MEMORIE
di Antonio Rufini

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Memorie di un anziano collezionista di storia postale (XV parte).
Ricordi del corso prioritario
Antonio Rufini

§ 3 – CARTOLINE CON PSEUDO “OBLÒ”: Nell’estate dell’anno 2000 fui in vacanza a Riccione con la famiglia: una cosa normalissima per una famiglia normale, in pensione completa all’Hotel Taunus*** (sì: tre stelle). Nel salotto dell’albergo, su di un étager, pieno di pubblicità cartacea varia (discoteche, sale da ballo, birrerie, ristoranti, pizzerie, sale-giochi, sexy-shop, Aquafan, Italia in miniatura, Mirabilandia di Savio-Ravenna, estetisti e parrucchieri e chi più ne ha più ne metta) trovai un mazzetto, spesso quattro dita, di cartoline a colori gratuite delle Poste, misura cm. 16,8 x cm. 12, da personalizzarsi nella finestra fotografica, con tre diversi disegni (1) e pubblicità, tutte da spedirsi per Posta Prioritaria Mi informai con la moglie del proprietario dell’albergo ed ebbi risposta che le cartoline, a disposizione degli ospiti, erano state lasciate ad inizio stagione turistica dalla portalettere e che la stessa cosa era stata fatta per gli altri alberghi lì attorno.

Io non me lo feci dire due volte e presi due dita di cartoline dal mazzetto presente in loco e me le riportai a Roma, non dando molta importanza alla cosa dato che i depliant e le cartoline delle Poste sapevo che venivano stampati in centinaia di migliaia di esemplari e che, quasi sicuramente, le avrei trovate anche negli Uffici della mia città o allo sportello filatelico. Oltretutto non avevo foto da inserire nelle cartoline, perché, per inveterata abitudine, i rullini 35 mm. delle foto scattate durante le vacanze, li avevo sempre fatti sviluppare a Roma e, dopo la visione dei provini, ne facevo stampare gli ingrandimenti dai negativi che meglio avevo realizzato.

E così fu. A fine settembre con in mano le foto stampate (quelle al bromuro d’argento dell’epoca) provai a metterne quattro nelle cartoline con riquadro, togliendo il foglio interno al silicone e rimuovendo il rettangolo del riquadro già con tratteggiatura per facilitare l’operazione, ma non ne feci nulla perché con lo spessore delle foto, leggermente arcuate dopo i bagni di fissaggio e lavaggio, l’incollaggio veniva male: il collante sui bordi interni delle cartoline non era il meglio che potesse sperarsi, non era a prova di rimozione come, per esempio, quello delle alette dei Mod. 23-I nuovo tipo (bianchi, da cm. 9 x 16); avrei dovuto mettere, prima della spedizione, dei punti metallici sui bordi delle cartoline per fissare bene le foto interne e non farle venir via nel trasporto e lavorazione nel CMP, ma così, anche rientrando nel peso di 20 gr., avrei superato il primo porto perchè i punti metallici sarebbero stati incompatibili con la bollatura automatica, non passando sotto le obliteratrici dei CMP. Quindi, coi miei tempi (lunghi), feci stampare a colori 4 foto in copisteria, ma su carta normale A/4 da 80 gr. al metro quadrato, idonea da inserire nelle cartoline e che non interferiva affatto con l’incollaggio. Alla fine la prima cartolina così realizzata ed un pochino personalizzata, l’ho fatta partire dal Chiosco Giubileo di San Paolo fuori le mura col suo bel valore di Posta Prioritaria obliterato con bollo speciale del Grande Giubileo a data del 29/10/2000. Le mostro, sia quella nuova con le istruzioni nel riquadro da rimuovere, sia quella circolata fronte/retro.

 

PRIMA CARTOLINA, FRONTE/RETRO: INDIRIZZATA ALLA SORELLA DI MIA SUOCERA, CON ME CONVIVENTE. CONSEGNATA AL CHIOSTO GIUBULEO NEL POMERIGGIO DEL 29 OTTOBRE È STATA RECAPITATA IL GIORNO 2 NOVEMBRE (BOLLO TONDO DELL’UFFICIO DISTRIBUTORE “ROMA BELSITO” AL RETRO) AL RETRO LA CORNICE NON HA DISEGNO.

Per le altre tre attesi l’occasione propizia per spedirle da un po’ lontano dalla mia città, anche per “saggiare” il Prioritario e non avere tutte bollature di Uffici Romani o del CMP di Fiumicino. Il giorno 26/1/2002 (sabato) fui a Brindisi e dall’Ufficio Postale locale (“72100 BRINDISI CENTRO-7”) feci partire le cartoline (2) per Roma e chiesi ed ottenni in Posta che il guller d’ufficio fosse impresso anche al verso delle tre cartoline, ma in modo che colpisse sia il bordo che la foto interna stampata su carta, così che non potesse pensarsi, in futuro, di sostituire la foto con altre immagini. Da Brindisi sono tornato a Roma il giorno seguente 27 gennaio con l’aereo e il martedì successivo, in ufficio, ho trovato anche le belle cartoline spedite. Le mostro tutte e tre “inusata” e circolata, fronte/retro: La terza cartolina illustrata partita da Brindisi, è stata invece recapitata a mia suocera, con me convivente, il lunedì.

Detto per inciso, le quattro cartoline gratuite qui nella mia città non si sono mai viste, eppure Roma è una delle tre mete turistiche, delle tre città d’arte più visitate d’Italia; insomma è di sicuro un luogo di turismo e di villeggiatura; però è ormai acclarato che dette cartoline siano state distribuite in altre mete di villeggiatura: non sono riuscito ad appurare quali, se mare, monti o laghi; di certo c’erano a Riccione, al mare, sul resto buio assoluto.

