IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - CIRCOLARI
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Da molto tempo (quando ?) le circolari, pur rientrando nel novero delle corrispondenze usate per trasmettere notizie aventi carattere di attualità e personali (per esempio inviti a teatro o a manifestazioni ecc.), ebbero la possibilità di essere assimilate alla tariffa stampe, a condizione di sottostare alla normativa che imponeva di inviarle aperte e in numero di "almeno o superiore di 20 esemplari". Dovevano inoltre essere tutte rigorosamente uguali, anche nella data essendo di solito stilati a macchina od in poligrafia (ciclostile), ed essere presentate in posta per il controllo. L'ufficio postale dopo controllo applicava prima dell'invio il timbro T.S. (manuale o meccanico annullatore). Dal regolamento del 1908. "Art.117 - Sono assimilate alle stampe, anche nei rapporti con l'estero, le riproduzioni di una copia tipo, fatte con la penna o con la macchina da scrivere, quando sono ottenute con un processo meccanico di poligrafia*, cromografia o simili; ma per fruire della tariffa delle stampe le riproduzioni ottenute con tali processi devono essere consegnate agli sportelli degli uffici postali in numero non minore di 20 esemplari perfettamente identici, il che, nel servizio interno limitatamente alle stampe francate con francobolli, deve risultare dal bollo con le iniziali T - S (tassa speciale), impressovi dagli uffici postali di partenza."
*La poligrafia era un tipo di riproduzione particolare in uso al principio del 1900: per mezzo della gelatina animale applicata su un foglio si trasferiva del colore copiativo da un foglio impresso (con lo scritto) ad un altro foglio bianco su cui rimaneva una traccia indelebile. |
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