Specialmente durante i conflitti la corrispondenza fra i militari
e i congiunti ha avuto spesso dei ritardi, sia dovuti a fatti contingenti
legati alla guerra sia al rallentamento del servizio per necessità
di controllo e di censura. Al fine di meglio intendersi con i loro
corrispondenti era invalsa l'abitudine di numerare la corrispondenza
e spesso aggiungere anche la data di ricevimento e di risposta.
Per il grande numero di lettere inviate e ricevute (spesso la cadenza
era giornaliera) queste numerazioni servivano ai corrispondenti per
meglio orientarsi e rilevare se il servizio postale aveva ben operato,
poichè poteva succedere che l'ordine di arrivo non rispettasse
la stessa successione di partenza. Noi siamo abituati all'immediatezza
del dialogo e ci sorprende questo modo di dialogare "nel tempo"
oltre che nello spazio (considerato all'epoca come se fosse comunicazione
in tempo reale) dovendo invece attendere a volte anche parecchi giorni
fra una lettera e l'altra.
Alle volte si ha la ventura di poter trovare sulle bancarelle piccoli
archivi famigliari di corrispondenza che riguardano periodi di guerra
spesso interrotti bruscamente (ahime!) che sono stati accuratamente
conservati per anni e poi smenbrati dagli eredi immemori.
Non tutte le corrispondenze numerate e con note di risposta appartengono
ai periodi inerenti i conflitti, lo sono anche le corrispondenze di
persone coinvolte in viaggi di grandi distanze che la posta raggiungeva
dopo parecchi giorni e a volte dopo mesi.
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1915 - Esemplare l'ordine del combattente, riporta
il numero della lettera ed ha segnato che la risposta è
stata effettuata in giornata con una cartolina in franchigia.
Dai bolli a data si constata che è stata inviato ogni giorno
uno scritto e lo ha ricevuto puntualmente dopo tre giorni (il
sergente nel periodo non ha subito alcuna censura in partenza)
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Altra abitudine era quella di palesare lutti in famiglia a causa
della guerra facendo
stampare sulle buste un segno grafico di lutto, usualmente una striscia
nera che attraversava l'angolo sinistro della busta, la modalità
si è conservata per alcuni anni. Questa procedura non è
da confondersi con le lettere bordate di nero usate per comunicare
il decesso o la partecipazione al lutto di un congiunto.