7 Aprile 1915 |
Lettera di militare in Posta ordinaria
Cara Ninì, .....Sappi che il colonnello aveva concesso
5 sole licenze di 24 ore ed abbiamo estratto a sorte .....disgraziatamente
il mio nome non è sortito.....Sappi che qui corre insistente
la voce di una nostra prossima andata ai confini tra pochi
giorni e se questa cosa si avverasse, lasceresti partire il tuo
Silvio senza prima rivederlo forse per l'ultima volta ?.......
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20 Giugno 1915 |
Cartolina in franchigia localizzata. Affidatata a latore che
porta anche un "fardello".
Misurina 20/6/15 cara Angiolina Ti prego di mandarmi una camicia,
oppure la maglia con mutande e le mie scarpe. Mille grazie. Nulla
di nuovo solo che il cannone tuona giorno e notte. saluti a tutti
sono Giuseppe Chiudin. Credevo di venire giu presto, ma mi pare
che non abbiamo anca incominciato di fermare ciau Mi dispiace
ma non ho ancora potuto trovare la spoletta per il signor Marasciallo
Pradelli.Caro Giani Ti mando un fardello, vuol dire che appena
ne potrò avere ti manderò qual cosa altro.
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27 Luglio 1915 |
Lettera in posta ordinaria dell' UFFICIO PER NOTIZIE.
Spett Famiglia Penati, Siamo lieti di poterle riferire che Bologna
dal fronte comunica che Penati Angelo soldato dell'84° Fanteria
- 13° compagnia trovasi al proprio reggimento in buonissima
salute.
.........................................................Sezione
III° Corpo d'Armata - MILANO
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21 Agosto 1915 |
Cartolina illustrata in franchigia alla fidanzata
Filomena mia, Son cinque giorni che non ricevo tue notizie. A
cosa pensare? Filomena mia, oh scrivimi scrivimi subito per pietà,
state tranquilli; son due giorni che qui regna un pò di
pace; sembra che vogliano rispettare la Croce Rossa perchè
nessuna granata è scoppiata sul nostro posto di medicazione.
Coraggio sempre coraggio Filomena mia. ...........Son quindici
giorni che viviamo fra gravissimi disagi e pericoli, ma
Iddio ci aiuterà perchè non vorrà che il
corpo sanitario, che ha un'alta missione da compiere venga decimato.
Come farebbero i nostri fratelli feriti? Fidiamo Fidiamo in Dio
Filomena mia. Egli solo può Oh pietà, pietà
mio Dio.
.....Ma calma calma e coraggio, addio baciami tutti Roberto.
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29 Agosto 1915 |
Lettera in posta ordinaria da militare al fronte alla fidanzata.
Ninì carissima, ....ebbene se puoi mandarmi qualche paio
di calzettini di lana ma leggieri, molto leggieri perchè
le cose pesanti non le sopporto......
Mi chiedi di parlarti della guerra ed ora cercherò di accontentarti.
Figurati una collina (ti descrivo il luogo dove sono stato io)
e sulla cima vengono fatte con i sassi dei muretti di 20 o 30
cm. di altezza ed altrettanti di spessore ed essi servono a riparare
dalle fucilate, dai cannoni ci si ripara colla fortuna e con l'aiuto
di Dio. Immagina centinaia e centinaia di uomini, muti ed attenti
sdraiati dietro questi muri col fucile in mano, mentre avanti
verso il nemico altri uomini in vedetta che ad un pericolo danno
l'allarme. Di fronte su di una altra collina vi sono le trinceee
nemiche ed altri uomini, gli austriaci che non si lasciano mai
vedere. Vi sono poi dei ricoveri o blindamenti ove degli ufficiali
a turno stanno in osservazione per spiare le mosse nemiche. Ora
voglio raccontarti una cosetta che mi accadde stando in osservazione
ed avendo con me 5 soldati. Me ne stavo tutt'assorto a ossevare
un trinceramento nemico quando sentii un colpo di cannone e poi
un sibilo a poca distanza da noi. Io dissi << ci siamo,
ci hanno scoperto >>. Altri colpi altri sibili, finchè
una granata mi scoppia proprio sul blindamento. E' indescrivibile
il momento di orgasmo, i miei occhi si coprirono di fumo, i sassi
volarono in aria ed io rimasi come intontito. Gridai forte <<
siete feriti?. No mi risposero, mentre un altro mi diceva: Si
salvi sig. Tenente perchè tirano ancora!>> Allora
cambiammo blindamento e fu una fortuna perchè un altro
colpo di cannone distrusse il nostro vecchio riparo.
