IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - MANOSCRITTI
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" Art. - 101 - Sotto la denominazione di "carte manoscritte" s'intendono tutti gli atti e tutti i documenti scritti o disegnati a mano, in tutto o in parte, non aventi carattere di corrispondenza attuale e personale, come le lettere aperte e le cartoline postali di data antica che hanno già raggiunto il loro scopo primitivo.....", perciò erano da considerarsi manoscritti tutti gli oggetti postali scritti o disegnati che racchiudevano documenti o scritti che non avessero caratteristiche di comunicazione di notizie personali e attuali; rientravano in questa categoria tutte le opere di tipo artistico, legale, giuridico, professionale ecc. come gli spartiti musicali manoscritti (anche) con parole di canzoni (cosa non permessa nella tariffa stampe) , i romanzi in bozza, gli articoli giornalistici, le carte legali, gli atti giuridici ecc. L'invio doveva essere spedito aperto in modo da poterne eseguire il
controllo da parte degli addetti postali. Le tasse di affrancatura potevano
essere poste a carico del destinatario, con la solita regola
del doppio dell'affrancatura da applicarsi in partenza, se i manoscritti
erano stati inviati da un privato oppure con tariffa semplice se muniti
di contrassegno ovale di un ente pubblico autorizzato. "Art. - I pieghi di carte manoscritte debbono essere spediti sotto fasce mobili o buste aperte, od entro involucri aperti di carta, di tela, ecc. E' concessa facoltà anche di legarli in modo che la legatura si possa facilmente sciogliere. Contravvenedo alle prescrizioni suddette, sono trattati come lettere." Altre limitazioni sono state le misure di ingombro e di peso; se erano spedite in piego, il lato maggiore non poteva superare i cm 45 e il peso di 5 chilogrammi, se in forma di tubo non dovevano superare i 75 cm. per 10 cm. di diametro.
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