IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - ABBONAMENTO .RADIO
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La prima trasmissione radiofonica italiana andò
in onda Il 6 ottobre del 1924 dai microfoni della URI (Unione Radiofonica
Italiana). Al pari del servizio postale e telegrafico, lo Stato emanando
un decreto nel 1923 si era riservato la privativa delle trasmissioni
affidate in concessione. Il primo programma fu un concerto musicale.
La società URI fu nel 1927 trasformata in EIAR Ente Italiano Audizioni Radiofoniche (ente a partecipazione statale). Le trasmissioni inizialmente si limitarono al radiogiornale (con notizie ufficiali date in esclusiva allagenzia Stefani controllata dal regime) e alla musica. Per ascoltare la radio si doveva sottoscrivere un abbonamento, o meglio si doveva pagare una tassa di possesso. Il fascismo capì subito che la radio poteva essere un efficace strumento di propaganda infatti durante il ventennio la radio ebbe una cura particolare dal regime. A tal fine venne promosso e diffuso in ogni modo l'uso della radio agevolandone l'acquisto alle famiglie meno abbienti. Per la diffusione capillare della propaganda di regime e dei discorsi del Duce si istituì il Ministero della Cultura Popolare e l'EIAR mise in atto un piano di potenziamento delle trasmissioni su tutto il territorio nazionale aumentando le potenze istallate. Ricordiamo fra gli altri i modelli economici della Magneti Marelli “Rurale” e “Balilla”, per avere una radio in ogni casa e in ogni villaggio. Alla fine degli anni trenta lEIAR raggiungeva lintero territorio nazionale ed anche le colonie africane. Durante il conflitto mondiale la radio ebbe un ruolo di propaganda importantissimo; da una parte la radio di regime, dall'altra Radio Londra che di notte trasmetteva ordini e messaggi cifrati in lingua italiana per i partigiani. Infine da ricordare l'ordine di insurrezione generale del 24 Aprile 1945 emanato dal CNLAI (Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia) e trasmesso da Radio Milano Libera . Fino alla fine del conflitto, il pagamento dell'abbonamento era effettuato in ambito postale nelle agenzie l'EIAR. Il servizio radio era parte integrante del Ministero delle Poste e Telegrafi, però oltre alla tassa si doveva pagare una ulteriore imposta per l'ufficio del registro in marche da bollo il cui importo era calcolato sulla tassa di abbonamento ed anche una tassa postale per l'operazione applicata in francobolli dall'agenzia postale EIAR . |
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