Quando poi si avanza allora si perde completamente la coscienza,
si va avanti perchè una forza nascosta ci spinge, il sibilo
delle pallottole i colpi di cannone non ci arrestano; cadono i
soldati, si va avanti, sono i portaferiti che hanno il compito
di trasportarli indietro. E per ore ed ore non si ode altro che
il crepitio celerissimo dei fucili ed il boato assordante dei
cannoni. Ora che son lontano mi pare un sogno ma non tarderà
il giorno che vi dovremo tornare........
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1 Gennaio 1916 |
Cartolina in franchigia di attendente a tenente ricoverato in
ospedale militare a Tolmezzo
Signor Tenente linvio questa cartolina per dirli dela comissione
che ma dato da fare ero fato tramine del Tenente dal Picolo nonho
potuto fare endato inlicenza e la 219 e andata a monte croce e
a castoldi cio dato la lettera appena che lette la presentata
al Tenente monti e mi ha dimandato quando viene su e io ho detto
fra 5 giorni verra e allora mia detto posso vanzare di rispondere
(.....) ai Bossoli sono venuto e non cerano piututti cera solo
Bossolo intero e la spoleta e la Bomba ele 2 punte di granata
e sono adietro a precurarli e cele mando subito. oricevutouna
cartolina da casa sua e lo salutano. Tralassio col salutarlo affetuosamente
suo attendente Savona Giuseppe
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29 Marzo 1917
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Cartolina della Croce Rossa Italiana per prigionieri di guerra
Carissimo Carlo Noialtri si troviamo in buona salute speriamo
altretanto di te siamo contenti chericeviamo sovente tue notizie
à scrito Giuseppe dice che sta bene aricevuto una tua Cartolina
tia subito riscontrato. Ti ospedito due pacchi uno il 15 e laltro
il 29/3 quando scrivi farmi sapere quanti pacchi che ai ricevuto
sono 7 pacchi che ospedito presto nespedirò unaltro siamo
abbonati alla croce rossa di milano.......... Saluti dalle tue
cognate e nipotini e ricevi baci da tutta la tua famiglia Addio
stabene caro carlo se tua mamma
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12 Giugno 1917 |
Lettera di risposta di un
generale dello Stato Maggiore all'onorevole deputato che chiedeva
favori per un suo protetto al fronte.
All'On. Erminio Sipari, Deputato al Parlamento Roma
a quanto V.S. on. chiede nella Sua lettera del 5 corr. a favore
del sottotenente Jori,
non è facoltà del Sig. Generale Intendente accondiscendere,
trattandosi di un servizio che è alle dipendenze di un corpo
d'armata.
Il Sig. Generale, assentandosi dalla sede mi dava incarico di informarla.
Con osservanza ......Il TENENTE COLONNELLO Capo di S.M. (firma)
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11 Agosto 1917 |
Lettera da Venezia che annuncia la morte del generale Achille
Borghi.
Egregio Capitano, con profondo dolore Le comunico la notizia
che il povero Generale jersera ha cessato di penare. Già
in istato preagonico sino dal mattino, cadde al mezzogiorno in
completa incoscienza, dalla quale non si riebbe più. Spirò
placidamente. Ella che ha avuto campo di conoscere tutta la bontà,
la gentilezza, la nobiltà dell'uomo, meglio d'altri è
in grado comprendere quanto penosa sia per me la sua scomparsa.
I funerali seguiranno lunedì e, per volontà del
defunto avranno luogo alle sette di mattino, in forma privatissima,
senza interventi di nessuna autorità, senza corone, senza
torcie, senza discorsi........
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21 Agosto 1917 |
Cartolina della Croce Rossa Austriaca di un prigioniero di guerra
a Mauthausen (Ob-. Ost.)
Cara Moglie vengo ate dandoti notisie dellottimo stato di mia
ottima salutee cosi pure desidero che sia di te e di mia carina
Emilia e specialmente il nostro caro Padre e frattelli e sorelle
e parenti tutti in distintamente a tuti chi dimanda di me Cara
molie e già 2 mesi che io tio scrita da qui ma io non o
ancora di ricevere tue notizie quello che ti racomando di spedire
sempre Pane e farmi sapere come va la campagna scrivimi presto
e darmi notisie dei frattelli come si trovano di salute a vendo
altro da dirti tinvio i più cordiali saluti e baci a te
e nostra carina che sempre mi sta a quore e specialmente il Padre
e frateli e sorelle e parenti tutti mi firmo tuo Marito Battista
Trabucco ciao
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7 Dicembre 1917 |
Cartolina in franchigia dell'Ufficio per notizie alle famiglie
dei militari di terra e di mare.
