MEMORIE
di Antonio Rufini

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori
Memorie di un anziano collezionista di storia postale (XVI parte).
Cartoline gratuite
Antonio Rufini

§ 4 – CARTOLINE GRATUITE: Posteitaliane, sempre per pubblicizzare il Corso PRIORITARIO, distribuì gratuitamente altre Cartoline illustrate ed a colori (auguri natalizi ?); lo spazio per un testo di non molte parole fu ridottissimo; tutte da inviarsi per POSTAPRIORITARIA: io qui in città ne ho reperite 12 diverse ma di dimensione identica cm. 16,8 x cm.; 12; ignoto lo stampatore; non sono il massimo come grafica, ma…a caval donato non si guarda in bocca!

Occorre sempre considerare che il fine della “distribuzione” era la pubblicità del Corriere PRIORITARIO e quanto possa essere costata (se capillarmente sia stata fatta su tutto il territorio della Repubblica) è noto solo a Posteitaliane; se poi ci sia stato un “ritorno” economico da codesta pubblicità e tutta un’altra storia.

Aggiungasi che al recto delle cartoline lo spazio per il messaggio (auguri o altro) era “limitato” (solo quattro righe, prestampate), anche se è vero che poteva debordarsi o scriversi nell’interriga ma senza interferire con gli spazi riservati alle indicazioni del servizio postale (1) e, aggiungasi, scrivendo il nome e indirizzo del mittente, anche senza materiale affrancatura, la cartolina non veniva tolta di corso (distrutta) ma restituita al mittente; con un pochino di buona volontà e grafia minutissima, impiegando anche gli spazi vuoti del “verso” a colori (alcune con solo “parole scritte” lasciavano ampio spazio), potevano scriversi per lo meno un quarto degli endecasillabi del 13° Canto dell’Inferno di Dante (foresta dei suicidi): la cartolina illustrata non era mica come un foglio di carta bollata (2), era lecito scrivere comunque e ovunque ci fosse spazio e senza limiti di grandezza del “corpo” della scrittura.

Bisognerebbe infatti tener presente che la Posta Ordinaria (all’epoca Corriere) di fatto cessò per le spedizioni in Europa nel successivo marzo del 2004 (3) per poi cessare del tutto anche per gli invii interni nel 2006, lasciando che il Corriere Prioritario diventasse una cosa “ordinaria” (4); quindi nel primo “porto” di corrispondenza, restando entro i 20 grammi, poteva scriversi senza limiti e semmai il limite era dato dal peso dei fogli di carta, non dal “recto” o dal “verso” della cartolina.
Ricordo che la cessazione del costo minimo per gli invii per Posta ordinaria in Europa vennero molto ben celati nella pubblicità a stampa (depliant ed opuscoli gratuiti); Posteitaliane, senza sconfinare nell’eufemismo fu abilissima in questo; scelgano i lettori come chiamare codesto comportamento: “camuffamento”, “mascheramento”, “occultamento”; io non so scegliere.

Per tutti mostro un depliant di quel periodo coi vari prezzi dei Servizi; è presumibilmente della primavera 2005: solo noi, pratici della Posta, capimmo tutti che la Zona 1 fosse l’Unione Europea + Svizzera e Norvegia; il resto, gli altri “mittenti” oscuri delle cose di Posta, cosa avranno fatto, avranno affrancato come “posta ordinaria” e costretto i destinatari europei a pagare la differenza di tassa postale? Mi arresto qui dato che il problema è già stato trattato da altri collaboratori.

Occorre leggere a pag. 2 in fine, per scoprire che in Europa (Zona 1) poteva spedirsi solo la Posta PRIORITARIA, che, in somma, la Posta ordinaria, quella “normale” per l’Europa era oramai passata alla storia e faceva parte del passato.

Non voglio aggravare i lettori più di tanto e quindi mostro solo le immagini delle pagg. 1/2 e 3/4; il depliant è senza mese ed anno di edizione o distribuzione, ma il mio annullo filatelico è del maggio 2005.

Conclusione di tanta premessa: non sconfinando sullo spazio destinato al servizio postale, sulle cartoline il mittente poteva scrivere ovunque ci fosse “spazio”, alla faccia di quanto materialmente stampato da Poste Italiane sulle cartoline stesse.

Ignoro se in giro ci siano altri tipi di cartoline gratuite della “serie” che sto per mostrare.
Mi pare che nemmeno su “L’INFORMAZIONE DEL COLLEZIONISTA” all’epoca diretto dal Prof. Ferrara di Pescara (membro della Consulta Filatelica qui a Roma) periodico al quale ero abbonato, si parlasse di dette cartoline e di come le Poste avessero coinvolto le scolaresche a realizzare i rispettivi disegni, ma sono passati più di 20 anni e qualche cosa potrei averla “smarrita”, potrei avere delle falle di memoria.

