
Ho scansionato la Cartolina (vergine) della R.S.M. e l’invio (recto/verso) a 600 DPI che spero siano sufficienti per visionare il tutto al meglio.
I lettori non considerino blasfemo il titolo di questa mia memoria, dato che la Sindone di Torino è da ritenere che sia un normalissimo oggetto di culto, come un’antica icona e non una vera e propria reliquia sacra.
M’auguro che questa Cartolina Postale raccomandata qui mostrata, dopo di me, non vada dispersa o cestinata oppure le due quartine scollate e messe in una qualche collezione di “usati”; ad aprile del prossimo 2099, a 100 anni dalla spedizione, il futuro possessore cosa ne penserà ?
Ed i lettori de IL POSTALISTA cosa ne pensano (a 24 anni data, quasi un quarto di secolo, dall’invio e circolazione) ?
Saranno graditi commenti, approvazioni e critiche, anche via e-mail (il Direttore Monticini sono anni che fa da trait d’union tra noi lettori de IL POSTALISTA……).

 

NOTA:
1) Sul tipo, tanto per dare un’idea, della balena del libro “Pinocchio” di Collodi

Antonio Rufini
12-11-2022

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