Ignoro quante persone possano aver usato le quattro cartoline gratuite e personalizzabili che ho mostrato. Già nell’anno 2002 stava scemando l’uso, il vezzo di spedire ad amici e parenti, dai luoghi di vacanza, le cartoline illustrate. Difatti i costi (francobollo da € 0,41 + costo della cartolina che, se vera fotografia, “mungeva” il mittente di un altro euro; tutto ciò per una “illustrata normale” mentre la “prioritaria” costava d’affrancatura £. 1.200, € 0,65) avevano allontanato i giovani da questa abitudine, da codesti invii postali, ormai centenari. Al resto avrebbe pensato, rectius ci ha pensato passetto su passetto l’elettronica, cioè i cellulari che inviano immagini e video e coi quali, dai luoghi di vacanza, possono oggi farsi anche videoconferenze; e senza contare Posteitaliane che, da parte sua, non fa più bollare nulla in loco, nei posti di villeggiatura, ma solo nei CMP e quindi non c’è più interesse a spedire da Rapallo o da Forte dei Marmi i saluti con gli “io sto qui” per far giungere agli amici tante cartoline con gli annulli del CMP di Genova o di Firenze e talvolta anche del CMP di Fiumicino!.

Le altre mie cartoline non utilizzate, ancora “vergini”, sono inutilizzabili: il Corriere Prioritario è finito; ora ci sono POSTA1 e POSTA4. Fine di un’altra bella storia a tema “Posteitaliane”. Non sono capace di convertire la mia tastiera in alfabeto “greco” moderno e quindi sono costretto a scrivere secondo pronuncia: “PANTA REIN” (il verbo dovrebbe scriversi “rei” ma la enne finale è “eufonica”; traduzione in italiano: “tutto scorre, tutto passa”)!
C’è anche un altro motivo per il quale io abbia mostrato le mie cartoline iperpersonalizzate (tutte con immagini di mia figlia). Quando qualche anno dopo i fatti uscì il Catalogo Enciclopedico Italiano, all’epoca diretto dal Prof. Ferrara di Pescara, al capitolo sulle cartoline personalizzabili lessi che la “serietta di 4”, sia nuova che circolata, non era valutata, perchè abbastanza rara (così: C.E.I. 2004-2005 pag. 457)! Ma come, se io a Riccione ne avevo trovato un mazzetto spesso 4 dita e in tutti gli altri esercizi analoghi (alberghi e pensioni) ne dovevano essere state distribuite altrettante e a quintali? E forse la stessa cosa, la distribuzione alberghiera, si verificò di certo negli altri Comuni della riviera romagnola Sud (Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano, Riccione, Rimini) nell’ambito della Direzione Provinciale delle Poste proprio di Rimini, tutti Comuni rivieraschi nei quali operavano a decine o centinaia le Aziende alberghiere! E per gli “altri” luoghi di villeggiatura in Italia?

Non sarà stato mica che le povere cartoline gratuite e personalizzabili, finite le vacanze e non usate affatto dai vacanzieri e dai turisti, siano anch’esse finite, ma nei cassonetti della raccolta differenziata “carta e cartone”?

Qualche lettore de IL POSTALISTA, informato, o che collezioni le cartoline <sia nuove che circolate>, edite dalle Poste, per favore, mi scriva che non è stato così!
Ultima confessione: dal 2002 ho messo le cartoline “vergini”, che mi sono restate in mano (tante), nella mia gigantesca cedolista a colori che ho inviato (prima con vari CD e poi sono stato costretto ad aggiornarmi: con due DVD) a tanti corrispondenti (3); ho fatto scambi di tante cose diverse con tutta Italia, ma nessuno me le ha mai chieste, non dico da scambiare o acquistare ma nemmeno a voce, per informazione o per semplice curiosità.
Tra 30 anni io non sarò più a questo mondo e le cartoline avranno 50 anni di vita, non sarà poi tanto ma nemmeno poco dato che mezzo secolo è sempre mezzo secolo, non è una bazzecola, non è una bagattella: qualche catalogo di Storia Postale ne tratterà?
Speriamo !

 

 

- 1) Più avanti citerò il C.E.I.; lì si parla di 4 disegni, ma io ne ho trovate 3 con disegni diversi ed una senza disegno, solo riquadro (bordo) in colore giallo.

- 2) Tutte personalizzatissime, con surplus di etichette (sperimentale e normale) del Corriere Prioritario e tutte colpite dal bollo dell’Ufficio.

- 3) Un tempo erano veramente tanti. Trovavo i nominativi sul mensile a cui fui abbonato per anni, edito a Genova in formato tabloid, “Word Collections News” che purtroppo, dopo la scomparsa dell’Editore e Direttore Beppe Barnao non si pubblica più. Dopo la morte del Barnao i suoi eredi, cosa che ha dell’inverosimile, mi restituirono parte dei soldi che avevo versato con c/c postale per l’ultimo anno di abbonamento interrotto a metà: evento, comportamento da “persone” correttissime veramente d’altri tempi! Su quel periodico gli annunci di “scambisti” erano, mi pare, o gratuiti o fatti a prezzi ultra stracciati; chissà se per tale motivo erano tanti e, forse, quaranta, trenta o venti anni or sono i collezionisti di Storia Postale erano più di oggi! I numeri rimastimi di quel bel mensile li ho fatti rilegare in tre volumi con dorso di 4,5 centimetri; ogni tanto ne apro uno e rileggo qualcosa ma poi smetto perché a vedere le offerte di quei tempi, anche di monete d’oro e d’argento e a quei prezzi così bassi (in Lire), mi viene il magone.


Antonio Rufini
03-07-2021

 

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