L’idea delle cartoline non fu cattiva, anzi tutt’altro, ma coinvolse poche scuole (le vincenti il “concorso”, gli alunni pure vincenti, le Direzioni Scolastiche e le insegnanti (5) che avevano collaborato e le famiglie dei vincitori; dovette coinvolgere molto meno i compagni di classe dei vincitori, compagni di classe che avevano partecipato alla “gara” ma non avevano vinto, le cui famiglie avranno avuto di certo molto da recriminare su scelte, criteri di selezione e sicuri favoritismi (6) e che un pochino di invidia debbono averla patita). In totale dalle scuole e scolaresche quante cartoline saranno successivamente partite col francobollo PRIORITARIO? È stata una buona pubblicità? Quante altre cartoline, chiaramente non spedite ad hoc come le mie, uscite dallo sportello filatelico hanno “camminato” nei canali della posta? Solo gli anni potranno darci una risposta; oggi non se ne sa nulla e sono trascorsi 20 anni; quanto altro tempo dovrà passare?

Io dette cartoline le ho messe in album sia come “nuove” ed altrettante, mi ripeto, le ho fatte circolare per saggiare i tempi di consegna delle Poste ed oggi posso affermare che anche codesto gruppo di spedizioni andò benissimo, dato che quasi tutte le cartoline vennero recapitate in tempi strettissimi, segno che l’Azienda postale era ancora attentissima a che il servizio funzionasse, quantomeno all’”epoca” (7).

Ecco, le mostro tutte e 12, circolate come sono circolate, fronte/retro; sono senza miei messaggi manoscritti perché il fine delle mie spedizioni era il riscontro della tempistica del servizio postale, mica dovevo scrivere a me stesso con l’indirizzo di Ufficio o a mia figlia o a mia moglie con l’indirizzo di casa!

Le ho divise per gruppi e nelle didascalie si capirà il perché.
In maggioranza sono state consegnate negli Uffici di località lontane da Roma e messe nel “dispaccio” in partenza già con bolli chiari, (per il solito motivo di non avere tutte obliterazioni dal CMP di casa, cioè di Fiumicino al quale, comunque, alla fine ho dovuto ricorrere) e, va da sé che sono passate per il CMP di Fiumicino anche quelle che, invece di essere consegnate a mano negli Uffici postali di Civitavecchia e di Latina, fui costretto ad “imbucarle”.

Sulle obliterazioni dei francobolli faccio una sola nota: buone quelle richieste a voce negli Uffici, indicando che l’invio era “filatelico” (cosa verissima), ma meno buone quelle del CMP, poco leggibili, poco inchiostrate, una vera sciatteria che a me, collezionista, non ha fatto piacere.
E quindi vediamole dette cartoline.

LE PROSSIME QUATTRO CARTOLINE FRONTE/RETRO, RIMASTE PER ERRORE SULLO STILOFORO CON PORTACARTE VERTICALE DELLA MIA SCRIVANIA, SONO STATE “IMBUCATE” IN RITARDO DI ANNI A OTTOBRE 2010, ALLORQUANDO MI ACCORSI DELLA GRAVE DIMENTICANZA.
L’ERRORE DEL COLLEZIONISTA (CIOE’ IL MIO ERRORE) È VENUTO FUORI “BUONO” PER SAGGIARE IL PRIORITARIO A DODICI ANNI DATA DALL’INIZIO DEL SERVIZIO: CONSEGNA (di tre) IL GIORNO SEGUENTE!
OCCORRE PERO’ RIFLETTERE COME LE CARTOLINE ABBIANO VIAGGIATO, CIOE’ DA ROMA PER CITTA’, TRANSITANDO NEL CMP DI FIUMICINO.
ORMAI LA “FRITTATA” ERA FATTA, LE SPEDIZIONI ERANO RITARDATISSIME.
PRIMA E DOPO IL MESE DI OTTOBRE 2010 FUI, PER LAVORO, A FIRENZE E A UDINE: AVREI DOVUTO PAZIENTARE E POI IMBUCARE DA QUEI LUOGHI E SAGGIARE GLI INVII DAL CMP DI FIRENZE E DAL FRIULI, BEN LONTANO DA ROMA; NON LO FECI! QUINDI NULLA POSSO AGGIUNGERE SULLA VELOCITA’ O MENO DEL PRIORITARIO DI UNDICI ANNI OR SONO, QUANDO IL SERVIZIO ERA DIVENTATO “ORDINARIO”






Ci saranno altri collezionisti che abbiano raccolto e si siano spedite dette cartoline illustrate per conservare belle cosine effettivamente circolate? Voglio pensare che sì! Non sarò stato mica l’unico dissennato a buttar via dei soldi con 12 affrancature di POSTA PRIORITARIA?

