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STORIA
POSTALE - ESTRATTI CONTO GIORNALI
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La tariffa specifica “estratto conto giornali” è stata introdotta
in Italia nel 1921; consentiva agli editori di inviare comunicazioni
inerenti gli abbonamenti e ai rivenditori di mandare estratti conto
delle vendite e della situazione delle rese dei giornali; era dunque
una tariffa agevolata specifica degli editori della carta stampata
periodica. Dal 1905 anche questa possibilità venne regolamentata, si decise che l'estratto conto giornali dovesse essere soggetto alla stessa affrancatura delle stampe (anche se lo scritto che era simile alle fatture , forniva notizie attuali e personali). Tale tariffa rimase in vigore fino al 1921. Dopo tale data l'importo rimase invariato (a differenza delle stampe) fino all'1 Gennaio 1923, poi cambiò di nuovo e fu sostituito da una tariffa pari a quella delle stampe, tariffa che rimase immutata fino all'1 Ottobre 1944 quando le poste della R.S.I. fecero un aumento generalizzato raddoppiando di fatto le tariffe postali (anche il Regno del Sud fece la stessa cosa). Dalla fine del secondo conflitto mondiale la tariffa ebbe gli stessi aumenti delle stampe e ne seguì gli aumenti fino al 1 Agosto 1947 quando fu equiparata alle cedole di commissione libraria; entrambe subirono i normali aumenti post-bellici. Dal 9 Agosto del 1949 su pressioni dei partiti politici venne abbassata in modo sostanziale (contemporaneamente venne anche ridotta ulteriormente la tariffa di spedizione dei giornali di partito). Dal 1° Dicembre 1955 e fino 28 Maggio 1957, le Poste della Repubblica riuscirono a riapplicare almeno la tariffa stampe, ma successivamente dovettero capitolare al volere dei partiti introducendo nuovamente la vecchia tariffa ridottissima.
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