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STORIA
POSTALE - TARIFFE SPECIALI
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Il 7 Marzo 1950 tra le amministrazioni postali di Francia
e d'Italia venne stipulato un accordo bilaterale per cui la
corrispondenza in posta ordinaria delle lettere fino a 100 gr.
e delle cartoline postali, dal 1°Giugno 1950, poteva essere
inviata fra i due paesi con la tariffa nazionale; questa reciproca
facilitazione serviva soprattutto a favorire le comunicazioni dei
molti immigrati italiani in Francia con le famiglie rimaste nei paesi
d'origine. Infatti furono numerosi gli italiani, dopo la fine del
secondo conflitto mondiale, che si erano recati in quella nazione
in cerca di lavoro. " Con decorrenza dal 1° Giugno 1950, alle lettere ordinarie di peso non superiore ai 100 grammi e alle cartoline postali dirette in Francia si applica la tariffa postale stabilita per l'interno". Anche se molto chiara la normativa fece sorgere dei dubbi soprattutto nei riguardi delle corrispondenze a cui furono applicati dei servizi accessori. Le tariffe dei servizi accessori per la Francia come l'espresso, la raccomandazione e la posta aerea erano rimaste invariate, perciò ci si chiese se la tariffa nazionale fosse applicabile solo per le suddette corrispondenze inoltrate in posta ordinaria, oppure anche alle corrispondenze con servizi aggiuntivi. La norma di per se semplicissima creò molti problemi.
Questa facilitazione postale per i lavoratori italiani in Francia era estesa anche ai territori ad essa legati da accordi postali preesistenti come per l'Algeria, il Principato di Monaco e la Sarre; dopo una quindicina di anni nell'ambito del mercato comune le facilitazioni vennero applicate anche agli scambi epistolari con tutta Europa comprendendo nel tempo anche la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano (per la Francia rimase il peso delle lettere fino a 100 gr.; nel resto d'Europa rimase limitata al primo porto). |
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