Anche con la mia dimenticanza, le 12 cartoline (belle o brutte, la metà sono bruttine coi loro testi a stampa e senza disegnini) hanno comunque circolato e testimoniano qualcosa, anche se non propriamente del PRIORITARIO.

Vorrei che i lettori controllassero le ultime tre obliterazioni: tra ottobre e dicembre 2010 la dizione del CMP obliterante è cambiata da “ROMA FIUMICINO” a “ROMA AEROPORTO” ed anche qui, come spesso, si è trattato della Legge del Gattopardo “al contrario” cioè “qualcosa deve cambiare perché tutto rimanga come prima”: è cambiato il solo nome dato che il CMP in questione (8), risalente ai primi anni della meccanizzazione, è restato lo stesso; prima era in Comune di Roma; dopo la Istituzione del Comune di Fiumicino (1992) ha mantenuto lo stesso nome, fino al cambio recente.

Io non sono uno specialista di “bolli” delle Poste; gli specialisti conosceranno di certo la prima data d’uso di “AEROPORTO” nelle macchine obliteratrici del CMP; io li invidio e sono curioso: da dove prenderanno le loro informazioni così dettagliate?

 

1) - Così: Circolare Ministeriale Dir. Gen. Servizi Postali 6/11/1978
2) - Oggi chi si ricorda più della carta da bollo? Solo i collezionisti di “fiscali”! Sia per atti civili che per giudiziari (nel tondo col valore c’era Minerva nella carta bollata per atti civili e la bilancia a pesi da orefice in quella giudiziaria) la carta era filigranata (realizzata con stracci di cotone) con l’emblema repubblicano e l’anno di emissione. Su ogni foglio, composto di quattro facciate (pagine) poteva scriversi solo su 25 righe orizzontali tra le fincature verticali; su ogni riga potevano scriversi non più di 28 sillabe con possibilità di “compensazione” nel medesimo foglio. Misericordia: oggi i ragazzini che escono dalla scuola elementare non solo non sanno dividere in sillabe il verso di una poesia qualsivoglia, ma nemmeno una parola, un avverbio un po’ lungo come “disordinatamente”, tanto non serve più, si scrive col PC e ad andare “a capo” dividendo le sillabe ci dovrebbe pensare Word, anzi non ci pensa perché scrive tutte parole intere! Oggi l’imposta di bollo si assolve con dei modestissimi “trasferibili” autoadesivi stampati “in remoto” dal tabaccaio con laser, etichette che solo Iddio sa quanto potranno reggere sul supporto.
3) - Così il costo di un invio passò da € 0,45 ad € 0,60
4) - Idem: aumento del 33,33% del costo del primo porto da € 0,45 ad € 0,60
5) - Ho scritto al femminile. Già 20 anni or sono le scuole, elementari e medie, avevano il “pienone” di insegnanti di sesso femminile. Oggi le cose sono peggiorate e di tanto, in somma quasi “solo donne”. I lettori giovani, i quali abbiano ancora i figli in età scolare, controllino, controllino pure e realizzeranno che ho ragione io che sono un povero settantasettenne. Prima o poi per le assunzioni pubbliche nelle scuole occorrerà ricorrere a delle “quote” legali, ma non quelle “rosa” che in certi posti già ci sono, alle quote “celesti”, altrimenti qualcuno lamenterà che non si tratti più di “Scuola Pubblica Italiana” ma di “Scuola Pubblica Femminile”!
6) - Si trattò di certo di una cosa fatta all’”italiana”, con personalismi e piccole e grandi ingiustizie fatte a piene mani in questa povera Repubblica nella quale “Giustizia” è quasi sempre declinata in “ingiustizia”.
7) - Per metà delle cartoline ho avuto un problema: preso dal lavoro e dalla compilazione di otto libri di memorie (di quando mia figlia faceva nuoto agonistico -12 anni-) sei cartoline rimasero inutilizzate, cioè non spedite, sulla mia scrivania d’ufficio; la cosa la racconterò più avanti quando giungerò alla di esse descrizione.
8) - Agli inizi della meccanizzazione e fino agli anni ’90 i CMP di Roma erano due, Fiumicino e “San Lorenzo”; poi quello di San Lorenzo venne relegato alla accettazione di corrispondenze di grandi utilizzatori; lavorava ed ha sempre lavorato tantissimo, tonnellate di carta, ma non più la corrispondenza “imbucata” in Roma e nel Lazio.


Antonio Rufini
06-07-2021

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori