Conto di credito era un servizio predisposto fin dall'inizio
dal regolamento postale del 1861, era riservato ad utenti di
sicura solvenza ed a grandi utilizzatori del servizio postale per facilitare
le operazioni inerenti al loro traffico delle corrispondenze previo
deposito cauzionale da "depositare nelle mani del titolare,
in contanti in biglietti di banca od in cedole del debito pubblico
" e col pagamento di una modesta somma mensile da calcolarsi
sulle operazioni svolte.
Mentre inizialmente il servizio era pensato per evitare il pagamento
della tassa ad ogni operazione postale come il ritiro della corrispondenza,
l'acquisto dei francobolli o altre operazioni, successivamente l'ufficio
postale si occupò anche della tariffazione e dell'affrancatura
per gli utenti (pesatura e applicazione dei francobolli
sulle corrispondenze) al costo di una provvigione calcolata sull'ammontare
dell'affrancatura (15 - 20%), sia delle corrispondenze in partenza,
che di quelle arrivate sottoaffrancate da tassare.
Mensilmente l'ufficio postale rilasciava distinta delle operazioni effettuate
sul Mod. 105 e segnalava se il deposito doveva essere ricostituito,
la distinta era gravata di una tassa fissa da pagarsi con marca
da bollo come ricevuta commerciale.
Invece il Conto di credito speciale era un sevizio di pagamento
differito delle corrispondenze inviate con tassa a carico del
destinatario in risposta alla sollecitazione dei mittenti e gravate
di tassa semplice. Potevano essere cartoline postali o lettere di risposta.
Per poter fruire di tale servizio si doveva versare sul Conto di
credito speciale nominativo una somma congrua alle tassazioni previste,
da integrare quando necessario.
Tali "cartoline di risposta" erano contraddistinte dalla scritta
stampata sul frontespizio "Non affrancare tassa a carico del
destinatario". All'ufficio postale mittente era applicato il
solito timbro con T.S. (tassa semplice).
Le risposte sollecitate e rispedite senza affrancatura in ufficio postale
di arrivo erano affrancate con tassa semplice utilizzando dei segnatasse
che erano annullati con timbro a data e addebitati sul conto di credito
dell'utente destinatario della risposta; per questo servizio le poste
richiedevano una piccola provvigione (oltre alla tassazione).
Inizialmente ogni oggetto postale era tassato singolarmente con segnatasse;
dal 1942 per risparmio di tempo e di valori bollati si applicarono
i segnatasse cumulativamente (di taglio superiore) sul modulo Mod.
32 per le somme totali del mese.
Dopo il secondo conflitto mondiale (da quando ?) la normativa previde
che i cartoncini di risposta da non affrancare riportassero a stampa
una serie di righe nere sul bordo e la scritta (sul lato indirizzo)
di "conto di credito speciale" (senza l'obbligo di
bollare con T.S.). Si effettuava l'addebito sul conto aperto
nell'ufficio postale destinatario; l'ufficio postale effettuava un resoconto
mensile sul modulo Mod. 105 su cui erano indicate giornalmente
le corrispondenti somme accumulate nelle tassazioni.
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1940 - cartolina di risposta
addebitata sul conto di credito speciale.
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1953 - cartolina
di risposta addebitata sul conto di credito speciale ancora secondo
la normativa anteguerra.
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1980
- Cartolina di risposta da addebitare sul conto di credito speciale
con le righe!! ancora secondo la vecchia normativa anteguerra. |
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1988
-lettera di risposta da addebitare sul conto di credito speciale.
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1947 - Modulo
Mod. 32 di conto di credito speciale con tassazione addebitata
con segnatasse e riepilogo mensile.
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