Grado, soldato. Arma bersagliere. Compgnia 239 comp. Mitraglieri
Egregio signore. Informiamo che viene rimandata a noi, per competenza,
la domanda da lei fatta a quell'ufficio riguardante il di lei
congiunto sopra indicato. Per poter fare accurate e precise notizie
occorrono i seguenti dati e sopratutto il numero del reggimento
al quale è aggregata la 239 ° Comp. Mitraglieri.
Distinti ossequi L'UFFICIO
Paternita? Maternità? Distretto ? Classe ? Luogo di nascita
?
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25 Aprile 1918 |
Cartolina in franchigia da ospedale da campo N° 244.
Amatissima nonna e zia con sommo piacere ho ricevuto vostra lettera................Miei
cari sento tutti i disagi che siete costretti passare, e vedo
anchio che è una cosa che non va . Ma cosa farci, abbiate
pazienza e speriamo miglior avvenire. Io vi scriverei tante cose
però non posso, e raccomando a voi due di non scrivermi
più cose cosi perchè cè mezzo dandare entro
a dei ........ abbiate infiniti bacioni dal vostro indimenticabile
nipote Celestino.
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27 Giugno 1918 |
Biglietto in franchigia dall'Ospedale Militare di Firenze al
Sindaco di Rignano sull'Arno.
Il Capo.le Magg.re Monciotti Alfredo 1848 Comp. Mitraglieri ...Il
contronominato militare trovasi ricoverato in quest'Ospedale dal
24 settembre 1918 per influenza (infettiva) e le sue condizioni
di salute sono gravissime, si prega d'avvisare la famiglia che
abita costì.
(probabilmente malato di spagnola)
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20 Ottobre 1918 |
Biglietto postale a tariffa ridotta Cent. 10 da Gergei (Cagliari)
Caro Peppineddu, dopo cinque giorni di inutile ed angosciosa
attesa, ecco la tua cartolina che ci comunica del ritorno costà
dell'inverno. Tutto ci induce a credere che siamo all'ultimo inverno
di guerra; anzi si può con buon fondamento sperare che
la guerra finisca prima dell'inverno. Godo (è l'unico mio
godimento ) che ti trovi sempre bene di salute, e ti prego di
farmi sapere se la visita medica ti è riuscita favorevole.
Nè meno noi, tenuto conto della stagione, e più
e più dette circostanze, ci possiamo lagnare; ma la mia
fibra aveva proprio bisogno del tonico corroborante che ha propinato
Wilson a tutti i sofferenti, bastonando di santa ragione i tedeschi.
Almeno ora si respira; almeno ora il cielo comincia ad illuminarsi
di raggi forieri di pace e di vittoria; almeno ora apro il cuore
alla speranza di rivederti presto, dopo un anno che mi pesa sulle
spalle come un secolo! E con questa speranza ti abbraccia con
tutta l'anima Il Babbo. 20.X.18
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11 Novembre 1918 |
Lettera in posta ordinaria da militare al fronte. (dall'ufficio
del generale del XXII° Corpo d'Armata)
Papà carissimo, ci giunge in questo momento notizia dell'armistizio
colla Germania. Accresce il delirio di gioia di questo paese liberato
e festante. E' il giorno del genetliaco di S.M. il re e la popolazione
commista ai soldati canta ed accompagna gli inni e le canzoni
patriottiche che intona la musica militare. Il paese per incanto
ha preparato l'illuminazione, i razzi d'avvanzo del Piave vengono
lanciati in aria come bengala di artificio. E' meraviglioso uno
spettacolo più grande non l'ho goduto prima in territorio.
E' la voce di tutta questa gente resa barbaramente miserabile
e stracciona che ringrazia e grida viva re, l'Italia e l'unità.
E' esplosa su loro tutta la gioia che è pari a tutta la
rabbia e l'angoscia che dovettero soffocare per un anno intero
compiuto due giorni ieri.
Oggi penso che sarei morto di crepacuore se non avessi partecipato
a questa battaglia liberatrice. Arrivederci e un bacio ti racconterò
tutto appena saremo in grado di riabbracciarci. Tuo Mario
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25 Maggio 1920 |
Cartolina illustrata con il porto di Fiume
Fiume 25-5-20
In questa data per me storica, Le mando un grande grido
di Viva l'Italia.
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